Chapter twenty

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"... E quindi sono andata a casa sua a lasciargli un messaggio di avvertimento" concludo il mio racconto continuando a guardarlo aspettando una sua reazione.
Lui rimane a fissare il vuoto senza proferire parola per un po', poi alza lo sguardo e mi guarda con quel suo sguardo di rimprovero mentre un sorriso incredulo gli spunta sulle labbra. Conosco fin troppo bene quell'espressione, non promette nulla di buono.

"Un messaggio di avvertimento o un messaggio minatorio?" Chiede d'un tratto.

"Come scusa? Di tutto quello che ti ho raccontato hai capito solo questo?" Rispondo con tono ironico e scettico.

"Allison ti rendi conto che potremmo ritrovarci contro un intero branco da un momento all'altro?" Esclama preoccupato.

"Non accadrà mai una cosa del genere" dico con sicurezza scrollando le spalle "E poi era realmente un messaggio di avvertimento, ora sa che è meglio per lui non farsi vivo per un bel po'" continuo pensierosa "Non posso credere che sia stato lui a consegnare Christine al nonno, anzi no..." Sospiro e mi passo una mano tra i capelli per portarli indietro "Ci credo eccome"

"Va bene, e ora che si fa...?" Mi domanda Alexander mettendosi ad affilare un pugnale.

"Adesso direi che possiamo rintracciare il nonno, no?" Chiedo ovvia.

"In che senso?"

"Beh dopo che è stato a casa di Matthew ha comunque lasciato lì il suo odore e possiamo utilizzarla come pista e arrivare al suo nascondiglio"

"Mi sembra un buon piano" dice pensieroso.

Sospiro "È più che altro l'unico che abbiamo" ribatto con un'alzata di spalle.

"Bene, dobbiamo preparare tutte le armi che potrebbero tornarci utili" dice Alex iniziando ad andare avanti ed indietro per la casa prendendo un borsone e riempiendolo con il necessario.

Matthew's Pov

"La smetti di fare avanti e indietro per la stanza? Mi fai venire il mal di testa" dice d'un tratto mio fratello che fino a quel momento era rimasto in silenzio.

"Ho fatto un casino" affermo ignorandolo "Cazzo, ho fatto un casino enorme" mi fermo e mi metto a sedere su una delle poltrone del mio studio.

"Beh visto che abbiamo aperto il discorso, si hai fatto un casino. Che cazzo avevi intenzione di fare eh?" la rabbia nella sua voce è più che evidente, ma non posso biasimarlo. "Hai praticamente consegnato la mia compagna e la cugina di Allison al nonno che è un fottutissimo pazzo e assassino"

"Lo so e mi dispiace, io non-" cerco di giustificarmi, ma inutilmente.

"Tu, tu e sempre tu. Ma c'è una volta in cui metti qualcuno che non sia tu al primo posto?" Mi urla contro.

"Abbassa i toni, sono in ogni caso tuo fratello maggiore e il tuo Alfa, devi trattarmi con rispetto" sto iniziando ad innervosirmi.

"Rispetto? Proprio tu mi vieni a parlare di rispetto? Tu che sei la causa per cui una ragazza innocente potrebbe essere morta a quest'ora, tu che sei un grandissimo egoista che pur di salvare la propria compagna mette in pericolo quella del fratello?" Continua ad attaccarmi, urlandomi addosso tutto l'odio che ora prova per me "Beh, mio caro fratello, nel caso in cui non te ne fossi accorto, Allison non voleva avere niente a che fare con te prima, figuriamoci adesso. Fossi in te prenderei in mano la situazione e inizierei a comportarmi come un vero Alfa" si alza e va verso la porta "Se non vuoi farlo per me, per te o per chiunque altro, almeno fallo per nostro padre. Glielo avevi promesso" e con queste parole lascia la stanza.

Rimango per un po' a fissare il vuoto, riflettendo su quello che mi ha detto e per quanto mi costi ammetterlo ha dannatamente ragione.

Prendo il telefono e compongo il numero di Allison, non sono sicuro che mi risponderà, ma tanto vale provare.

Allison's pov

Sto per uscire di casa quando il mio cellulare inizia a squillare.

Alex mi guarda interrogativo, non capendo il motivo per cui io non risponda e allora giro lo schermo verso di lui per fargli leggere il nome del mittente: Matthew.

"Rispondi" afferma mettendosi il borsone in spalla.

"Come scusa?" chiedo, guardandolo leggermente sconvolta.

"Tu fallo e basta, vedi cos'ha da dirti" annuisco e sbuffando accetto la chiamata.

"Allison?"

"Cosa vuoi?"

"Voglio aiutarti a trovare tua cugina, mi rendo conto di aver sbagliato a fidarmi di tuo nonno e voglio rimediare"

"E in che modo vorresti farlo?"

"Posso mettermi in contatto con lui, accordare un punto d'incontro e darti la possibilità di catturarlo e farlo confessare"

"Come faccio a sapere se posso fidarmi?"

"Tu fallo e basta, in caso contrario potrai uccidermi"

"Oh" accenno una risata "quello lo farò comunque"

"Quindi?"

"Ci vediamo nel bosco tra dieci minuti, vedi di non fare scherzi" e attacco.

"Allora?" Mi domanda Alexander.

"Ha detto che ci aiuterà" mi metto il borsone in spalla, faccio uscire prima Alex e poi mi chiudo la porta alle spalle.

Camminiamo uno accanto all'altro e il silenzio regna sovrano, ma in momenti come questi non servono parole ma fatti ed è arrivato il momento di agire.

The Ruthless HunterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora