Tensioni.

159 17 1
                                    

Il giorno dopo, mi alzai sovrappensiero. Mi guardai di nuovo allo specchio, decisi di vestirmi diversamente, con dei vestiti che non ho mai messo nell'altra scuola per la paura che mi insultassero come al loro solito.

Mi misi un top blu elettrico ed una gonna bianca fino al ginocchio. Decisi di seguire il consiglio di Karma legandomi i capelli lasciando scoperto il viso. Un elastico abbinato al top con un fiocchetto. Presi il telefono e scesi di sotto, trovai mio padre, di solito sempre in giro per lavoro e mia madre con la padella in mano, mi guardarono tutti e due incantati. "Sei veramente bellissima." Mi disse mio padre abbracciandomi e stringendomi forte fino a farmi soffocare. "Si ma così non respiro.." Dissi. Lui lasciò la presa e mi sorrise. "E' la prima volta che--ti scopri così." Mi disse mia madre agitando la padella. "Volevo variare un pò.." Risposi arrossendo. "Ti fa bene quella scuola." Mi rispose sorridendo. Mi sedetti a tavola e addentai i pasticcini fatti al forno da mia madre. "Davvero buonissimi, ma ora devo andare." Mi sistemai la gonna e corsi fuori prendendo la valigetta.

Uscì di casa correndo, i miei occhi si illuminarono alla vista di Karma. Anche i suoi diventarono più luccicanti nel vedermi così elegante. "K-Karma.." Dissi arrossendo. "Sei sorpresa di vedermi..?" Lui si avvicinò ed io indietreggiai. "E' solo che--non pensavo di trovarti davanti casa." Risposi guardando altrove. "Volevo assicurarmi che la caviglia fosse guarita del tutto." Rispose lui. "S-si, il dolore è sparito, grazie." Risposi. "Meno male, fiore di bellezza." Mi rispose sorridendo e facendo l'occhiolino, gli accennai un sorriso e mi avvicinai. "Dai andiamo." Mi disse mettendosi vicino a me.
Rimanemmo in silenzio tutto il tempo, lui ogni tanto mi lanciò occhiate e distolse subito lo sguardo non appena vide che anche io lo stavo guardando. "Stai bene con il viso scoperto" disse interrompendo il silenzio e portando le mani dietro la nuca. "Ho seguito il tuo consiglio" risposi arricciandomi il ciuffo di capello imbarazzata. "Sono contento" Sorrise e si accostò a me.

Continuammo a camminare fino all'ingresso della scuola, mi salì un'ansia assurda, la paura di essere giudicata nel mio modo di vestire aumentò notevolmente. Tenni stretta la valigetta e chiusi forte i pugni, con le mani che sudarono. Karma mi vide agitata e mi prese prese la mano, sorridendo. "Stai tranquilla, te l'ho detto che qui nessuno ti giudica." Mi disse tenendomi stretta la mano. Io gli sorrisi turbata e strinsi la sua morbida mano. Entrammo e tutto sembrò tranquillo, passammo vicino al figlio del direttore, lui mi seguì con lo sguardo e con quell'aria da arrogante come il primo giorno e poi, lo distolse subito appena vide che anche Karma, lo stava guardando. Un momento di tensione tra i due, rimasi paralizzata dai loro sguardi provocatori e lasciai di colpo la mano di Karma. Affrettai il passo e precedetti Karma. "heylaaa ma--ti vedo diversa, oggi.. sei sicura di essere Misaki..?" Nakamura si avvicinò, avvicinandosi sempre di più guardandomi sospettosa. "S-si Naka sono io" Risposi io toccando lo spigolo del banco. "Stai benissimo vestita così." Mi rispose Isogai facendo l'occhiolino e mettendosi in mezzo tra me e Naka. "Grazie.." Dissi arrossendo. Karma entrò in classe e posò i libri sul banco, io mi misi seduta e ci guardammo entrambi negli occhi.

Dopo due ore, finirono le lezioni di italiano e ci preparammo per cambiare classe, misi i libri nella valigetta e sistemai la cartella. "Visto che abbiamo la pausa, andiamo in biblioteca.. per stare più tranquilli e ripassare per l'ora dopo..?" Mi chiese Isogai sorridendo. Io annuì e misi la cartella sulla spalla. "Karma vieni pure tu..?" Continuò Isogai facendo segno con la mano. "Si, arrivo." Rispose alzandosi dalla sedia. "Hey arrivo anche iooooo" Nakamura mi saltò addosso con il suo fare estroverso. 

Entrammo in biblioteca, così silenziosa, con tutti gli studenti intenti a studiare sui divanetti. "Com'è grande!" Dissi sorridente. "L'hanno ristrutturata due mesi fa." Mi rispose Karma precedendomi e mettendosi seduto, è strano rispetto a stamattina, più freddo e introverso, mise le gambe sul divanetto e le mani dietro la testa. Io mi misi seduta accanto a lui mentre Isogai e Nakamura andarono a prendere i libri. Poi tornarono e si misero avanti a noi. "Vado a prendere il libro di fisica, ho dimenticato il mio a casa." Dissi alzandomi e sistemandomi la gonna. Cercai tra i vari scaffali e trovai il libro che cercavo in alto, mi misi sulle punte cercando in tutti i modi di afferrarlo. "Stai cercando di prendere questo..?" Sentì una mano da dietro che mi accarezzò la mia, i girai e vidi Asano, il figlio del direttore. "Si, grazie." Strinsi il libro tra le braccia. "Di nulla, vedo che.. ti sei fatta degli amici." Disse accennando un sorriso. Io non risposi e annuì. "Sono contento." Sorrise calorosamente. Io ricambiai il sorriso. Si avvicinò Karma e allungò il braccio tra me e Asano, prendendo anche lui un libro e sposandomi leggermente verso la sua direzione. "Ora possiamo andare." Disse Karma sorridendo con il libro in mano. "A-allora ci sentiamo." Asano fece segno con la mano, salutandomi e io ricambiai, diedi un occhiata verso Karma e gli vidi uno sguardo fulmineo in volto, come se odiasse il figlio del direttore, la tensione aumentò notevolmente. 

Passammo altri 10 minuti in libreria e poi andammo di nuovo in classe a fare altre 4 ore di lezione, durante le quali, non smisi di guardare il volto freddo di Karma, lui fece ticchettare la penna tutto il tempo. Uscimmo da scuola, trovai Karma al cancello e mi diressi da lui, lo vidi con le mani in tasca e uno sguardo in volto da far paura...

𝓨𝓸𝓾 𝓼𝓪𝓿𝓮𝓭 𝓶𝓮❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora