Capitolo tredici - Fateful Kiss.

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Inizio col dire...PERDONATEMI PER EVENTUALI ERRORI. Okay. Ora vi lascio alla lettura di questo nuovo capitolo :D 

Vi voglio bene. x

Federica x

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[edited.]

Louis' POV:

Non vedevo Harry da quando avevo scoperto che si tagliava e mi aveva sbattuto fuori di casa. Speravo davvero che fosse a scuola; morivo dalla voglia di parlargli.

Percorrevo la strada verso scuola, le mani nelle tasche. Ero perso nei miei pensieri. Come potevo aiutare Harry? Certo, avrei potuto dirlo a sua madre così che lo mandasse da uno psicologo ma ero più che certo che Harry mi avrebbe odiato per sempre.

Sbuffai quando entrai nell'edificio e mi incamminai verso il mio armadietto. Lo aprii e presi i libri che mi sarebbero serviti quel giorno. Li misi nello zaino e dopo chiusi l'armadietto. Mi girai e mi diressi verso quello di Harry, sperando d'incontrarlo lì.

Il suo armadietto si trovava dall'altra parte della scuola quindi ci vollero alcuni minuti prima di arrivare e, come mi avvicinai, sentii qualcosa sbattere contro gli armadietti, molto probabilmente qualcuno. Deglutii e iniziai a camminare a passo svelto, sapendo cosa stesse accadendo. 

Appena svoltai l'angolo Smisi di respirare per un secondo, anche se sapevo già a cosa stavo andando incontro. Zayn, Josh e Nick si trovavano difronte ad Harry, il quale disteso sul pavimento si teneva lo stomaco. Sentii la rabbia bollire dentro di me e camminai verso di loro. 

-

Harry's POV - alcuni minuti prima;

Stavo afferrando alcuni libri dal mio armadietto quando sentii una mano afferrarmi una spalla e obbligarmi a voltarmi. Prima che potessi saperlo, la mia schiena sbattè contro l'armadietto e il dolore si espanse per tutto il mio corpo.

Zayn era fermo difronte a me, i suoi seguaci accanto a lui. Un sorriso maligno era stampato sulle sue labbra.

"Buongiorno, frocio," sogghignò. "Non è stata una bella idea venire a scuola così presto."

Il moro non finì nemmeno di parlare che sentii una mano connettersi con il mio stomaco e provai un immenso dolore. Boccheggiai, portando le mani sul punto in cui mi aveva colpito e caddi sul pavimento. Sentii Zayn ridere e chiusi gli occhi, aspettando il pugno che normalmente ricevevo da loro prima che decidessero che fosse abbastanza e se ne sarebbero andati. Oltre alla sensazione del pugno appena ricevuto, sentii dei passi avvicinarsi.

"Hey, lasciatelo stare!" sentii Louis dire con tono arrabbiato. Aprii leggermente gli occhi e cercai di muovermi ma ogni movimento era doloroso. Vidi Louis fronteggiare Zayn; il castano doveva alzare lo sguardo poiché il moro era più alto di lui.

"L-Louis," provai a dire. Zayn rise e mise le mani in tasca.

"Pensi che io mi spaventi di te?" chiese il moro. Chiusi di nuovo gli occhi, sperando che quello fosse soltanto un brutto sogno. Louis stava, forse, per essere picchiato. Perchè? Perchè stava cercando di salvare una persona insignificante come me.

"Forse dovresti, mi stai sottovalutando," Louis disse, seguito da due risate. E non era davvero difficile indovinare da dove provenisse.

Sentii il più alto avvicinarsi al più basso e aspettai che il castano sussultasse dal dolore da un momento all'altro, ma invece sentii Zayn farlo. Riaprii gli occhi e vidi Zayn tenersi il naso, il sangue colava lungo le sue dita.

"Non è finita, Tomlinson," sogghignò Zayn e andò via, Nick e Josh lo seguirono come se fossero incollati al suo culo.

Louis si girò e s'inginocchiò accanto a me, guardandomi con un'espressione preoccupata.

"Stai bene, Haz?" dopo disse, e il mio cuore fece un salto al soprannome. Le mie labbra s'incurvarono in un debole sorriso e annuii lentamente.

"Sto bene ora, grazie," risposi e Louis annuì, sorridendomi.

Louis si alzò e mi porse una mano. L'afferrai e mi aiutò a tirarmi in piedi. Boccheggiai non appena sentii quel familiare dolore espandersi per tutto il corpo, di nuovo. Le mani di Louis afferrarono immediatamente il mio corpo, cercando di non farmi cadere.

-

Louis' POV:

La scuola terminò e in quel momento stavo tornando a casa con Harry. L'aria fredda era fastidiosa e mi fece rabbrividire. Era Marzo, speravo che il tempo sarebbe migliorato presto. Il cielo sopra di noi era grigio e sembrava come se stesse per mettersi a piovere - di certo non era una sorpresa.

Non avevo visto Harry per tutta la mattina perciò immaginavo avesse saltato le lezioni. Ma quando si fece trovare difronte al mio armadietto dopo scuola mi chiesi dove si fosse nascosto. Guardai il suo profilo e dovetti ammttere che era stupendo. I suoi ricci erano disordinati ma in un bel modo, ed i suoi jeans stretti erano-

"Cosa stai guardando, Louis?" Harry disse, distogliendomi dai miei pensieri. Realizzai di averlo fissato per un pò e le mie guance si colorarono lievemente di rosso.

"I-Io stavo solo pensando che fra poco inizierà a piovere, d-dovremmo muoverci," dissi e afferrai il suo braccio tirandolo, ma lui sussultò. I miei occhi si spalancarono e lo lasciai non appena mi ricordai dei suoi tagli.

"Mi dispiace, non volevo-" provai a dire, ma Harry mi interruppe.

"Va tutto bene, smettila di essere così nervoso, Lou."

Sorrisi, adorando il modo in cui suonava quel semplice soprannome pronunciato da lui.

"Tua madre sa di tutto questo?" chiesi. "Voglio dire, la parte del bullismo."

Harry scosse la testa. "A lei non importerebbe lo stesso," rispose e il mio cuore si ruppe nel sentirgli dire quelle parole. Era davvero triste il fatto che qualcuno credesse sul serio che alla sua famiglia non importasse niente di lui.

Dopo Harry si fermò e lo guardai, totalmente confuso. Iniziò a ridere.

"Sai, vivo qui," Harry disse e puntò con l'indice la casa alle sue spalle. Risi anche io quando realizzai che ero così perso nei miei pensieri che non avevo prestato attenzione nemmeno alla zona in cui ci trovavamo. Annuii e senza sapere cosa stessi facendo mi sporsi verso di lui. Sentii le labbra di Harry sulle mie e per un momento giurai di averlo sentito ricambiare. Mi scansai e lo guardai con occhi sgranati. Harry mi fissava.

"D-Devo andare. Ci vediamo domani," mormorò Harry e si voltò, dirigendosi verso casa sua.

Echo ➸ Larry Stylinson [italian]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora