Capitolo sei - Girlfriend.

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[edited.]

Prima che voi iniziate a leggere, vorrei avvisarvi che la lettura di questo capitolo non è molto scorrevole, mi dispiace. Ho avuto delle difficoltà nel tradurlo, ci sono alcuni errori e questo è il risultato! Spero di aggiornare tra un pò. Scusate ancora!

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Harry's POV:

Deglutii e abbassai lo sguardo verso il mio braccio; non sapevo cosa dire, sapevo che non si sarebbe bevuta nessuna delle mie bugie. Iniziai a tremare e quindi ritirai velocemente il braccio, abbassando la manica.

"Harry, perchè ti tagli?" La signora Jensyn chiese di nuovo mentre mi fissava.

"Non credo siano fatti che le riguardino" risposi a bassa voce, evitando qualsiasi contatto visivo. Potei vederla scuotere la testa prima di aprire di nuovo la bocca per continuare.

"Harry, guardami. Ti conosco da quando sei nato, m'importa di te. Allora dimmi, perchè ti fai questo?" Potevo sentire la preoccupazione nella sua voce ma qualcosa dentro di me mi diceva di non fidarmi.. non avevo idea di cosa fosse ma ascoltai la leggera e calma voce.

"A lei non importa affatto di me. É solo curiosa. Per favore, non mi tratti come se fossi uno stupido perchè non lo sono," parlai con voce tremante prima di girare i tacchi e andarmene. Non avevo più fame, forse per colpa dello stress e dell'ansia di quel momento. Corsi, corsi via dalla prima persona che dopo anni aveva notato i tagli sulle mie braccia, dalla prima persona a cui probabilmente importava veramente di me.

Mi fermai al parco, sedendomi sulla prima panchina libera che trovai. Portai le ginocchia al petto e le avvolsi con le mie braccia. Nemmeno mi accorsi di aver iniziato a piangere fino a quando non sentii una lacrima cadere sulla mia mano. Mi asciugai velocemente il viso nel momento in cui sentii un rumore provenire da dietro di me.

"Cosa ci fai qui, frocio?" la voce di Zayn ruppe il silenzio. Sapevo che aveva quel sorrisetto malvagio sulle sue labbra.

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Louis's POV:

Uscii dalla doccia, indossai dei vestiti comodi e ritornai nella mia stanza, Ed stava ancora seduto sul letto. Aveva il suo cellulare fra le mani e le sue dita praticamente andavano da una parte all'altra dello schermo.

"Con chi messaggi?" chiesi curioso, facendo sobbalzare Ed.

"Mi hai spaventato, non ti avevo visto entrare" Ed rise. "La mia fidanzata" dopo rispose e spalancai gli occhi mentre sulle mie labbra iniziava a formarsi un piccolo sorriso.

"Non mi hai mai detto di essere impegnato" dissi, sedendomi al meglio sul letto. Guardai Ed. "Parlami di lei, sono curioso."

Ed rise e mise il telefono in tasca. "Non c'è molto da dire, beh, questa è una bugia perchè potrei parlare di lei per tutto il giorno. Si chiama Vanessa, l'ho incontrata in uno Starbucks più o meno un anno fa. Lei va in un altra scuola quindi non penso tu l'abbia mai vista" disse.

"I suoi capelli al naturale sono marroni ma lei li tinge di biondo da alcuni mesi. Sono un pò strani su di lei ma in qualche modo sono bellissimi." Ed sorrise e i suoi occhi brillavano mentre parlava di lei -intuii subito che Ed fosse follemente innamorato di Vanessa.

"Lei ha questi occhi marroni che brillano come fa il sole quando colpisce la superficie del mare. Il suo sorriso è il più luminoso che abbia mai visto. E' semplicemente perfetta" Ed concluse con un ampio sorriso sulle sue labbra.

"Sicuramente" dissi e Ed annuì. Il suo telefono squillò di nuovo e quasi subito lo tirò fuori dalla tasca.

Sapevo cosa provava -io avevo una ragazza ma avevamo rotto prima del mio traferimento nel Cheshire. Ne avevamo parlato a lungo ed entrambi poi ci eravamo rassegnati; una relazione a distanza non era la decisione giusta, non per due ragazzi giovani come noi. Comunque, ci eravamo promessi che se ci saremmo rincontrati tra un anno, ci avremmo riprovato -sempre se i nostri sentimenti sarebbero rimasti.

"A cosa stai pensando?" Ed disse togliendomi dai miei pensieri. Sospirai.

"La mia ex ragazza" risposi.

"Perchè hai rotto con lei se continui a pensarla? La ami ancora?" Ed chiese.

"Non lo so" parlai. "Io la amavo, forse una parte di me ancora ma non penso di essere innamorato di lei, se tu capisci cosa voglio dire." guardai Ed che annuì velocemente, facendomi capire che aveva capito ogni mia singola parola.

Aprii la bocca per dire qualcosa ma sentii mia madre urlare dalla cucina, informandoci che era pronto; scendemmo al piano di sotto e prendemmo posto a tavola.

Ed si sedette accanto a me. Mia madre poggiò un piatto di pancakes sul tavolo prima di sedersi difronte a noi.

"Allora, parlami del tuo primo giorno di scuola" chiese sorridendomi.

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Harry's POV:

"Che c'è, Styles? Il gatto ti ha mangiato la lingua?" Zayn sibilò alle mie spalle. Non mi diede nemmeno il tempo di rispondere che mi spinse. Caddi per terra mentre le risate riempivano l'aria prima così tranquilla.

Sapevo che lui non era da solo, anche se non potevo vedere nulla. Josh e Nick. Lui era sempre con loro.

"È così, vedo ," Zayn disse mentre camminava verso di me. "Alzati, frocio."

Deglutii e cercai di alzarmi ma le mie gambe mi abbandonarono e caddi di nuovo.

"Sei veramente così stupido, Styles?" Zayn sogghignò e mi tirò su, tirandomi dalla maglietta. Deglutii mentre lo guardavo dritto nei suoi occhi dorati. Un secondo dopo ricevetti un pugno in pieno viso e feci una smorfia di dolore. Sentii Zayn ridere prima di colpirmi nello stomaco. Provai a raggomitolarmi ma il dolore era terribile. Volevo solo scappare.

Ancora una volta desiderai di essere colpito così forte a tal punto di morire. La morte sembrava una buona soluzione, un modo per porre fine al dolore in modo da non dover soffrire più. Volevo andarmene, andarmene per sempre.

"Ehi, 'sta in piedi," sibilò Zayn. "Almeno qualcosa di te deve stare dritto*!" mi spinse via e prima che potessi scappare sentii Josh e Nick affarrarmi le braccia così da non potermi muovere. Zayn si avvicinò lentamente.

"Che ti sia di lezione, in modo che tu non commetta lo stesso errore una seconda volta. Questo parco è il nostro posto, non è un luogo per principessine dove poter piangere perchè la propria vita fa schifo o chissà cosa," disse prima di colpirmi dritto in un occhio; il dolore si espanse per tutto il mio viso e sentii gli occhi pizzicare. Poi mi colpì sul naso fino a farlo sanguinare.

Zayn mi colpì ancora un paio di volte prima che Josh e Nick si allontanassero; mi lasciai cadere sul freddo e duro terreno, con un occhio gonfio e il naso sanguinante.

Non potevo muovermi senza provare un minimo di dolore. Chiusi gli occhi.

Speravo che il dolore se ne andasse o al massimo che morissi. 

* in inglese "dritto" sarebbe "straight". Ma questo termine significa anche "etero", quindi è un gioco di parole che in italiano non rende.

Echo ➸ Larry Stylinson [italian]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora