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# flashback #

Kate POV

Londra 1999, sono la figlia di Jane Darling e mia nonna, la unica e sola Wendy, mi racconta sempre di Peter Pan e dell'Isola Che non c'è. Sono sempre affascinata da quelle storie anche se ho 20 anni ma come dice sempre la nonna "La tua età è relativa, non si cresce basandosi solo su un numero"
Ha completamente ragione. Ogni notte dormo con la finestra leggermente aperta nel caso una certa persona mi faccia visita. No non intendo il mio fidanzato Charlie, intendo lui...colui di cui raccontano sempre la nonna e la mamma. Proprio lui. Peter Pan. Spero sempre che mi porti sull'isola con lui anche perché ci ha portato due femmine Darling per due generazioni di seguito e mi sembrerebbe strano se ne saltasse una.
Comunque non mi sono mai scoraggiata. Infatti una notte, quella fatidica notte, mi addormentai stanca dopo il ballo di fine anno e il mattino dopo ero sdraiata sull'erba di una radura.
"Finalmente il mio nuovo giocattolino si è svegliato" disse una voce alle mie spalle. Mi girai di scatto e lo vidi, in tutta la sua bellezza, appoggiato ad un'albero.
"Peter?" domandai.
"Cominciamo male ragazzina. Qui tutti mi chiamano Pan quindi vedi di farlo anche tu. Andiamo alzati ti porto dagli sperduti"
Ma chi era lui, non di certo il Peter di cui mi raccontavano la nonna e la mamma. Lui era crudele
"Si beh vedi sciocca ragazzina le persone cambiano"
Ma come ha fatto?
"Non ci sei arrivata? Leggo nella mente quindi non puoi mentirmi o nascondere nulla" disse prima di tirarmi malamente per un braccio verso di lui e prendermi a sacco di patate per poi prendere il volo verso l'accampamento. Una volta arrivati mi fece cadere a terra di culo provocandomi del dolore.
"Aia, hey ma che problemi hai?" non avrei mai dovuto alzare il tono di voce con lui perché neanche un minuto dopo me lo ritrovai davanti arrabbiato.
"Qui ci sono delle regole, rispettale o sarai punita" disse minaccioso.
"Come faccio a sapere delle regole che mando conosco e poi chi saresti tu per darmi delle regole?"
In un nanosecondo mi ritrovai senza più aria nei polmoni e il mio cuore nelle mani de quel demone.
"Punto primo" cominciò a parlare stringendo un po' il mio cuore "io sono Peter Pan, colui che controlla tutto su quest'isola e punto secondo" disse stringendo sempre di più il cuore facendomi cadere in ginocchio dal dolore "tu sei mia ora, non puoi scappare. Ti userò e quando non mi servirai più ti getterò via hai capito?" finì abbassandosi per vedermi bene in faccia. Annuii debolmente, per fortuna mi ridiede indietro il cuore e, così, l'aria rientrò nei miei polmoni.
Poi si voltò e prima di andarsene mi lanciò uno sguardo divertito e disse "Benvenuta sull'isola Kate"
Lo vidi volare via lasciandomi lì. Decisi di farmi un giro alla scoperta dell'isola e così andai verso la spiaggia. Arrivai e vidi, non poco lontano da me, una nave pirata.
< Se Pan è così diverso dai racconti della nonna chissà come sono i pirati > mi domandai avvicinandomi alla Jolly Roger.
"Ferma dove sei. Brava così. Ora girati lentamente" mi ordinò una voce gentile.
Obbedii. Mi girai e vidi Capitan Uncino. Aveva uno sguardo confuso e mi puntava la sua spada contro.
"Chi siete?" chiese con voce quasi dolce.
"Sono Kate, Kate Darling capitano"
"Quindi mi conoscete, come è la prima volta che vi vedo"
"Vi conosco perché sono la nipote di Wendy e la figlia di Jane e poi Peter ehm, volevo dire Pan mi ha portata da poco qui sull'isola"
Lo vidi ritirare la spada e lo osservai meglio. Era davvero un bell'uomo, occhi blu come il mare, capello castano scuro tendente al nero, aveva un po' di barba e un corpo perfetto. Fu amore a prima vista.

