The Ruthless Hunter

Chapter Thirty-eight

Allison's point of view

"Ho altre due domande per te, te la senti di rispondere?" chiesi cautamente, la questione era fin troppo delicata.
Lui annuii e io decisi di vedere come avrebbe reagito ad un'accusa. Era un ragazzino e Seth non l'aveva addestrato poi così bene se, per combattere con Matthew, aveva usato una pistola invece di trasformarsi.

"Perché hai cercato di ucciderci circa tre volte nell'arco di nemmeno due giorni?"

Lui non rispose subito, era sicuramente sconvolto ma si vedeva dalla faccia che non ne sapeva nulla.

"Ma io non ho fatto assolutamente nulla, conosco te perché sei stata prigioniera alla villa per diverso tempo, ma il tuo ragazzo non lo conosco -e qui la sua voce tremò, segno che stava mentendo- e non avevo motivo di uccidervi" si affrettò a dire.

"Posso anche crederti, ma hai tentennato quando hai nominato Matthew" affermai rigirandomi tra le mani un pugnale, non volevo fargli del male, solo spaventarlo "E lo guardavi con rabbia e odio, sicuro di non avere nulla da dirmi al riguardo?"

Lui sospirò, l'avevo colto con le mano nel sacco e non sapeva mentire.

"Seth mi ha cresciuto dicendomi che era stato lui ad uccidere mia madre, e ritrovarmelo così davanti mi ha fatto un certo effetto" mi spiega, e io rimango sempre più confusa.

Mia nonna morì in battaglia contro i vampiri, lo so perché io c'ero. Morì per salvare me, e da ciò ho la prova che Seth gli ha raccontato solo un'altra delle tante bugie con cui l'ha cresciuto.

"Simon le cose non sono come sembrano e so che probabilmente non ti fiderai di me, ma sono l'unica persona che ti può dire come stanno realmente le cose" aspetto una sua reazione prima di continuare, che non arriva "Perciò se ti va puoi venire con me e Matthew e ti spiegherò tutto, può venire anche Xander se ti fa sentire più sicuro, ma ci sono cose che devi sapere"

"Contrariamente a quello che pensi io, in un certo senso, mi fido di te. Ho avuto modo di osservarti e so che sei leale. Perciò sono disposto a venire con te per sapere di questa verità di cui parli tanto" mi risponde in un modo pacato che non mi aspettavo.

Annuisco e stiamo per tornare dagli altri due, ma mi blocco avendo un'altra domanda.

"Perché prima stavi per venirci addosso con la macchina? Avresti benissimo potuto ucciderci"

"I freni erano stati manomessi, ma siamo riusciti a bloccarla, tutto merito del serbatoio vuoto" mi spiega.

Xander non mentiva, meglio così.

Torniamo da Matthew e Xander che non si sono mossi da dove li avevamo lasciato e spiego brevemente a loro le nostre intenzioni e ci seguono senza dire niente. Conosciamo tutti la verità, o quasi, tranne Simon.

Saliamo in macchina e ci dirigiamo in un posto diverso dalla meta iniziale, ma comunque non molto lontano.
Ci fermiamo in una delle case della mia famiglia e ci sediamo attorno ad un tavolo. Penso sia arrivato il momento tanto atteso.

Siamo io e l'alpha di fronte al suo primogenito e alla guardia.
Matt non ha spiccicato una sillaba da quando Simon l'ha colpito e inizio a preoccuparmi.

"Bene Simon partiamo dalle origini, spero tu sia pronto per ciò che sto per rivelarti" lui mi fa cenno di proseguire e così io inizio il mio discorso.

"Parto con il dire che Seth, contrariamente a ciò che pensi, non è tuo padre e che Matthew non ha ucciso tua madre, ovvero mia nonna.
Mio nonno ha avuto solo due figli, mio padre e mio zio, e se ci fosse stato un grado di parentela tra noi lo avremmo avvertito entrambi. Per quel che riguarda mia nonna, beh, lei morì circa cinque anni fa per mano dei vampiri in una lotta all'ultimo sangue tra il mio branco e il clan che abita una città al nord di Whitehorse, Dawson City. Diede la vita per salvare la mia, allora non ero una cacciatrice professionista, avevo a malapena sedici anni e la vidi perdere la vita davanti ai miei stessi occhi. Fu così che nacque la cacciatrice" spiegai dal principio, e attesi una qualche reazione da parte sua, o qualche domanda per lo meno.

Lui, ovviamente, non deluse le mie aspettative "Stai dicendo sul serio...?" era scioccato e non lo biasimavo per la domanda banale, così annuii, "Quindi chi sono i miei genitori? Perché tuo nonno mi ha cresciuto come se fossi stato suo figlio?"

"Le ragioni per cui lui ti abbia accolto e cresciuto come una figlio non te le so proprio dire, tutt'ora io me lo chiedo, ma so chi sono i tuoi genitori" affermai e mi girai verso Matthew pensando volesse parlare lui, e così fece, ma non prima di aver fatto trascorrere alcuni attimi di silenzio.

Non posso dirgli che sua madre non l'ha voluto e che si è fatta una famiglia dimenticandosi della sua esistenza, mi dice Matt attraverso il collegamento mentale.

E perché no? È la verità ed è giusto che sappia tutto, ribatto io.

Si ma già stiamo facendo cadere a pezzi tutto quello che lui credeva essere la verità, penso che anche questo lo distruggerà, mi spiega ed effettivamente non ha tutti i torti.

E che cos'hai intenzione di fare?

Voglio dirgli che noi siamo i suoi genitori

Non faccio in tempo a fermarlo che lui ha iniziato a raccontare, sono un'attimo sotto shock.

Noi siamo i suoi genitori.

Persa nei miei pensieri non mi rendo conto che è passato un po' e che Matthew ha appena finito il suo discorso.

"Quindi, in breve, voi siete i genitori che non ho mai conosciuto prima d'ora?" chiede, confuso e sbigottito, e io non so cosa dire, così Matt annuisce per entrambi.

Simon si alza titubante e si avvicina a noi per poi abbracciarci.
Matthew lo stringe forte e nel suo volto vedo una felicità tale che non posso dire nulla e ricambio a mia volta la stretta.

Io e te poi dobbiamo parlare, non credere che te la lascerò passare liscia. Dico a Matt attraverso il collegamento, e lui mi guarda con sguardo colpevole.

Razza di bastardo, questo è un colpo basso anche per te.