Capitolo tre - Rejected Help.

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[edited.]

Harry's POV:

Chiusi gli occhi, le mie mani stringevano il mio stomaco ed io silenziosamente pregavo che il dolore se ne andasse. Voglio dire, ero abituato a prendere pugni e calci ma non significava che provassi meno dolore. Se alcune volte faceva male di più era perché Zayn colpiva sempre vecchi lividi, come se mirasse proprio a quelli.

"Ci vediamo a pranzo, frocio" sentii Zayn dire prima di tirarmi un altro calcio ed andarsene. Mi lasciai cadere a terra e nascosi il viso fra le mie ginocchia. Il dolore si propagò per tutto il mio corpo non appena provai a muovermi e, onestamente, mi sentivo come se fossi sul punto di morire.

E a dire il vero desideravo fosse così. Avrebbe risolto molti problemi e avrebbe fatto terminare tutto questo orribile dolore.

"Stai bene?" sentii qualcuno dire con voce morbida. Alzai lo sguardo per vedere da dove proveniva quella voce e, quando mi voltai verso destra, incontrai un paio di occhi blu che non avevo mai visto prima.

Ma mi sembravano familiari in un modo strano e, come i miei occhi vagarono sul suo corpo minuto, la realtà mi colpì come un mattone e realizzai chi era. Era il ragazzo che si era appena trasferito nella casa dall'altra parte della strada.

"Ehi, mi senti?" Si inginocchiò accanto a me e spostò i ricci dai miei occhi. Rabbrividii al suo tocco e questo mi spaventò. Mi alzai, cercando di ignorare nel migliore dei modi il dolore.

"Sto bene. Non ho bisogno della pietà di nessuno, posso farcela. Grazie comunque," sibilai prima di tirare via il braccio dalla sua presa e allontanarmi.

-

Louis' POV:

Lo guardai allontanarsi zoppicando. Era ovvio che si fosse fatto male, quindi perchè non aveva voluto alcun aiuto?

"Non dirmi seriamente che volevi aiutare il gay?" Una voce rise accanto a me ed io mi voltai. Vidi il ragazzo dai capelli corvini di prima appoggiato ad uno degli armadietti, i suoi occhi puntati su di me.

Strinsi una mano in un pugno, trattenendomi dal colpirlo in pieno viso. "Cosa ti ha fatto che ti fa credere di poterlo trattare così?" dissi, cercando di sembrare più calmo possibile.

Il ragazzo rise. "Sei carino ma non c'è bisogno che tu lo aiuti, a meno che tu non voglia essere trattato nello stesso modo. A proposito, mi chiamo Zayn. Sentirai il mio nome più volte di quanto pensi quindi è meglio se lo ricordi" Zayn sorrise prima di girare i tacchi e andare via.

Andai nella stessa direzione di "Styles" ma sembrava essere sparito. Sospirai. Mi dispiaceva per questo ragazzo e onestamente non pensavo che si meritasse tutto questo. Andai verso il bagno dei maschi e quando aprii la porta il mio sguardo cadde su una certa persona. Era appoggiato al lavandino, le lacrime rigavano le sue guance. Nel momento in cui mi vide le asciugò e si girò, guardandomi.

"Perchè mi stai seguendo?" chiese.

Deglutii. "Io non ti sto seguendo, avevo bisogno di usare il bagno e, sul serio, non avevo idea che tu fossi qui." Alzò gli occhi al cielo.

"Ammettilo, stronzo," sogghignò e mi spinse, uscendo dal bagno.

-

Harry's POV:

Cosa aveva di sbagliato questo ragazzo? E perchè mi seguiva ovunque andavo? Mi infastidiva, o forse questo era quello che volevo credere. Forse volevo pensare che lui mi infastidisse, non ne avevo proprio idea. Ero confuso, sul serio.

Aspettai che i miei occhi non fossero molto rossi e gonfi e mi incamminai verso la classe, ovviamente troppo tardi. Sospirai e bussai alla porta, aprendola lentamente.

"Scusatemi, avevo dimenticato il libro nel mio armadietto e sono dovuto tornare indietro a prenderlo" dissi a bassa voce mentre mi avviavo verso il mio posto, nel fondo della classe quando sentii Zayn ridere rumorosamente.

"Non credete ad una parola che questo frocio ha detto. Scommetto che stava piangendo, potete chiaramente vederlo. I suoi occhi sono ancora rossi e gonfi."

Seppellii il viso fra le mani. Perchè non potevo semplicemente sparire? Tutti ne sarebbero stati felici, lo sapevo. In quel momento la porta si aprì e alzai la testa. Il ragazzo di prima stava sulla soglia e gemetti internamente; che fortuna.

"Ragazzi, lui è Louis e sarà il vostro compagno di classe da ora in poi. Si è appena trasferito qui da Doncaster e mi aspetto che voi vi comportiate bene. Louis, puoi sederti lì accanto ad Harry" l'insegnante parlò e mi indicò. Tutti gli occhi prima guardavano Louis ed ora me.

Louis era il suo nome e ora lui sapeva il mio, semplicemente perfetto. Appoggiai la testa sul banco quando sentii alcuni sussurri come "povero Louis"  o "sei sicuro di aver fatto il vaccino contro la rabbia?"  mentre si avvicinava al nostro banco.

Deglutii e cercai di trattenere le lacrime che stavano sgorgando dai miei occhi, ancora una volta. Sentii Louis sedersi accanto a me. "Quindi, ci incontriamo di nuovo," disse. "Potremmo ricominciare da capo?"

"Vai a farti fottere" sibilai senza alzare lo sguardo.

"Sto solo cercando di essere carino" Louis disse ed io sospirai.

Quando avrebbe capito che io non volevo la sua attenzione o qualunque cosa lui stava provando ad offrirmi?

Echo ➸ Larry Stylinson [italian]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora