Esci dalla mia vita.

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Alla fine il professor Karasuma decise di andar via dallo Jokai un giorno prima e per assicurarsi che io stessi davvero bene, mi ricoverarono in un ospedale della città per tre giorni. Il professore spiegò l'accaduto ai medici e loro iniziarono con delle visite di accertamento per vedere anche se ci fossero dei danni permanenti.

"Come stai tesoro.." Disse mia madre entrando nella mia stanza. Io con un espressione pallida in viso, le sorrisi. "Sto.. bene" Risposi. Lei si mise sul mio letto e mi abbracciò. "Ero così in pensiero per te." Disse tenendomi stretta. "Karma mi ha.. salvata." Dissi mentre mi strinse sempre di più. "E' il nome del ragazzo di cui sei innamorata.. non è così..?" Mi domandò accarezzandomi la testa. "Si.. è lui." Risposi sospirando. Io mi staccai da lei e ci girammo tutte e due verso la porta. "Karma.." Dissi sorridendo. Mia madre si avvicinò al ragazzo e lo abbracciò. "Ti sono debitrice, Misaki me ne ha parlato.. grazie." Disse lei con voce pacata. "Avrei fatto di tutto." Rispose lui stringendo il pugno e guardandomi con volto deciso. Mia madre si staccò da lui e si girò verso di me con le lacrime agli occhi. "V-vado a prendere un un pò d'aria.. ripasso dopo." Disse mentre si asciugò le lacrime. Uscì dalla porta e la chiuse.

Karma si avvicinò a me e si sedette sul letto. "Come ti senti..?" Mi chiese con la preoccupazione in volto. "Per fortuna non ho acqua nei polmoni.. ma la scarpata era altissima e ho rischiato di andare in coma profondo." Risposi io abbassando lo sguardo. "Se non fosse stato per quella stronza tutto ques--" Lo interruppi baciandolo. Staccai le labbra e appoggiai la mia fronte contro la sua. "Quando il tuo respiro si indeboliva.. io credevo veramente che stessi per morire, quando Asami si è avvicinata.. sembrava stesse godendo del fatto che aveva ottenuto ciò che voleva, volevo prenderla a pugni.." Io misi le mie mani sul suo viso. "Non pensare a lei.. l'importante è che adesso sono qui con te." Mormorai accarezzandogli il viso. "Scusate se vi interrompo.." Disse Nakamura affacciandosi alla porta insieme a Kanzaki e Kaede, entrambe preoccupate per me. "Ciao ragazze." Risposi sorridendo con l'occhiolino. Nakamura corse ad abbracciarmi. "Vado a prendere qualcosa da mangiare.. qui il cibo fa schifo." Disse Karma. "Ci vediamo dopo." Continuò avvicinandosi e poggiando le sue labbra sulle mie. Se ne andò facendo segno con la mano per salutare e l'altra mano in tasca.

Rimasi con le tre ragazze. "C'era da aspettarselo da una tipa come lei.." Disse Kanzaki. "Voleva solo manipolare te e Karma.. ma non ci è riuscita perchè non hai ceduto alle sue provocazioni.. hai creduto a Karma fino alla fine.." Continuò Kanzaki prendendomi la mano. "In realtà.. ho dubitato di lui e abbiamo litigato, ma poi abbiamo fatto pace." Dissi arrossendo ricordando quella notte. "Perchè arrossisci..?" Chiese Kaede incuriosita. "Emh.. no nulla." Risposi io distogliendo lo sguardo. "Mmmh.. non me la racconti giusta.." Disse Naka scrutando la mia espressione. "Non mi dire che--OH MIO DIO" Naka si mise ad urlare per tutta la stanza dell'ospedale. "Nakamura stai zitta siamo pur sempre in una clinica!" Disse Kanzaki tappando la bocca della bionda. Io sospirai. "Ora ci dici tutto." Disse Nakamura. "Ma è possibile che ti impicci sempre di tutto.." Disse Isogai interrompendo il discorso ed entrando in stanza con una scatola piena di dolci. "Ho staccato adesso dal lavoro e ho pensato di portarti questi." Disse indicando la scatolina. "Grazie!" Sorrisi. "Siete degli amici fantastici.." Continuai mettendo una mano sul cuore. Non ho mai avuto degli amici così premurosi e divertenti.. anzi credo proprio di non aver mai avuto degli amici. Sono sempre stata la classica sfigata per i miei vecchi compagni, ma con loro e Karma, adesso credo in me stessa e so che non mi tradiranno mai, posso sempre contare su di loro. Rimasi a guardare Nakamura che fa la solita ragazza curiosona, espansiva e chiacchierona, Isogai il classico ragazzo calmo con uno sguardo dolce che cerca di calmarla mentre Kaede e Kanzaki si godono la scena.

