Guai.

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Il giorno dopo, aprì gli occhi e trovai Nakamura, Kanzaki e Kaede già vestite con indosso i loro costumi. Nakamura un costume bianco a due pezzi. Kanzaki un costume nero sempre due pezzi monocolore mentre Kaede un costume intero verde. Nakamura saltò sul mio letto e mi riempì di baci sulla guancia. Io mi alzai e la scrollai di dosso mentre lei mi porse il costume che avevo comprato la scorsa settimana. "Con questo sarai uno spettacolo." Le presi il costume dalle mani. "Io.. mi vergogno un pò.." Dissi. "Non c'è bisogno di vergognarsi.. sei bellissima." Disse Kanzaki facendo l'occhiolino. Io accennai un sorriso e andai in bagno per mettermi il costume, subito dopo uscì. "Che ti avevo detto.. sei uno splendore." Disse prendendo il telefono e scattandomi una foto. E' la prima volta che mi metto un costume e nella vecchia scuola, quando tutte le mie compagne si organizzavano per andare in piscina, non me lo chiedevano neanche ma io mi mettevo sempre in mezzo per vedere se mi chiedessero di andare con loro. "No, tu non vieni.. mi faresti vergognare." Tipica frase di bullette che fanno di tutto per screditare le persone. Mi sentii così felice ora, mi ammirai allo specchio più e più volte.. sentendomi orgogliosa di me stessa.

Ci rivestimmo e andammo di sotto. Il professore ci diede degli avvertimenti e delle indicazioni da seguire. Scrutai attorno e Karma non fu ancora arrivato e decisi di aspettarlo. "Eccomi, scusa il ritardo.. piccolo contrattempo." Disse affaticato. "BASTARDO!" Terasaka gli lanciò una scarpa ma Karma la schivò. "Così impari a svegliarmi, idiota." Disse rilanciando la scarpa. "l'ho fatto cadere dal letto." Sussurrò lui ridacchiando. Io ridacchiai anche io vedendo Terasaka infuriato.

Uscimmo fuori e ci incamminammo verso le cascate a piedi. Attraversammo tutta la foresta e ogni volta dobbiamo stare attenti ai rami degli alberi sennò rischiamo di sbatterci la testa. Rimanemmo incantati da una lunga distesa d'acqua sotto una scarpata, le cascate sono meravigliose e i compagni non vedono l'ora di tuffarsi e rinfrescarsi un pò. Nakamura si tolse la maglietta e i pantaloni e si tuffò subito. "AAAHH che spettacolo l'acqua è stupenda!" Disse stando a galla. Le altre la seguirono e incominciarono a nuotare. Io andai in bagno e mi spogliai lì, rimettendo i vestiti nella borsa. Mi tremò la mano dall'imbarazzo, ma presi coraggio ed uscì ripetendo la frase: "io mi piaccio così." con tono deciso.

Vidi tutti i ragazzi senza maglia, anche Karma se la tolse e non appena si girò dalla mia parte, rimase imbambolato a guardarmi, non mi tolse gli occhi di dosso. Io mi avvicinai e lui continuò a guardarmi così intensamente. Anche Terasaka e Hiroto rimasero colpiti e non distolsero neppure lo sguardo. "Sei.. uno schianto.." mi disse Karma arrossendo appena e continuando a guardarmi in quel modo. "Si.. è vero." Rispose hiroto. "E toglile gli occhi di dosso." Disse il rosso dando una botta al ragazzo. "Dai.. non fare il geloso." Gli mormorai sistemandogli i capelli. "Tu sei mia." Rispose lui guardando tetramente quei due. Io sorrisi, mi avvicinai e lo baciai. "La mia intimità l'ho condivisa solo con te." Dissi staccando le labbra sorridendo. Vidi illuminare il telefono nella mia borsa accanto a quella di Karma, lo presi dalla tasca e andai in un posto dove prende. Cercai attorno e trovai linea su una scarpata piena di muschio, mi misi seduta e risposi. "Mamma!" Dissi piena di gioia. "Ti stai divertendo..?" Chiese mia madre un pò preoccupata. "Si, è davvero bellissimo." Risposi. "Sono contenta tesoro, divertiti." Attaccò subito la chiamata, forse ha da fare per il lavoro e ha trovato un attimo da dedicarmi.

Mi alzai e mi girai per tornare indietro, trovai Asami avanti a me, feci finta di nulla e filai dritto non guardandola negli occhi. lei si posizionò davanti a me iniziò a guardarmi dalla testa ai piedi. "Cosa c'è..?" Dissi cercando una via per andar via. "Volevo parlarti." Disse lei con sorriso malizioso. Io non risposi e lei continuò a guardarmi. "Karma pensa davvero che io sia stupida.. lo avevo capito sin da subito che fa tutto per farmi ingelosire." Disse avvicinandosi. "Tu.. sei solo un ripiego per lui.. un passatempo.. lui vuole usarti." Appena sentì quelle parole, mi si riempirono gli occhi di lacrime. Strinsi i pugni e guardai in basso. "Io non ti credo." Dissi. Lei si avvicinò ancora di più facendo andare il mio piede fuori dalla scarpata. "Scommetto che lo avete anche fatto.. beh, è stato per dimenticare la sua prima volta con me.. ecco cosa sei per lui, e adesso togliti di torno." Cercai in tutti i modi di tenere duro e rimettere il piede sulla scarpata. "Quante cazzate stai sparando.. sei stata tu a lasciarlo, l'hai fatto sentire inutile.. hai messo parole non vere nelle bocche di tutti, ti rendi conto che quello che stai facendo è--" Non finì la frase che mi spintonò giù dalla scarpata.