Uncino POV

Kate Darling, un bel nome per una bella ragazza. Capelli castano-rossaccio, occhi marroni, carnagione chiara e un corpo invidiabile. Ebbi come un colpo di fulmine e mi innamorai di questa ragazza.
"Come mai Pan vi ha portato sull'isola?"
"Sinceramente non lo so. Ha detto solo che sarò il suo giocattolo e la cosa non mi aggrada granchè" mi disse un po' spaventata. Ormai conoscevo Pan da quasi 1000 anni e sapevo cosa gli era capitato negli ultimi 50 anni. Faceva bene ad aver paura di lui.
"Kate ti prometto che ti proteggerò in un modo o nell'altro, è una promessa" cercai di rassicurarla. Così la condussi sulla Jolly Roger e spiegai tutto alla mia fedele ciurma che acconsentì di proteggerla. Passarono dei giorni e del demone nessuna traccia. Io e Kate legammo sempre di più e non sapevo se era un bene o un male. I giorni passavano e lei imparava a maneggiare con la spada, ormai era diventata brava. Ogni giorno, ogni ora, ogni minuto, ogni secondo il nostro amore cresceva finchè una notte successe. Io e Kate ci baciammo e poi si sa, un bacio tira l'altro e finimmo a letto a fare l'amore.
"Buongiorno" mi disse la mia bellissima Kate al mattino.
"Giorno" le risposi con la voce impastata dal sonno e solo dopo mi accorsi che mi aveva portato la colazione a letto. La baciai prima di cominciare a mangiare, condividendo con lei il tutto. Alla fine, però, corse in bagno e la sentii vomitare.
"Ma che...è impossibile Killian"
"Cosa, che succede?"
"Non può essere. Killian...credo di essere incinta"
"COSA? Ma Kate è troppo presto per capirlo"
Ad interrompere quel momento furono delle voci, più che altro urli, venire da fuori. Ci guardammo e dicemmo "Pan" tutti e due nello stesso momento. In fretta ci vestimmo, prendemmo le armi e uscimmo.
"Bene bene guarda chi abbiamo qui, Uncino e Kate. Vi siete divertiti stanotte eh? Ahahaah"
Eravamo circondati, la mia ciurma era raggruppata e legata ad un lato della nave.
"Sono giorni che vi osservo sapete ma volevo...beh non vi svelerò nulla. Sperduti ritirata" disse infine con un ghigno, ma che vuole. Quel giorno lo passammo tutti in allerta, pronti a fronteggiare una qualsiasi attacco. Quella sera Kate andò a letto presto mentre io e il resto della ciurma stavamo ancora in allerta. Inutile dire che ci addormentammo tutti e, al mattino, Kate era scomparsa. Al suo posto cerano due bigliettini, uno da parte sua e uno da parte di Pan. Lo sapevo, non l'avrei mai più rivista.

Peter POV

Ho passato queste giornate osservandola ed aspettando un loro passo falso che avvenne nella notte dove sancirono il loro amore andando a letto. Che sdolcinati, da diabete bleah. Ovviamente non è lei la ragazza della profezia, quindi non mi serve più a nulla e deve andarsene da qui sa troppo. Organizzai un finto attacco e poi la rapii nella notte per riportarla a Londra. Cera qualcosa di diverso in lei però, lo sentivo.
< Vabbè non è importante > pensai mentre la lasciavo nel suo letto. Mi appostai sul tetto in attesa che si svegliasse e quando lo fece la sentii piangere, venire sul balcone, guardarmi ed urlare "TI ODIO PETER PAN, SEI UN MOSTRO. NON TORNARE MAI PIÙ QUI"
"Ahahaha è stato un piacere anche per me Kate" dissi prima di volare sull'isola.

# fine flashback #

Dinasty POV

Killian finì di raccontarmi quello che era successo. Non ci potevo credere che la mamma mi avesse mentito per 17 anni su chi fosse veramente mio padre. Guardai Killian che disse "Questa è tutta la verità"
Mi alzai ed uscii dalla sua cabina.

Ecco lo spazio dell'autrice rompipalle ;)

Capitolo delle rivelazioni segrete e shoccanti lo sono.
Non so quando pubblicherò un prossimo capitolo, credo che lo farò una volta finita la scuola perché sono veramente piena di verifiche del cazzo (si sono poco family friendly) <3

Elena

Noi //Peter Pan//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora