Chapter Twenty-four

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Sono passati alcuni giorni da quando ho fatto visita agli altri e la situazione non è cambiata.
Ho sistemato tutte le mie cose nei rispettivi armadi e cassetti e sono rimasta chiusa in questa camera la cui porta è sorvegliata da una guardia, un certo Jonas.

Non faccio altro che aspettare, stare appoggiata al muro affianco alla finestra ad osservare il tempo piovoso tipico dell'autunno mentre ripenso a tutto quello che è successo da quando sono arrivata in Alaska fino al bacio con Matthew.

Di certo non posso fare come se nulla fosse successo, ma non posso nemmeno farmi coinvolgere troppo a livello emotivo vista la situazione.
Sono pur sempre la cacciatrice solitaria, la più spietata tra i cacciatori, non posso permettermi di avere punti deboli.

Qualcuno bussa alla porta e mi distoglie dai miei pensieri.

"Avanti" dico atona, non spostando lo sguardo da fuori la finestra.

"Il capo vuole parlarti, ti attende nel suo studio" dice Jonas.

Sospiro e mi accingo ad uscire dalla stanza con lui al mio seguito.
Arrivo davanti alla porta e busso.

"Avanti" dice mio nonno e allora abbasso la maniglia ed entro nel suo studio.

"Volevi vedermi?" chiedo rimanendo in piedi a guardarlo.

"Sì certo, vieni siediti" dice mettendo via dei fogli mentre io mi avvicino a una delle poltrone di fronte alla sua scrivania e mi siedo "In questi giorni ho osservato il tuo comportamento e sono giunto alla conclusione che tu abbia rinunciato a qualsiasi idea di scappare o ribellarti" comincia a spiegare "quindi penso di potermi fidare entro certi limiti e permetterti di lavorare finalmente con la mia squadra"

Annuisco "E dimmi... Precisamente la tua squadra da quali esseri soprannaturali è formata?" chiedo ricordandomi di quel vampiro, Klaus, che aveva detto di lavorare per lui.

"È formato da licantropi e vampiri" afferma.

Faccio una risatina nervosa "I stessi vampiri che avevi mandato nel territorio di Matthew, che lo hanno ferito e con cui ho combattuto fino ad ucciderli?" chiedo sarcasticamente.

"Sì esattamente quelli" risponde tranquillo.

"Non ho intenzione di lavorare con dei vampiri, va contro la mia etica morale e professionale. Posso accettare di collaborare con dei lupi mannari, ma con dei freddi non esiste proprio" asserisco seria.

"Non mi interessa, tu lo farai oppure-"

"Oppure cosa? Ucciderai i miei amici? Bel ricatto complimenti" lo interrompo "Ma so che non lo farai e, se sei un uomo intelligente, e lo sei, mi terrai come alleata visto che sei ben consapevole che potrei sterminare il tuo esercito da sola con l'aiuto di un semplice pugnale" dico con tono di sfida.

Lui, contrariamente a quello che mi aspettavo, inizia a ridere di gusto "Mi sono sempre chiesto da chi avessi ripreso questo caratterino, sai?" inizia "E a questo punto penso proprio che tu lo abbia ripreso da tua madre, anche lei era solita rispondermi a tono"

"Va bene, e con questo? Non cambia di certo la situazione. Io con quei cosi non ho intenzione di collaborare"

"Vedrò cosa posso fare, in ogni caso ecco la tua missione" dice porgendomi un foglio a cui do una letta veloce.

Sterminare il branco dei White Moon.

A seguito di ciò vi era elencato  il piano, organizzato per filo e  per segno.Per un momento sbianco, non può essere serio. È il branco che si trova al confine del territorio con i Dark Moon, il branco di Matt, e il loro Alpha si era mostrato molto disponibile nei miei confronti.

The Ruthless HunterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora