Ciliegie.

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AVVERTENZA

CAPITOLO SMUT

Karma's pov

La vidi uscire di casa, diversa dal solito, sembrava più luminosa con quel lucidalabbra roseo, quella gonna e quella camicetta azzurrina come i suoi occhi, davvero uno splendore e con un tocco in più: il mio giacchetto di pelle che non trovavo più in casa. "Mi.. sono scordata di ridartelo.." disse venendo verso di me. "Ti sta benissimo!" Risposi con il pollice all'insù.

Salimmo sulla moto e ci dirigemmo alla famosa spiaggia abbandonata. Appena arrivati lei scese dalla moto e si tolse il casco, l'ammirai mentre i suoi capelli sventolarono nel vento marittimo. Lei mi porse il casco ma io rimasi incantato a guardarla, lei sventolò la sua mano ed io mi risvegliai dal mio pensiero. "A-andiamo." Dissi prendendole il copricapo dalle mani. Presi un telo e il cesto con le ciliegie, lei prese i bento e andammo davanti al mare.

"Che freschezza!" Disse mentre si sistemò i capelli. "Il mare.." Risposi indicando l'enorme  distesa d'acqua salata. "Vuoi--" Non finì di parlare che la vidi mettere tra le labbra una ciliegia. "Ero curiosa di assaggiarle, hanno un sapore diverso dalle solite." Disse mordicchiando il frutto. Non distolsi lo sguardo dalle sue labbra, sono così lucide, così belle.. ogni particolare mi fa andare fuori di testa, non riesco a toglierle gli occhi di dosso. "Lo sai che le ciliegie sono il frutto dell'amore..?" Chiese lei sorridendo e guardando il mare. "No veramente.. non lo sapevo." Risposi grattandomi la testa imbarazzato. "Un tempo.. si dichiaravano sotto gli alberi di ciliegio." Disse girandosi verso di me. Ecco perchè mia madre non credeva che andassi da un amico. Io mi avvicinai e le presi il mento tra le dita, baciandola. "Allora.. ti amo da impazzire... va bene come dichiarazione..?" Sussurrai con le labbra a pochi centimetri dalle sue. Lei annuì ed io mi fiondai di nuovo sulle sue. Lei fece scivolare la sua mano sulla mia cinta e sentì un brivido dietro la schiena, e mentre mi allentò la cinta, io le sbottonai la camicia. La distesi sul telo e lei mi sfilò definitivamente la cinta buttandola a terra. Le diedi dei baci sul collo e piano piano le tolsi il reggiseno. Lei mi tolse il maglione e poi mi sfilò i jeans mentre io le tirai su la gonna e le strinsi le cosce. La guardai fissa negli occhi, quell'azzurrino mi colpisce sempre di più, spostai lo sguardo sul suo seno accarezzandolo e giocando con i suoi capezzoli mordicchiandoli delicatamente. "Non posso fare a meno di te." Le mormorai mentre con la mano scesi fino a toccarle l'intimo. "Nemmeno io.."  Disse. Io le sfilai le mutandine e misi la testa tra le sue gambe, lei ansimò. Mi levai i boxer e spostai di nuovo lo sguardo sulle sue labbra, lei si morse quello superiore. "Così mi fai impazzire." Entrai in lei. Misaki inarcò la schiena mentre io spinsi e le morsicai le labbra, sanno ancora di ciliegia, il frutto dell'amore ed il frutto che lega me e Misaki.

Presi le sue mani e feci incrociare le nostre dita mentre lei seguì i movimenti del mio bacino che aumentarono. Tante emozioni che ne formano una sola: la felicità, mai provata con nessuna, credevo di essere felice perchè mi sentivo apprezzato da tutte ma poi, ho capito che l'unica che mi fa sentire bene è lei, in tutte le sue sfaccettature, quando è triste, arrabbiata, quando sorride,  sento il desiderio di stringermi a lei e di proteggerla, far capire a Misaki e alle altre persone che lei è mia e di nessun'altro.

Tenni le mie dita incrociate alle sue e mi abbassai all'altezza del suo seno mentre aumentai notevolmente le spinte. La riempì di baci sul collo e poi la baciai sulle labbra. Staccai le mani dalle sue e le misi su entrambi i fianchi stringendoli. Lei mise mani sul petto e mi fece i grattini, un altro brivido sulla schiena, un'altra sensazione che nemmeno io so spiegare, aumentai di più le spinte.. tutto ciò mi fa andare in tilt e non capisco più nulla...

Mentre la stavo baciando, aumentò la passione di averla con me, chiusi gli occhi e lei fece lo stesso mentre seguì i miei movimenti sempre più veloci. "Mi.. piaci così tanto." Dissi staccando le sue labbra e sentendo il suo respiro sulle mie. "A-anche tu.." Rispose emettendo un gemito. Le tremarono le gambe e sentì che stava per arrivare al massimo del piacere, insieme a me. Le diedi le ultime spinte e mi staccai cadendo accanto a lei ansimando. Misi una mano sul viso e nello stesso tempo sorrisi, scoprendo un occhio per guardare Misaki con gli occhi puntati al cielo. "Quelle stelle in cielo siamo noi." Disse indicando il cielo. "Si.. io e te una cosa sola." Risposi anche io voltando lo sguardo verso il cielo. Rimanemmo per un pò a guardare le stelle e ci rivestimmo per andare via.

"Sai.. ho detto a mia madre di te." Dissi abbassando lo sguardo. "Non pensavo dicesse di essere contenta." Continuai. Lei accennò un sorriso. "Ti vede felice." Rispose facendo l'occhiolino. Io mi avvicinai a lei e la presi per mano, la guardai negli occhi. "Non sai quanto." La baciai nella notte stellare, un'altra notte in cui abbiamo fatto l'amore legandoci sempre di più, senza dividersi mai, e anche se certe volte io sono impulsivo e la faccio preoccupare, lei non smette di amarmi, anzi, mi sorride come se non fosse successo nulla ed è anche questo a farmi impazzire di Misaki, il suo sorriso che prima non era armonioso come lo è adesso, come l'altra sera mi ha medicato le ferite e poi si è messa a piangere ripensando a quei momenti e ai miei momenti di rabbia promettendole che starò sempre al suo fianco.

"Per te, ricorderanno un'altra notte bellissima." Le misi delle ciliegie nella tasca del mio giacchetto e ci salutammo davanti casa sua con un lungo bacio.



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