Caddi in acqua, la corrente delle cascate.. mi mancò il fiato, cercai di chiamare aiuto sventolando la mano ma la corrente è troppo forte.. l'acqua continuò ad avanzare, cercai in qualche modo di stare su con il naso ma non ce la feci.. il buio totale.

karma's pov

Che strano.. Misaki dovrebbe essere qui, scrutai attorno ma non la vidi da nessuna parte e così iniziai a preoccuparmi. "Professore.. una ragazza sta affogando!" Disse un compagno di classe di Asano. Il professore si precipitò e Nakamura corse verso da me con le lacrime agli occhi. "Misaki.. è caduta dalla scarpata." Non potei credere a quelle parole, corsi in preda al panico. Il professore mi bloccò il braccio. "Non puoi buttarti è pericoloso.." disse stringendomi il braccio. "Mi lasci.. devo salvarla a tutti i costi!" Lasciai la sua mano e mi tuffai in acqua. La vidi galleggiare senza segni di vita, la corrente la trascinò velocemente e non riuscì a raggiungerla. Continuai a nuotare per quella direzione e vidi Misaki bloccarsi ad un ramo, mi avvicinai sempre di più fino a prenderle la mano ed avvicinarla a me. Mi avvicinai alla riva. "Aiutatemi." Dissi facendola scivolare sul terriccio con l'aiuto di Isogai e Hiroto mentre Nakamura prese un telo asciutto. Vidi Asami che sguardò la scena con occhi tetri, senza dire nulla.

"Misaki.. hey.. mi senti." La scossi, ma ancora nessun segno di vita. "Karma.." Mi girai e vidi ancora Asami con sguardo basso che cercò di avvicinarsi. "Non osare avvicinarti a lei, l'hai buttata tu.. non è vero..? Sei te la responsabile." Lei non rispose. "RISPONDI." Urlai con le lacrime agli occhi. "Si.. ma solo perchè--" "Perchè cosa.. volevi liberarti di lei perchè mi ami ancora..? Da quando sei nella mia vita, non hai fatto altro che crearmi problemi su problemi.. ora è in fin di vita per colpa tua cazzo." Lei mi toccò la spalla. "NON MI TOCCARE PUTTANA." Dissi dandole uno schiaffo sulla mano. Guardai Misaki respirare a fatica, le accarezzai il viso e cercai di farle la respirazione bocca a bocca, ma ancora nulla. Iniziai a comprimerle il petto e a fare dei molleggi. Non posso vederla così, non ce la faccio. "Piccola mia, per favore." Dissi tra le lacrime che si confusero tra le goccioline d'acqua che caddero sul terriccio. "Non è possibile.. no--" sentì una mano accarezzarmi il viso e asciugarmi le lacrime. "Misaki.." Dissi spalancando gli occhi. Lei non rispose e respirò in modo affannato. Posai delicatamente le mie labbra sulle sue, fredde come il marmo ma dolci come sempre. "Mi.. hai- salv-ata di-nuovo." Disse lei continuando ad accarezzarmi il viso. "Ti salverò tutte le volte che ti sentirai in pericolo." Risposi accarezzandole la fronte.

Misaki's pov

Karma mi fece alzare piano piano e mi sorresse insieme a Hiroto. "Sto.. bene." Dissi con respiro ancora affannato. "Ti portiamo all'hotel e dopo chiamiamo i tuoi genitori.. purtroppo in questo posto non sono presenti ospedali." Disse il professore. "Asami.. tu verrai con me invece." Continuò prendendola per un braccio. Mi lanciò un'occhiatina di dispiacere, sembrò quasi stesse piangendo, rimasi a guardarla mentre andò via con il professore. "Andiamo." Disse Karma avvolgendo l'asciugamano attorno alle mie spalle. Tornammo all'hotel e Karasuma chiamò i miei genitori per raccontare loro l'accaduto, loro erano così preoccupati delle mie condizioni che io gli ripetei la frase "sto bene" continuamente.

In quel momento.. sentì il vuoto, come se non avessi nulla.. come se un piombo mi trascinasse giù, mi sentì il cuore andare in frantumi, sentì che la morte si stava avvicinando ed io non potevo fare nulla, mi sentivo completamente impotente. Ma ad un tratto.. qualcuno mi riparò il cuore andato in mille pezzi e quel qualcuno.. è un ragazzo dai capelli rossi e dagli occhi volpini.. il suo nome è Karma.

𝓨𝓸𝓾 𝓼𝓪𝓿𝓮𝓭 𝓶𝓮❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora