Capitolo sette. - Retaliaton.

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[edited.]

Allora, per prima cosa mi scuso per non aver aggiornato per così molti giorni ma ho avuto una settimana PIENA e non ho avuto proprio tempo per tradurre. Questo capitolo l'ho tradotto in mezz'ora e non l'ho nemmeno riletto, quindi scusate eventuali errori, come sempre. Ho notato anche che voi lettori crescete ogni giorno di più! :D Sono felicissima. Ora vi lascio alla lettura di questo capitolo. Vi voglio bene.

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Harry's POV:

Quando aprii gli occhi mi sedetti lentamente; tutto intorno a me stava ancora girando. Notai che il mio naso aveva smesso di sanguinare ed intuii automaticamente che fosse passato molto tempo. Mi alzai da terra e cominciai a camminare verso casa; sapevo di dover essere a casa prima che mia madre si accorgesse della mia assenza.

Quando arrivai, sfilai le chiavi dalla tasca e aprii la porta d'ingresso, entrando nel corridoio.

"Harry, sei tu?" mia madre chiese mentre usciva dalla cucina prima ancora di finire la frase. "Dove sei stato? Mi sono preoccupata così tanto!"

Mi abbracciò mentre io facevo del mio meglio per non alzare lo sguardo. "Ero fuori... con... amici," mentii anche se sapevo fosse una pessima bugia. "Per favore scusami, ho bisogno di usare il bagno, lo terrò occupato per mezz'ora."

Corsi su per le scale e mi chiusi in bagno; mi appoggiai contro la porta e scivolai contro di essa finchè non mi ritrovai seduto sul pavimento. Mi coprii il viso con le mani.

Era stata una giornata di merda sin dall'inizio -tutto il mio corpo era dolorante, proprio come la mia anima.

Sbuffai e mi avvicinai al lavandino; guardai il riflesso nello specchio che mi trovavo davanti: ero orribile. Le mie labbra erano gonfie, come il mio occhio sinistro, mentre il mio naso era ricoperto da sangue ormai secco. Mentre con un panno ripulivo il mio viso, il mio sguardo cadde sul lavandino.

Due dei rasoi di mia madre giacevano lì, sembrava stessero ridendo di me. Mia madre non li aveva mai nascosti, beh, perchè avrebbe dovuto? Non poteva sapere che suo figlio tagliava la sua pelle. Presi uno dei due rasoi con le mani tremanti e tirai fuori la lama (grazie ad anni di esperienza di cui non ero esattamente orgoglioso).

Non mi tagliavo da un pò ma sarebbe stato così brutto riprovarci? Molto probabilmente. Ma in quel momento non poteva importarmene di meno -e prima che me ne rendessi conto strinsi la mascella e la lama scivolò sul mio avambraccio. Guardai il taglio, il sangue usciva dalla ferita fresca, lentamente, scivolando lungo il braccio fino a gocciolare sul lavandino.

Aggiunsi altri due tagli -perchè non riuscivo a fermarmi. Solo dopo ci riuscii, prima di coprire tutto il mio braccio di altri tagli, e gettai via la lama. Mi ripulii il braccio dal sangue prima di andare in camera e indossare vestiti puliti.

Non riuscivo a credere di essermi tagliato di nuovo. E non riuscivo nemmeno a credere che fosse così bello.

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Louis's POV:

La mattina successiva entrai nei corridoi, non esattamente di buon umore, e mi avviai verso il mio armadietto. Aprii l'anta e presi tutto ciò di cui avevo bisogno. Li misi nello zaino e sbattei l'anta.

Mi voltai e notai una persona familiare entrare nel corridoio a testa bassa. Mi guardai intorno e notai che nè Zayn nè i suoi amici erano qui, quindi camminai verso di lui.

"Ehi Harry, come stai?" gli chiesi con un sorriso stampato sul viso ma quando Harry alzò lo sguardo rimasi senza fiato. Il suo volto era orribile, non brutto, pieno di lividi -questo quasi mi spezzò il cuore perchè immediatamente capii cosa fosse successo.

Echo ➸ Larry Stylinson [italian]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora