[edited.]
Ehiiii. Come promesso ho fatto doppio aggiornamento. Non è molto lungo perciò c'ho messo un oretta. Spero vi piaccia e che non ci siano troppi errori.
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Louis' POV:
Ero incazzato; la mia macchina si era rotta proprio mentre cercavo di parcheggiarla difronte casa mia. Fermai l'auto e un rumoroso BANG si disperse nell'aria; sapevo non fosse un buon segno.
Sbuffai e scesi dalla mia macchina, camminando verso la parte frontale di questa. Aprii il cofano e il fumo uscì immediatamente. Tossii e agitai le mani nella piccola nube che mi circondava, cercando di schiarire la mia vista ma, non ottenendo nessun miglioramento, feci qualche passo indietro. Respirai finalmente l'aria fresca prima di tossire ancora.
Ed rise e mi guardò. "Amico, il tuo viso è tutto sporco" disse con un grande sorriso sul suo viso. Risi e strofinai una mano sulla mia guancia per poi guardarla. Era praticamente nera e potevo solo immaginarmi in che condizioni era la mia faccia.
"Lo so che sono figo anche con la faccia tutta sporca" risposi ridendo. Guardai oltre le spalle di Ed e notai qualcuno fermo che fissava dall'altra parte della strada, Harry.
Che ci faceva lì? Alzai un sopracciglio e dopo sorrisi. "Ehi Harry, vieni qui" gridai per farmi sentire, sventolando una mano ma Harry scosse solamente la testa prima di andare via, le sue mani affondate nelle tasche dei suoi jeans.
"Hai visto?" chiesi, guardando Ed con un espressione confusa sul volto. Ed annuì mentre guardavamo Harry.
"Ma che cazzo?"
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Harry's POV:
Camminai lungo il marciapiede, perso nei miei pensieri. Louis riusciva a farmi provare sensazioni che non sentivo da anni e non ero sicuro di volerli provare veramente.
Infilai le mani nelle tasche dei miei jeans e mi guardai intorno, cercando di capire dove mi trovavo. C'era un supermercato dall'altra parte della strada quindi capii di aver raggiunto la città senza nemmeno accorgermene. Non venivo qui da quando avevo deciso di non uscire di casa se non era necessario perció da diverdi anni. Guardai alla mia sinistra e notai una piccola panetteria, il mio stomaco iniziò a brontolare.
Entrai nel negozio e mi guardai intorno. Era molto familiare anche perchè ci avevo passato un sacco di pomeriggi quando ero bambino; mia mamma lavorava qui prima di ottenere un posto come insegnante in una scuola media.
"Harry, oh mamma, sei cresciuto così tanto" sentii una voce esclamare e instintivamente alzai lo sguardo; la vecchia collega di mia madre mi stava sorridendo.
Sulle mie labbra apparve un piccolo sorriso. "Il tempo vola eh?" dissi e lei annuì approvando.
"Come sta Anne?" chiese dopo ed io sospirai.
"Sta bene, credo. Mia mamma è molto occupata con il suo lavoro" rimisi le mani nelle tasche dei pantaloni. "Non passa tanto tempo a casa ma penso di essermi abituato." Sorrisi falsamente ma lei sembrò osservarmi attentamente e all'improvviso spalancò gli occhi.
"Harry, cosa sono quelle sulle tue braccia?" lei chiese con un espressione inorridita stampata sul viso ed io quasi mi affogai con la mia stessa saliva. Guardai il mio braccio e notai che la manica si era alzata quando avevo infilato le mani nelle tasche, mettendo in luce alcuni tagli.
"I-Io.. Non è niente," abbassai la manica velocemente, il mio cuore batteva così forte che quasi usciva dal petto.
Lei scosse la testa, superò il bancone e prese il mio braccio. Alzò di nuovo la manica e fissò i miei tagli. "Harry, perchè ti fai questo?" chiese guardandomi con un espressione triste e scioccata.
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Louis' POV:
"Guarda, te lo avevo detto che l'avrei fatta partire" dissi quando accesi la macchina appena aggiustata con un sorriso trionfante.
"Sono impressionato, Tomlinson, ti ho sottovalutato," Ed disse prima di darmi il cinque. Scesi dalla macchina e la chiusi.
"Entriamo, sto morendo di fame e forse ho bisogno di una doccia" dissi e camminai verso casa con Ed che mi seguiva. Aprii la porta di casa ed entrai, andando in cucina.
Mia mamma si voltò con un sorriso stampato sulle sue labbra ma che svanì non appena i suoi occhi mi scrutarono dalla testa ai piedi. "Louis, cos'hai fatto!?" disse guardando i miei vestiti e la mia faccia.
"La mia macchina si é rotta e l'ho riparata" spiegai. "Comunque, lui è Ed" dopo dissi, indicando il mio amico dai capelli rossi ora accanto a me. "L'ho incontrato a scuola oggi e mi ha offerto di mostrarmi la città."
Mia madre guardò Ed e sorrise ancora. "Piacere di conoscerti. Io sono Johannah ma puoi chiamarmi Jay." dopo guardò me. "E tu, piccolo ometto, vai a fare una doccia mentre cucino qualcosa per voi, hai mezz'ora." Mia mamma ci diede le spalle e noi andammo al piano di sopra. Ed si sedette sul mio letto mentre rimediavo dei vestiti puliti. "Aspetta qui, torno subito" dissi prima di andare in bagno. Tolsi i miei vestiti, entrai nella doccia e dopo Harry invase nuovamente i miei pensieri.
Perchè se n'è andato via? Perchè non ha ricambiato il mio sorriso? Perchè sembrava così scioccato? E cosa più importante; cosa ci faceva vicino casa mia?
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Echo ➸ Larry Stylinson [italian]
FanfictionLe parole fanno male. Le parole ti feriscono, lasciandoti in mille pezzi. Ti feriscono come migliaia di coltelli. Harry Styles è una persona infelice, vittima di bullismo a scuola. Essere chiamato in svariati modi ed essere picchiato fanno parte de...