The Ruthless Hunter

Chapter six

Sono intenta a prendere a pugni il mio sacco da box da oltre un'ora, e nel mentre mi do dell'idiota per quello che ho pensato.

Come mi è potuto passare anche solo per l'anticamera del cervello di averlo salvato perché è il mio mate e perché in qualche modo tengo a lui?
Lo conosco da a mala pena tre giorni, come ho potuto anche solo pensarlo? Stupida io e stupida la mia natura di lupo mannaro.

Presa da un momento di rabbia tiro un pugno talmente forte da rompere il sacco da box.

"Fantastico, ora mi toccherà comprarne un'altro" borbotto tra me e me mentre mi affretto a risalire le scale e andare a farmi una doccia. Torno su in camera e noto che il piatto di minestra è vuoto e che Matthew sta dormendo.

Lo copro con il lenzuolo e, successivamente, prendo un paio di vestiti di ricambio e vado a farmi la doccia.

Una volta finito torno in camera lavata e vestita, e ad attendermi c'è Matt appoggiato alla spalliera del letto.

"Allora Alpha, perché eri nel bel mezzo di una rissa con quei vampiri?" mi appoggio alla scrivania incrociando le braccia.

"Be' territorio mio, regole mie. E i freddi non sono ben accetti dai Dark Moon"

"Capisco" rifletto per qualche secondo "Senti, avrei un'informazione da chiederti"

"Va bene, dimmi pure"

"Per caso, ultimamente, nel tuo branco è arrivata una ragazza più o meno della mia età con dei capelli rossi, gli occhi azzurri e alta più o meno così?" faccio un segno con la mano.

"Mh..." ci riflette su.

"Allora?" mi sta mettendo ansia.

"Si, credo si chiamasse Cristina..."

"Christine?"

"Sì esatto"

"E quando è arrivata nel tuo branco cos'ha fatto?"

"È venuta da me e mi ha spiegato la situazione, ovvero che stava cercando il suo compagno" alza lo sguardo e punta i suoi occhi nei miei "e l'ho aiutata. Alla fine il suo compagno era mio fratello Andrew"

"Ah, ed è ancora nel tuo branco?"

"No, il giorno dopo essere arrivata ha detto che sarebbe tornata a casa per prendere dei vestiti e quello che le sarebbe servito per trasferirsi da mio fratello, ma da allora non ha fatto ritorno"

Mi metto le mani tra i capelli "Cazzo, non è possibile" faccio avanti e indietro per la stanza "Non può esserlo"

Il flusso dei miei pensieri viene interrotto da un rumore proveniente dal piano inferiore: stanno bussando alla porta.

Mi affaccio di poco alla finestra e noto che la mia casa è circondata dagli uomini di mio nonno.

"Matt alzati, dobbiamo andarcene. Ora."

"Perché?"

"Mio nonno è qui e ucciderà me e te solo perché ti trovi in casa mia" lo tiro per un braccio e lo aiuto a mettersi in piedi.

"Ce la fai?"

"Si, sto bene" mi risponde.

Recupero alcuni pugnali e carico un paio di pistole, per poi agganciarle alla cintura che ho sempre con me. Prendo anche il mio arco e le frecce, e posso dir di aver tutto.