il pomeriggio tardi

Karma's pov

Appena finì di comprare da mangiare per Misaki, uscì dal supermercato e mi ritrovai Asami davanti con le lacrime agli occhi. Non la guardai neanche e salì in moto. "Sono stata espulsa." Mi disse avvicinandosi. Io non risposi e mi allacciai il casco. "Era quello che volevi..?" Continuò con gli occhi pieni di lacrime. "Non sono come te, non ottengo ciò che voglio facendo quello che hai fatto tu, hai quasi ucciso una persona e non una semplice persona, ma la ragazza che amo." Dissi guardandola tetramente. "Non era mia intenzione.. io volevo solo--" "Adesso smettila, esci dalla mia cazzo di vita.. PER SEMPRE" Misi in moto e me ne andai, lasciandola lì mentre si mise le mani in faccia dalla disperazione. Si è pentita di aver fatto tutto ciò.. si è pentita di tutto ma come sempre, è troppo tardi per farsi perdonare, ed è ora che si faccia da parte, l'ho sopportata fin troppo ed ora che sono davvero felice ritorna a rovinarmi la vita con le sue bambinate.

Rientrai in ospedale e li trovai tutti lì a ridere e divertirsi.. com'è bello vederla ridere così, il suo sorriso è un qualcosa di magnifico, riesco a percepirlo quando è un sorriso sincero o un falso sorriso e nonostante tutto ciò che ha passato.. questo è davvero sincero e armonioso.

"Ciao Karma!" Disse Naka correndo ad abbracciarmi. "Forse è meglio che ce ne andiamo." Disse Isogai avvicinandosi a me. "Si hai ragione.. andiamo Nakamura." Disse Kanzaki prendendo Naka sotto braccio. Naka si avvicinò al mio orecchio. "Misaki ci ha raccontato tutto delle vostre scintille ihihihi"  sussurrò ridendo. Io arrossì di colpo e guardai Misaki che nel frattempo negò con la testa. "Piantala.. andiamo." Disse Isogai prendendo la maglia della bionda e trascinarla con sè. 

Karma posò la busta sul comò. "Non fare caso a quello che dice.."  Disse mentre avvicinai la sedia e mi misi seduto. "Veramente io non l'ascolto mai." Risposi grattandomi la testa. lei ride e poggiò la testa sul cuscino. "Rimango con te stanotte." Dissi rimboccandole le coperte. "N-no.. non serve io sto bene." Rispose lei. "Lo sai che non ti ascolto mai!" Dissi sorridendo. Lei girò la testa verso la mia parte e mise la sua mano sulla mia, addormentandosi. 

Io rimasi a guardarla dormire. "Tes--" sua madre entrò in stanza e io le feci segno col dito indicando Misaki. "Rimango a farle compagna stanotte." Dissi sussurrando. "Ed io che pensavo fossi un delinquente." Disse sghignazzando. "Ho fatto degli errori anche io.. ho frequentato gente terribile ma con lei sono tutt'altra persona." Dissi girandomi verso Misaki. Lei si avvicinò e mi toccò la spalla. "Anche lei è cambiata, non usciva mai.. piangeva sempre e non capivo il motivo perchè non mi diceva nulla.." Mi disse accarezzandomi la spalla. "Sono contento." Presi la mano di Misaki e gliela baciai. 

"Io.. vado, appena si sveglia dille che la dimettono un giorno prima, ho parlato con i medici." Disse dando un bacio sulla fronte alla figlia. Io annuì e la guardai andar via con la felicità negli occhi. Io accarezzai la fronte di Misaki e poggiai la testa accanto alla sua addormentandomi...

𝓨𝓸𝓾 𝓼𝓪𝓿𝓮𝓭 𝓶𝓮❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora