OKAY
E' PRATICAMENTE UNA FOLLIA AGGIORNARE IL LUNEDI SERA ALLE UNDICI MENO VENTI.
MA DATO CHE SONO UNA PERSONA POCO COERENTE E VISTA LA MIA BELLISSIMA (SI FA PER DIRE) IDEA DI METTERMI A TRADURRE QUESTO CAPITOLO...
ECCOMI QUI.
VOGLIO SOLO DIRVI CHE FRA UN POCHETTINO INIZIERO' UN'ALTRA TRADUZIONE (SEMPRE SE L'AUTRICE MI DIA IL CONSENSO PER FARLO) E NIENTE, SONO FELICE CHE QUESTA STORIA ABBIA COSI' TANTE LETTURE PERCHE' DAVVERO MERITA TANTO.
STO SCRIVENDO UN PO' TROPPO E IL MIO CERVELLO NON RAGIONA PIU' A CAUSA DELL'ORA, SCUSATE HAHHAH.
VI LASCIO A QUESTO NUOVISSIMO CAPITOLO :)
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[edited.]
Harry's POV:
Cosa dovevo fare? Stavo ancora guardando Louis negli occhi quando all'improvviso sentii dei passi nelle scale e mia madre sbucare solo pochi secondi dopo. Il suo viso era più pallido del solito e sapevo lei lo avesse visto.
"H-Harry, posso parlarti un minuto?" mia madre disse con voce debole, guardandomi. Annuii e scivolai dalla sedia, guardando Louis. Aveva uno sguardo compassionevole sul suo viso, come se volesse aiutarmi ma non potesse.
Deglutii ma la mia gola si seccò mentre seguivo mia madre di sopra, le mani dentro le tasche dei miei jeans.
Si fermò difronte al lavandino e il mio sguardo cadde sul rasoio e sul sangue che erano ancora là. Ancora una volta tentai di deglutire ma non mi aiutò. Mi guardai i piedi — non c'era nessun altro modo che io potessi guardare mia madre negli occhi.
"C-Cos'è questo, Harry?" le sentii dire e non ebbi bisogno di alzare lo sguardo per capire di cosa stesse parlando. Presi un respiro profondo.
"Fammi vedere le tue braccia," dopo disse, afferrando il mio braccio sinistro. I miei occhi si spalancarono ed io tirai via il braccio dalla sua presa prima che avesse il tempo di alzare la manica.
"No!" dissi tremando.
"Harry, fammi vedere il tuo braccio. Mi preoccupo per te," mia madre ribattè ed io scossi la testa, tenendo ancora le braccia lontane dalla sua presa.
"A te non importa. Se a te importasse di me non andresti in giro ogni giorno, lasciandomi da solo per così tanto tempo. A te non importa. Io lo so, tu lo sai, tutti lo sanno." Lei sussultò e mi guardò.
"Harry, lo sai che non è vero! Solo, fammi vedere le tue braccia. Se non hai nulla da nascondere non c'è niente di cui aver paura," lei disse ed io scossi la testa. Velocemente mi voltai e corsi al piano di sotto, in cucina. Non riuscii a pensare chiaramente nemmeno per un secondo che mia madre mi seguì.
"Harry, non essere così cocciuto! Fammi vedere!" Deglutii come presi posto da una parte del tavolo, mia mamma dall'altra. Louis e Jay erano seduti lì che ci fissavano. Louis sapeva esattamente cosa stesse accadendo e mi guardò con un espressione che non potei leggere, Jay sembrò essere soltanto confusa.
Guardai Louis e mia madre approfittò di quell'attimo di distrazione per afferrare il mio braccio e alzare la manica, la sentii irrigidirsi prima che potessi anche solo voltarmi. Strinsi i miei occhi, sperando di poter scomparire. Mia madre conosceva il mio segreto, l'unico che avevo nascosto per anni.
Aprii lentamente gli occhi e vidi mia madre fissare tutte le mie cicatrici e i tagli freschi di circa un'ora fa.
"P-Perchè Harry? Perchè lo fai?" alzò lo sguardo e le lacrime si stavano accumulando nei suoi occhi.
"Non lo so," dissi e lì fui di nuovo in me, mentendo a mia madre. Sapevo esattamente il motivo, solo non riuscivo a dirglielo, specialmente perchè riguardavano lei.
"Abbiamo bisogno di parlare," mia madre disse, non lasciando andare il mio braccio.
"Penso che dovremmo andare ora," sentii Jay dire e alcuni secondi dopo eravamo solo io e mia madre in cucina.
"Siediti Harry, ci vorrà un pò," mamma disse ed io mi sedetti, guardando il mio grembo.
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Louis' POV:
"Lo sapevi?" mia madre mi chiese una volta che entrammo nella nostra di cucina. Mi sedetti a tavola e la guardai.
"Sapevo cosa?"
Mia madre alzò gli occhi al cielo. "Sapevi che Harry si tagliava?"
Deglutii, annuendo lentamente e abbassai lo sguardo sul mio grembo.
Mia madre si sedette dalla parte opposta. "Avresti dovuto dirlo a qualcuno, sai che Anne ed io siamo sempre qui pronte ad ascoltarvi," lei disse.
"No, non potevo," dissi, guardando ancora in basso. "Avevo promesso ad Harry che non lo avrei detto a nessuno. Le promesse sono fatte per essere mantenute, sai?"
Mia madre sospirò. "Per quanto io rispetta il fatto che tu sia un buon amico, Louis, questa è una cosa seria. Harry si fa del male, probabilmente lotta contro qualche problema mentale. Non è come rubare un biscotto da un vassoio, non è giusto nasconderlo. Cosa accadrebbe se lui andasse troppo infondo e la facesse finita uccidendosi?" Mi irrigidii non appena mia madre menzionò il suicidio, lei sembrò notarlo.
"C'è altro che vorresti dirmi? Per favore sii onesto ora, Louis," lei disse ed io guardai verso il basso di nuovo, giocando nervosamente con le mie dita. Potevo fidarmi di lei? Ovviamente potevo, lei era mia madre. Ero solo spaventato che Harry avesse potuto finirla con me perchè non avevo mantenuto la mia promessa.
"Harry non sta bene," dissi. "Lui è depresso ed io non ho mai visto una persona così depressa prima, mamma. Ho scoperto che lui si taglia a casa sua ieri. Mi ha fatto promettere di non dirlo a nessuno. Lui viene pestato e preso di mira a scuola, quando è a casa si sente solo perchè Anne non c'è e anche sua sorella non è a casa." presi un respiro profondo. "Mi sono un pò irrigidito perchè Harry mi ha detto che alcune volte desidera di morire, che lui non ha il coraggio di uccidersi," dissi e mia madre mi guardò.
"Devi dirlo ad Anne, Louis," disse ed io annuii soltanto.
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Harry's POV:
"Spiegami questo, Harry, perchè lo fai?" Sentii gli occhi di mia madre su di me ma non riuscii a dire niente. Continuai a fissare il mio polso esposto. Non riuscivo a credere che tutto questo fosse successo. Avevo nascosto questo segreto per sei anni e in una sola settimana tutti sembravano averlo scoperto. Sapevo fosse un errore far sì che accadesse.
"Se t'importa di me, perchè esci sempre? Ho sedici anni, mamma, non sono un adulto che è in grado di rimanere solo tutto il tempo. Perchè Gemma non mi chiama? Perchè sono solo, impedito nel trovare qualcuno con cui possa parlare quando ne ho più bisogno? Entrambi abbiamo due concetti differenti su cosa sia considerare qualcuno importante," dissi mentre cercavo di nascondere le lacrime che stavano nascendo nei miei occhi.
"Hai mai dovuto passare una giornata sorridendo alle persone, a parlare come se tutto andasse bene mentre invece ti sentivi come se avessi un peso di infelicità dentro di te? Ogni giorno, per più di sette anni? Sai cosa vuol dire avere la tua mente che ti ricorda sempre che non sei abbastanza bravo, che sei grasso, brutto, che sei solo inutile e uno spreco di spazio?" presi un respiro profondo.
"Io ferisco quello che c'è fuori tentando di uccidere quella voce che c'è dentro, me lo merito. Merito ogni singola cicatrice e ogni singolo taglio presente sul mio corpo."
Alzai lo sguardo e vidi mia madre con le lacrime che le rigavano le guance. Mi abbracciò. Quello fu il momento in cui i miei singhiozzi e le mie lacrime iniziarono. Lacrime scorrevano lungo le mie guance ed io silenziosamente piansi sulla maglia di mia madre.
Lei si spostò dopo alcuni minuti. "N-Noi possiamo farcela, Harry. Noi possiamo rimediare dell'aiuto per te, per favore non dirmi che non ne hai bisogno perchè chiaramente non è così," si lasciò sfuggire un singhiozzo.
"Prenderò un appuntamento con un terapista per te, okay?" Lentamente annuii.
Questo fu il punto dove pensai che le cose fossero potute andare meglio, ma presto avrei scoperto come fossi sbagliato.
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Echo ➸ Larry Stylinson [italian]
FanfictionLe parole fanno male. Le parole ti feriscono, lasciandoti in mille pezzi. Ti feriscono come migliaia di coltelli. Harry Styles è una persona infelice, vittima di bullismo a scuola. Essere chiamato in svariati modi ed essere picchiato fanno parte de...