Chapter Forty nine

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Alec's point of view

Da quando Allison si era trasferita in Tennessee con Matthew ne giravano di voci, e nessuna di queste contemplava che l'alpha potesse essere ancora vivo.
La storia più diffusa narrava di uno scontro a morte avvenuto tra i due compagni nel bel mezzo della foresta, conseguente risultato della loro separazione mai ufficializzata come la tradizione dei lupi richiedeva e che aveva portato Allison alla pazzia, spingendola ad ucciderlo. In seguito all'accaduto si sarebbe rifugiata nella capitale dei cacciatori, alla ricerca di una nuova pace e nel tentativo di rimettere insieme i pezzi.

Nel frattempo il controllo del branco era passato ad Andrew, beta di Matthew ma anche diretto erede al potere. Dovevamo tenere in piedi il teatrino, era l'unico modo affinché potessimo attuare il piano finale.

Da quando Seth era venuto a conoscenza dei fatti aveva cercato in tutti i modi di contattare Allison, estremamente fiero del fatto che la sua nipotina avesse portato a termine qualcosa che lui mai avrebbe potuto. A quel punto il suo prossimo obiettivo era quello di spodestare Andrew e prendere il comando, ma noi avevamo infiltrati all'interno quindi ogni loro mossa veniva accuratamente monitorata.
Inoltre in seguito all'accaduto Simon era sparito dalla circolazione: altro fatto di particolare rilevanza e che aveva colto la nostra attenzione, tra le altre cose.

Da quel momento, con Seth alle calcagna di Ally e impegnato nel suo piano di conquista, fu più facile per noi trovare informazioni di una certa rilevanza riguardo il piccolo impostore.
C'era qualcosa che non mi tornava, e non facevo che ripensare a quale potesse essere il nesso tra Seth e il ragazzino. Come si erano incontrati?
Di certo Seth era troppo vecchio e Simon non poteva essere suo figlio, ma quindi? Qual era l'informazione che mi sfuggiva?

Io e Christine ci eravamo impegnati nelle ricerche, e lei aveva un certo fiuto, o per meglio dire intuito, per questo genere di cose. Era in grado di scavare a fondo e trovare informazioni o soluzioni dove non sembravano esserci.

Sbuffai, avevo un mal di testa terribile e ciò mi impediva di pensare. Christine, al contrario, era concentratissima a rivedere degli appunti da un taccuino mentre scriveva qualcos altro su un pezzo di carta.

"Ho una teoria" esordì posando la penna sul tavolo e portando una mano chiusa a pugno sotto il mento. Puntò i suoi occhioni verdi su di me e io aspettai che mi illustrasse cosa il suo cervello avesse elaborato.

"Potrebbe essere un'enorme buco nell'acqua, ma del resto tutte le supposizioni elaborate fino ad ora si sono rivelate fallimentari" si giustificò con un'alzata di spalle.

"Dai forza spara, sono tutt'orecchi" le dissi impaziente.

"Allora..." iniziò puntando lo sguardo sulle cose appuntate nei fogli sparsi sul tavolo "Non so se ricordi, ma tempo fa, quando Allison si alleò con il nonno, venne a conoscenza di una storia riguardante Matthew e sul perché fosse l'alpha più temuto del continente." rialzò lo sguardo su di me cercando un qualche cenno che le facesse capire quanto riuscissi a starle dietro.

Io annuii e lei riprese: "Bene, secondo questa storia Matt all'epoca si trovò a scontrarsi con un mio cugino alla lontana, Aaron Carter, il quale non ne uscì vivo. Svolgendo delle ricerche ho scoperto che Aaron aveva una famiglia, una compagna e due figli" prese un breve pausa, scansando dei fogli di lato, e una volta trovato quello che stava cercando riprese: "La storia intorno a questa famiglia è a dir poco agghiacciante. In seguito all'omicidio di Carter, la compagna e moglie rimase sola con i due figli gemelli, un maschio e una femmina. Loro vivevano in una casa immersa nella foresta, lontana dal branco e a ridosso di un fiume. Quando Aaron morì i bambini erano molto piccoli, a occhi e croce avranno potuto avere due anni. Un giorno, mentre la donna stava svolgendo delle faccende di casa, i figli sgaiattolarono fuori casa di nascosto per giocare. Secondo le voci che girano, mentre i bambini stavano giocando a fare la lotta sotto forma di lupetti a ridosso del fiume, qualcosa deve esser andato storto: la bambina cadde nel torrente e, trasportata dalla forte corrente, morì affogata, non avendo le forze per poter contrastare la potenza dell'acqua" emise un sospiro, poi posò lo sguardo su un altro pezzo di carta e poi riprese: "Quando la madre venne a conoscenza dell'accaduto arrivò all'orlo della follia. Dopo aver perso il marito e la figlia si uccise ingerendo dell'aconito. Fortuna vuole che quel giorno un parente si fosse recato nella casa della donna. Al suo arrivo purtroppo lei era morta, il veleno l'aveva uccisa, ma grazie a lui il bambino non rimase solo" terminò il racconto.

"Cazzo, è davvero..." dissi, alla ricerca di qualcosa da poter dire "... cazzo" conclusi, leggermente scioccato.

"Già" ammise la bionda cacciando un sospiro.

"Questa era la storia, e la tua teoria?" la incalzai a continuare.

"Del bambino non si è più saputo nulla, non se ne conosce il nome o lo stato sociale attuale, se sia vivo o meno o di dove viva" esordì lei "Ma sappiamo secondo ciò che Allison ha saputo dal nonno in prima persona che Aaron era suo nipote e che Seth fosse anche l'unico, per quel che ne sappiamo, a conoscenza di dove fosse locata l'abitazione. Secondo la mia teoria l'uomo ad esser intervenuto e ad aver portato via il bambino è proprio lui, e ciò spiegherebbe anche il grande rapporto tra i due" terminò lei.

"Be' si, logicamente se l'ha cresciuto lui Seth è la figura più vicina ad un padre per il ragazzo" penso ad alta voce "E ciò spiegherebbe come mai il ragazzo provasse un tale rancore nei confronti di Matt: è probabile che sia a conoscenza di ciò che è accaduto tempo addietro alla sua famiglia e che per questo, in cerca di vendetta, si sia alleato con il vecchio" conclusi, e Christine annuì, a conferma di ciò che avevi detto.

"Dobbiamo chiamare Allison"

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