Capitolo ventinove - Someday, Somehow.

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99.8K LETTURE. COSE DA PAZZI, OKAY. VI RINGRAZIO DAVVERO TANTO, WOW.

Federica x

P.S. NON HO RILETTO IL CAPITOLO, QUINDI NON SIATE PIGNOLE A CORREGGERE OGNI SINGOLO ERRORE.

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Louis' POV:

Ed, Niall ed io avevamo deciso di andare a Doncaster lo stesso giorno. Loro erano tornati a casa per prendere giusto qualche cosa di cui potevano avere bisogno durante la nostra permanenza ed io stavo ancora seduto nella mia stanza a pensare a come dare la notizia a mia madre. Sapevo che lei non avesse niente contro questa cosa ma avevo bisogno di prepararmi alle sue domande. Se ci fosse un concorso modiale per chiedere domande, mia madre avrebbe vinto il primo posto senza nemmeno impegnarsi.

Sospirai e mi alzai, scendendo al piano di sotto e andando in cucina. Mi appoggiai sullo stipite della porta e guardai mia madre preparare la cena per quando le ragazze sarebbero ritornare da scuola.

Dopo un po' mi notò e si girò, guardandomi in modo confuso. "Per quanto tempo sei stato impalato lì?" lei chiese ed io scrollai le spalle in risposta.

"C'è qualcosa che vuoi?" lei disse ancora mentre asciugava le sue mani bagnate.

"Niente di speciale." Risposi, sedendomi su una sedia. "Non ti dispiacerebbe se me ne andassi via per qualche giorno?" La guardai mentre alzava le sopracciglia. "Andare via? Definisci andare via."

"Niall, Ed ed io volevamo usare i nostri giorni liberi per andare a Doncaster. E' uscito fuori che loro hanno degli amici che vivono lì e sarebbe una bella opportunità far visita ai miei vecchi amici." Le diedi un sorriso debole e lei continuò a guardarmi.

"E se succedesse qualcosa ad Harry in questi giorni?" Lei si appellò. "Ho detto ad Anne di chiamarmi al più presto possibile se succedesse qualcosa, e dopo ritornerò il più umanamente possibile senza finire in galera." Spiegai e mia madre sospirò. "Fai ciò che pensi che tu debba fare, e cerca di rimanere vivo, so come guidi."

Risi. "Non preoccuparti, farà tutto Ed. Verrà a prendermi tra mezz'ora." Dissi guardando l'orologio e saltando dalla sedia allo stesso tempo.

Mia madre alzò un sopracciglio. "Quindi avevi programmato tutto questo prima ancora che tu me lo chiedessi?" Lei rise ed io le sorrisi, abbracciandola. "Speravo soltanto che tu avrei detto di si." Mi difesi, prima di lasciarla andare. Girai i tacchi e corsi su per le scale per preparare le cose di cui avevo bisogno.

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Mezz'ora dopo mi trovavo seduto in camera mia al computer, scrollando fra le notizie di Facebook. Non c'era niente di interessante, come sempre. Alcune ragazze della mia classe di matematica erano andate da Starbucks e avevano postato qualcosa su quanto amassero i loro caffè. Altre persone postavano battute o condividevano delle stupide foto di cui nessuno si curava ma sulla quale mettevano comunque un like.. la solita roba di Facebook che ti fa venire voglia di tirare il computer contro un muro.

Sospirai quando sentii una macchina sgommare fuori e chiusi il computer, lo poggiai sulla scrivania e andai verso la finestra per guardare fuori. Vidi Ed e Niall appoggiati ad una macchina difronte alla mia.

"Scendi, Tomlinson." Ed urlò ed io annuii, voltandomi. Afferrai il mio giubbotto e il mio zaino con le robe di cui avrei potuto avere bisogno, e scesi. "Mamma? Sto andando." Avvisai mentre mettevo le mie chiavi nel giubbotto. Mia madre uscì dalla cucina fermandosi difronte a me. "Cerca di rimanere vivo, Boo, e chiamami se succede qualcosa." lei disse mentre mi baciava la fronte e accarezzava i miei capelli.

Echo ➸ Larry Stylinson [italian]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora