Chapter twenty-one

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Siamo quasi arrivati al punto d'incontro e inizio ad avere il dubbio che Matthew non verrà, ma se così fosse si metterà da parte il piano B e si tornerà al piano A stabilito in precedenza.

Dopo tutto quello che è successo non è che io mi fidi chissà quanto di lui, fosse stato per me l'avrei già ucciso probabilmente, ma sia perché Alex me l'ha vietato per evitare di creare scompiglio, sia per la remota speranza di ritrovare subito mia cugina, non l'ho fatto.

Sì ma lui è il tuo compagno, non puoi trattarlo così male. A quest'ora sareste già dovuti essere insieme

Sta' zitta

Se solo tu ti trasformassi sarebbe tutto più semplice...

Non ripeterò lo stesso errore di nuovo.

A ciò la mia lupa non risponde più, inizio a trovare fastidioso il fatto che intervenga solo per parlare di Matthew, mai che dicesse qualcosa di intelligente.

"Siamo arrivati" dice Alex poggiando a terra il borsone e guardandosi attorno.

Alle sue parole scaccio via quella marea di pensieri e mi appoggio ad un albero, ora sarà meglio essere vigili.

"Secondo te verrà?" gli chiedo d'un tratto.

"Ci speri così tanto?" mi rivolge uno sguardo che non so decifrare.

"No, te lo sto chiedendo solo per sapere se stiamo perdendo tempo" mi blocco a osservarlo perché il suo comportamento non mi convince "e se possiamo andarcene"

"Per tua sfortuna sono qui" dice una voce che proviene da dietro di me e io subito mi giro per attaccarlo ma poi vedo di chi si tratta.

"Ma che cazzo fai? Già sono tentata di ucciderti, vuoi che lo faccia subito senza pensarci?" gli dico incazzata.

Alexander mi mette una mano sulla spalla per intimarmi di calmarmi "Non è il momento di fare scenate, calmati" faccio come dice perché alla fine ha ragione.

"Quindi?" dico rivolta al lupo "Quale sarebbe il tuo piano?"

"Portarvi da lui, no?" chiede ovvio.

Io e Alex ci scambiamo dei sguardi poco convinti.

"Ci stai prendendo in giro spero" interviene il mio amico prima che possa farlo io "Sarebbe un suicidio a dir poco ad andare così senza un piano ben organizzato"

"Sentite io ho detto che vi avrei portato lì, il piano pensavo che lo avreste organizzato voi"

Sbuffo "Va bene, allora improvviseremo perché per ora non ho niente in mente" volgo lo sguardo verso di lui "Su forza grande Alfa, guidaci pure" dico facendogli cenno di andare avanti per farci strada.

Lui inizia a camminare e per tutto il viaggio nessuno proferisce parola.

***

Dopo alcune ore arriviamo di fronte a una grande casa in legno, molto semplice nel suo genere che si mimetizza alla perfezione con l'ambiente.

Dopo alcune ore arriviamo di fronte a una grande casa in legno, molto semplice nel suo genere che si mimetizza alla perfezione con l'ambiente

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