Capitolo ventitrè - School without Louis. (Prima parte)

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Heeey

Mi dispiace dividere il capitolo in due parti ma visto il mio bisogno di pubblicare oggi, ho deciso di fare così :(

Ah, sarei felicissima se passaste a leggere la mia nuova storia "Class 38" :)

Ora vi lascio alla lettura !!

Federica x

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Harry's POV:

Abbassai lo sguardo, evitando qualsiasi contatto visivo con Louis. Le sue parole continuavano a ripetersi nella mia testa più e più volte.

"Lo avevi promesso.." lo sentii dire. "Me lo avevi promesso, Harry." La delusione nella sua voce fu come un colpo al cuore.

Mi morsi le labbra. Avevo deluso Louis. Mentre ferivo me stesso, avevo ferito anche Louis - ero una delusione.

"H-Harry.." Louis disse con voce bassa e triste. "Per favore.. parlami.. perchè lo hai fatto?"

Portai lo sguardo verso il mio braccio: un asciugamano verde lo avvolgeva ma sapevo esattamente cosa ci fosse sotto quello strato; copriva numerosi tagli nuovi, molti di loro profondi e ancora sanguinanti.

Ero fiero di ciò che avevo fatto, ero fiero di come pronfondi fossero i miei tagli questa volta; sono davvero patetico.

"Harry.." Potevo sentire gli occhi di Louis bruciare su di me e lentamente alzai lo sguardo. Louis mi guardava, i suoi occhi blu come l'oceano erano sopraffatti da un misto di paura e disperazione.

"Te l'ho già detto, non valgo nulla e faccio schifo. Mi merito questo."

L'espressione sul suo viso cambiò e non riuscii a leggerla, non capivo cosa pensasse.

"Chi te lo fa pensare?" chiese con un tono di voce turbato.

"Cosa?"

"Harry, sono serio, chi ti fa pensare che non vali niente e che fai schifo?"

Scrollai le spalle. "Tutti, lo sai già."

Sentii Louis sbuffare e lo vidi alzare gli occhi al cielo prima di tornare a guardarmi incastrando i suoi occhi nei miei.

"Voglio dire, chi te lo ha detto e ti ha spinto a tagliarti?"

Abbassai ancora una volta lo sguardo verso il mio grembo, giocando con le mie mani, sentendo il mio stomaco rivoltarsi. Se avessi detto a Louis la verità, sicuramente sarebbe andato ad urlare contro mio padre, rivelando il mio segreto, il nostro segreto, alla mia famiglia, oppure si sarebbe accorso che mio padre aveva ragione e mi avrebbe lasciato; entrambe le opzioni non mi piacevano.

"Harry, per favore, parlami." Louis disse, distogliendomi dai miei pensieri.

Indurii la mascella e lentamente scossi la testa, i miei ricci si mossero in ogni direzione, trattenni il respiro.

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Louis' POV:

Harry era davvero cocciuto. Ero preoccupato, non ero mai stato così preoccupato nella mia intera vita come in questo momento.

Qualcosa doveva essere accaduto mentre io non ero lì, qualcosa di drastico e serio, qualcosa di grande che ha fatto avere una ricaduta ad Harry, portandolo a tagliarsi il braccio più volte.

Volevo sapere cosa gli fosse successo, ma Harry rimaneva in silenzio.

"Harry, per favore, parlami." Tentai di nuovo per farlo parlare, ma lui scosse la testa, i suoi capelli color cioccolato si spostavano da una parte all'altra.

Sospirai, decidendo di chiederglielo nuovamente dopo, ed iniziai a togliere l'asciugamano, volendo controllare se i tagli stessero ancora sanguinando oppure no.

Lo lasciai accanto a me e mi alzai andando in bagno e ritornando con le bende, sedendomi accanto a lui.

Afferrai il suo braccio e per la prima volta, lo guardai da vicino, guardando ogni singolo taglio.

Strinsi la mascella, facendo del mio meglio per non boccheggiare, farebbe sentire Harry soltanto peggio. Presi la benda e l'avvolsi intorno al suo braccio, per poi abbassare le sue maniche e guardarlo negli occhi.

"Ti fidi di me?" chiesi.

Harry mi guardò semplicemente negli occhi, vidi qualcosa nei suoi occhi.

Lacrime.

 Una di quelle cadde sulla sua guancia, seguita poi dalle altre.

Harry era silenzioso e mi guardava negli occhi con le lacrime che gli rigavano il volto, immobile.

Era una delle cose peggiori vedere una persona piangere mentre lui o lei resta in totale silenzio.

Harry scosse lentamente la testa e abbassò di nuovo lo sguardo.

"Harry, per favore.." Afferrai la sua mano e la strinsi sperando che Harry mi avrebbe rivolto la parola, ma rimase in silenzio, il suo sguardo fisso sul suo grembo e la sua mano nella mia.

Era come se tutta la sua vita fosse scivolata via dal suo corpo, l'unico segnale che mi faceva capire lui fosse vivo era il suono dei suoi respiri.

"Puoi andare via?" Harry mi chiese con voce smorzata, muovendo solo la sua bocca.

Spalancai gli occhi. "C-Cosa? Ha-"

"Vai." Harry disse con voce fredda, senza alcun emozione, ed alzò lo sguardo, tremai un pò quando i suoi occhi cupi incontrarono i miei.

"Ricorda solo che se avessi bisogno di me, chiamami, vengo  subito, non farti problemi." dissi prima di alzarmi e lasciare la stanza di Harry, chiudendo la porta dietro di me.

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*TO BE CONTINUED* :D

Echo ➸ Larry Stylinson [italian]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora