The Ruthless Hunter

Chapter twenty-eight

Matthew's pov

Da quattro giorni nella mia mente si ripete sempre la stessa scena:

Uno sparo, Allison che urla e mi spinge via per farmi scappare, io che corro poco lontano preoccupato per la sua sorte, mi fermo e la osservo mentre viene legata e portata dentro.
E io non posso fare niente.

"Matthew?" Una voce che mi chiama mi fa scendere dalle nuvole e mi volto verso l'uscio della porta, è Christine.
Le faccio cenno di entrare e riprendo a guardare il soffitto.
"Mentre stavamo facendo i bagagli tuo fratello mi ha detto quello che è successo" mi dice, sedendosi accanto a me "Mi dispiace per come sono andate le cose, so che l'ultima cosa che volevi era che andasse a finire così" conclude osservandomi.

"Beh ormai è andata e pensandoci abbiamo solo una cosa da fare: andarcene. Allison è stata molto chiara al riguardo e a detta sua e della guardia con cui era, non possiamo salvarla. Sono troppi, ben organizzati e alleati ai vampiri, tentare un attacco ora per liberarla sarebbe inutile e sarebbe solo un passo in più verso la morte" ammetto rassegnato.

"Dai vedi che troveremo una soluzione, e poi lei non si lascerà sottomettere così facilmente" cerca di risollevarmi il morale, poggiando una sua mano sul mio braccio a mo' di conforto.

Io, dal canto mio, annuisco solamente e lei mi invita a scendere giù. Mi alzo dal letto ed esco dalla stanza con lei al seguito, stiamo per scendere le scale quando sentiamo un forte rumore e poi un urlo, la voce di Alexander che ci chiama.

Affretto il passo e in pochi secondi arrivo in cucina, lo spettacolo che mi ritrovo davanti mi sconvolge: c'è mio fratello sdraiato a terra, in preda alle convulsioni, bianco in volto e poco lontano da lui c'era la prova che avesse dato di stomaco.

"Cos'ha ingerito?" Chiedo ansioso controllandolo, dopo gli avvertimenti di Xander avevo fatto varie ricerche su una miriade di veleni differenti, su come potevano essere assunti e da quali sintomi potevano presentare.

"Niente, stava guardando fuori dalla finestra quando ha iniziato a sentirsi male" mi dice Alec, volgo lo sguardo verso la finestra e noto che è aperta.

"Dai sintomi mi viene da presupporre che sia stato avvelenato per vie respiratorie, deve averlo inalato mentre era alla finestra" dico tra me e me "Credo sia stato avvelenato con il cianuro, ma non ho niente con cui curarlo" mi affretto a dire in preda al panico "Chris chiama il Dottor Green, digli di venire urgentemente" dico alla ragazza, lei annuisce e si dilegua.

"Forza spostiamolo sul divano" mi dice Alexander, io lo prendo per le spalle e lui per i piedi e andiamo in salotto.

Dopo qualche istante si presentano alla porta la ragazza accompagnata dal dottore che si precipita verso di noi e ci chiede di lasciarlo solo, dicendo che gli serve del tempo per effettuare una cura che lo sottragga dalla morsa della morte. Noi d'altro canto facciamo come ci dice e saliamo al piano superiore per finire di preparare il tutto ed essere pronti ad andarcene.

Allison's pov

Attorno a me è tutto buio, sono ferma nel bel mezzo dell'oscurità più che totale. Non capisco se io sia sveglia o se stia sognando, potrei essere in una recondita zona della mia mente dove regna la tranquillità, oppure potrei essere chiusa in qualche luogo.

Un forte dolore alla guancia destra mi fa andare a sbattere contro il muro accanto a me, la testa mi pulsa terribilmente a causa della botta e per le emicrania. A fatica apro gli occhi, cercando di abituarmi a tutta quella oscurità. Probabilmente stavo sognando fino a poco fa, ma ciò che ho davanti non è poi così diverso da dove credevo di trovarmi.

Quando gli occhi si abituano leggermente all'oscurità mi guardo intorno, noto due figure di cui una di fronte a me e una più dietro, ma non riesco a vederli in volto.