The Ruthless Hunter

Chapter nine

Sono passati diversi giorni da quando ho lasciato il branco di Matthew ed ho ricominciato le ricerche per conto mio, ma purtroppo non ci sono stati ulteriori sviluppi. Sembra del tutto scomparsa, e di lei non ho trovato nemmeno una minima traccia da seguire, benché meno il suo odore. Quel bastardo ha davvero pensato a tutto, molto astuto.
Ma come se non bastasse, per aggiungere la beffa al danno, Matthew continua a perseguitarmi e spesso mentre sto per fare rientro lo ritrovo seduto sullo scalino che precede la porta e, per quanto io gli possa essere riconoscente, non ho intenzione di parlargli. Mi ha aiutato molto se contiamo che mi ha praticamente salvato la vita ma se è vero quello che afferma, ovvero che io sono la sua compagna, è meglio metterci una pietra sopra o meglio, un muro di mezzo, perché ciò potrebbe in un qualche modo ostacolare le mie ricerche e poi io non sono nemmeno sicura di volerlo un compagno e, cosa ancora più fondamentale, anche se lui ha sentito qualcosa che gli ha permesso di riconoscermi come sua mate, per me non è stato altrettanto. Sono sempre stata abituata a stare sola o, al massimo, con mia cugina che è momentaneamente scomparsa e ora si troverà chissà dove, e quindi accogliere qualcun altro nella mia vita porterebbe un cambiamento, e di conseguenza andrebbe a distruggersi quello stato di equilibrio che mi sono creata e in cui ho vissuto fino ad ora.

Però forse lui potrebbe anche aiutarti nelle tue ricerche, nel caso non ci avessi fatto caso ha a disposizione un intero branco che potrebbe portare le ricerche che stai conducendo a fare dei grandi passi avanti. Di conseguenza troveresti prima tua cugina e impediresti anche che le accada qualcosa di troppo grave.

Non male come piano cara coscienza, ma penso che continuerò il tutto per conto mio; non vorrei rischiare di avvicinarmi troppo a lui.
Come si dice? Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio.

Per distrarmi dall'immenso flusso di pensieri che mi sta travolgendo decido di armarmi di frecce, arco e qualche pugnale avvelenato e di uscire a cercare Christine.
Arrivo sulla porta di casa e mentre la apro controllo di aver preso tutto, sto per uscire quando vado a scottarmi contro qualcosa di non identificato. Sto per cadere per terra quando due braccia mi afferrano e d'istinto mi libero dalla presa dello sconosciuto e un movimento fulmineo gli afferro il braccio e glielo torco portandoglielo dietro la schiena.
Sto per colpirlo con uno dei miei pugnali avvelenati quando una voce a me familiare mi urla contro: "Allison che cazzo sono io, Matthew" si dimena sotto la mia presa.

Allora lo lascio andare e lui cade a terra in ginocchio, ma si rialza in un batter d'occhio.
"Cristo Matt, ma ti hanno mai detto di non spuntare alle spalle di una cacciatrice? Stavo per ucciderti!" gli grido contro a mia volta.

Lui sbuffa "Tanto per cominciare non ti sono arrivato alle spalle perché ero davanti a te e poi volevo semplicemente evitare di farti cadere, sei tu che ti sei messa sulla difensiva" incrocia le braccia al petto guardandomi con uno sguardo che non riesco a decifrare.

"Mai sentito parlare di istinto? Ecco è quello che mi ha quasi portata ad ucciderti" rinfodero il pugnale "ad ogni modo, cosa ti serve?" gli chiedo mentre mi chiudo la porta alle spalle e mi faccio strada verso il bosco.

"Sono giorni che ti cerco per parlarti ma tu sembri svanita nel nulla, per un momento ho creduto che avessero rapito anche te" mi segue nel mio tragitto.

"Bene, e perché mi cercavi?" con un balzo salgo su un albero e mi faccio strada tra i rami, così posso vedere meglio.

"Perché devo parlarti" sale anche lui e prosegue dietro di me.

"Di cosa precisamente? Al momento sarei impegnata a cercare Chris nel caso non l'avessi capito"

"È di lei che ti devo parlare e di..."

"Di..?"

"No, niente" scuote la testa come a cacciare via un pensiero "Ma se comunque sei così gentile da seguirmi senza farti portare di peso, magari ti dico cosa ho scoperto"