Chapter sixteen

2.6K 124 5
                                    

Erano ormai ore che camminavamo ed era calata la notte che sembrava essere più oscura delle altre volte, malgrado ciò ringraziavo la mia vista di lupo che mi permetteva di vedere al buio benché gli altri non ne fossero minimamente a conoscenza. Spesso per questo motivo molti si erano preoccupati di guidarmi nella fitta e tetra boscaglia, ma avevo più volte declinato l'offerta di aiuto un po' perché non ne avevo bisogno e un po' per orgoglio, di certo dopo tutti i pericoli che avevo corso non mi sarei di certo fatta spaventare dall'oscurità che caratterizzava la selva.

Inoltre per tutto quel tempo Matthew e Michael mi erano stati addosso cercando in tutti i modi di attirare la mia attenzione affinché non prestassi concentrazione verso l'altro, e la cosa cominciava a scocciarmi e a portare la mia pazienza ai limiti dell'esasperazione.

Si stavano comportando come due bambini assillandomi ai confini dell'immaginabile.

''Non dargli retta sono meglio io-'' mi stava sussurrando Michael sotto lo sguardo furente di Matt, e fu allora che persi la calma.

''State lontano da me'' sbottai fermandomi a guardarli.

 Alzando il tono della voce aggiunsi ''non voglio più sentirvi fiatare da questo momento in poi'' cercarono di ribattere ma li bloccai sul nascere ''zitti ho detto

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Alzando il tono della voce aggiunsi ''non voglio più sentirvi fiatare da questo momento in poi'' cercarono di ribattere ma li bloccai sul nascere ''zitti ho detto. E ora Matt torna a tenere sotto controllo il gruppo'' Michael sghignazzò a quelle mie parole, e mi voltai verso di lui mentre la mia collera aumentava.

''E tu'' dissi puntando il dito verso Michael ''non osare ridere che fino ad ora hai fatto tutto tranne quello che avresti dovuto, ovvero guidarci da mia cugina quindi ora da bravo cane che sei mettiti a fiutare la pista e accelera anche il passo perché non ho tempo da perdere con uno sbruffone scansafatiche come te'' quasi non urlai.

Avevo ufficialmente perso la calma e ora quei due non avevano nemmeno più il coraggio di guardarmi in faccia. Presi un profondo respiro e mi calmai mentre loro si apprestavano a fare come gli avevo praticamente ordinato.

Nessuno parlò più e ne fui felice.

Dopo un paio d'ore giungemmo d'innanzi a una vecchia fabbrica abbandonata, e fu allora che confusa mi fermai ad osservarla. Sentivo che in essa vi era qualcosa di familiare, ma subito scacciai il pensiero convinta che mi stessi sbagliando.

Ad attirare la mia attenzione fu Matt che mi guardava con una faccia mista tra il dispiacere e lo spavento, così lo guardai a mia volta rivolgendogli una muta domanda.

Perché aveva quell'espressione in volto?

Lui scosse la testa, riprendendosi e avanzò verso l'entrata della fabbrica con me al suo seguito. Gli altri rimasero fuori, chi a fare la guardia e chi a esplorare il territorio circostante.

Caricai un paio di pistole e le misi nelle fondine in cuoio: una alla cintura e una nella gamba, mentre una la tenevo in mano. Presi diversi pugnali e li misi uno nella fondina alla caviglia, uno nella fondina alla coscia, uno sulla spalla e uno nel fodero che tenevo al polso. presi un paio di ricariche per le pistole e finalmente potei ritenermi pronta.

Mi posizionai davanti a Matt facendogli intendere che sarei stata io la prima a procedere e lui annuì, retrocesse di un passo per farmi spazio.

Presi un profondo respiro e con la pistola in mano feci per aprire ma notai che la maniglia era totalmente assente, sbuffai e diedi un calcio alla porta sfondandola. Matt mi guardò sbalordito e io semplicemente alzai le spalle prima di entrare nella fabbrica.

Era ancora più buio e c'era un forte odore di muffa e... sangue.

Subito la mia mente iniziò a immaginare più scene contemporaneamente, e ognuna si concludeva peggio di quella prima.
Sentivo che qualcosa non andava, persino il mio lupo lo percepiva e sapevo che i miei occhi si stavano facendo rossi.

Presi un profondo respiro facendoli tornare normali e con calma avanzai nascondendomi nell'oscurità che ora giocava decisamente a nostro favore, sarebbe stata indispensabile per nasconderci.

Mi fermai dietro una parete e mi affacciai di poco per accertarmi che il territorio fosse libero.

"Avverti la presenza di qualcuno oltre a noi?" sussurrai pianissimo a Matt, e lui subito chiuse gli occhi concentrandosi sugli altri sensi.

Quando finalmente li riaprì mi guardò con in espressione indecifrabile.

"No, non c'è nessuno" disse usando un tono di voce normale.

Quella sua frase mi parve in qualche modo incompleta, come se volesse aggiungere altro ma avesse paura di farlo.

"Ma...? So che non è finita così Matt"

Lui sospirò a quelle mie parole "C'è un forte odore di sangue, e ho come l'impressione che sia fresco"

"Tu dici che...?" alla sola idea che potesse essere di Chris mi irrigidii.
No, non poteva essere.

Scosse la testa "Non ne ho idea, ma non ci resta che andarlo a scoprire"
E detto ciò mi sorpassò guidandomi dove proveniva quel forte e orribile odore.

SpAzIo AuTrIcE
Ciao gente! Ecco a voi un nuovo capitolo, spero che vi piaccia. Allora, cosa ne pensate di come si sta svolgendo la storia? Vi piace? C'è qualcosa che non vi convince? Sappiate che se avete delle critiche da fare le accetto ben volentieri, purché siano fatte da persone mature e non contengano insulti o altro. Se volete lasciate o un commento o una stellina, a presto! ☺️

Ele

The Ruthless HunterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora