Dinasty POV
#mattino#
Mi svegliai riposata come non mai. Era da una settimana che non dormivo così bene. Cercai Peter con lo sguardo. Eccolo lì, addormentato di fianco a me, abbracciandomi come un orsetto di peluche. Mi rattristai giusto un minuto pensando a James che era solo soletto a Londra. Certo aveva la nonna ed i nostri genitori, ma io e lui eravamo inseparabili. Poi si sa che il bene che vuole una sorella al fratellino è paragonabile all'amore che prova una madre verso il proprio figlio.
"Ha che cosa pensi?" disse Peter, che si era svegliato, con la voce impastata dal sonno.
"Oh buongiorno. Pensavo solo a James, il mio fratellino. Secondo te gli manco?"
"Certo che si, ma che domande sono cavoli. Mancherai sicuramente a tutti" finì la frase rattristandosi e guardando in basso "Forse dovrei riportarti a Londra" continuò più sottovoce.
"NO. Non voglio. Se tu mi riporti indietro lo sai che cosa ti accadrebbe e poi" mi interruppi guardando le sue iridi verdi dove intravidi una scintilla.
"E poi" mi incoraggiò lui fissando i miei occhi blu oceano.
"E poi non voglio lasciarti perché ti amo Peter" gli dissi accoccolandomi a lui che mi strinse forte in un suo abbraccio.
"Anche io ti amo e voglio che tu sia felice"
Rimanemmo a letto per un tempo che sembrò infinito e che mi fece pensare. Nessuno dei due aveva mai detto all' altro < ti amo > e fu strano per me dirlo per prima. Ma fu anche magicamente bello e liberatorio, era ormai da un mese che lo vedevo in modo diverso, con occhi diversi.
Alla fine fu Peter a staccarsi per primo "Shh, fai silenzio. Ho sentito un rumore qui fuori" sussurrò alzandosi e rimettendosi i suoi pantaloni che aveva magicamente portato nella casetta.
"Sei sicuro? Io non ho sentito nulla" gli sussurrai in risposta.
"Si. Ora non muoverti da lì e rimani in silenzio. Io esco dalla finestra e vado a vedere che succede" sussurrò prima di uscire da quella finestrella esattamente dietro al letto.
Rimasi ferma immobile, con il cuore che batteva a mille. Speravo che chiunque fosse là fuori non si accorgesse della casetta.
"Ok Dinasty calma. Se c'è qualcuno Peter te lo verrà a dire e farai come lui. Scapperai da quella finestrella dietro di te" tentai di rassicurarmi con il pensiero. Vero, Peter non mi avrebbe lasciata lì da sola e indifesa. Tesi l'orecchio cercando di ascoltare ed effettivamente sentii qualcuno, l'unica persona che non avrei voluto mai più incontrare.
"Muovetevi marmaglia. Dobbiamo cercarla, dobbiamo salvarla prima che cada nel tranello del demone e lo salvi" era proprio Uncino e la sua ciurma.Uncino POV
Spiaggia. Mare. Vento. Conchiglie.
Sarebbero perfette queste parole per descrivere quello che vedo qui alla riva dell'Isola che Non C'è, ma la preoccupazione mi tiene in ostaggio. Non sono tranquillo. Ho saputo che Pan si sta indebolendo e che Dinasty è l'unica che può salvarlo. Gli indiani dicono che il demone si è innamorato della ragazza ma non ci credo molto, insomma non ha un cuore. Alcune sentinelle hanno tenuto d'occhio gli sperduti di Pan e nessuno lo ha visto. Nessuno sull'isola lo vede da giorni e non si vede neanche la ragazza. Sono un po' preoccupato a dir la verità, sto setacciando l'isola con la mia ciurma cercandola. Niente, ancora nessun segno.
Avevamo controllato parte delle foreste e radure dell'isola senza ottenere nessun risultato e coì cominciammo a guardare sulla spiaggia. Niente di tutto questo aveva un senso ben preciso, logico.
"Capitano, ma cosa cerchiamo esattamente?"
"Un segno" risposi più serio che mai senza degnare di uno sguardo il pirata che aveva parlato. "Voi continuate a obbedirmi senza battere ciglio. Sapete che la ragazza è l'unica che può salvarlo, ecco noi dobbiamo salvare lei prima che sia troppo tardi. Mi sono spiegato?" Non rispose nessuno. Annuirono solamente. "Bene, allora continuate a cercare"
< Dove sei Dinasty? Chissà che inferno stai passando > pensai cercando un segno, un qualcosa che mi conducesse a lei dappertutto.
"Allora CaPiTaNo, state facendo una bella passeggiata?" parò il demone alle mie spalle.
"So che sei debole Pan per cui te lo chiederò una volta sola: Dov'è lei?"
"Chi? La MIA ragazza? Non credo ti debba interessare questa cosa Uncino"Dinasty POV
Non rimasi assolutamente lì ferma in balia dell'ansia. Decisi così di rivestirmi molto lentamente, facendo attenzione a non fare nessun rumore.
"Allora CaPiTaNo, state facendo una bella passeggiata?"
< Peter. Peter è tornato per me > pensai quando sentii quelle parole e instintivamente sorrisi come una bambina di 5 anni la mattina di Natale.
"So che sei debole Pan per cui te lo chiederò una volta sola: Dov'è lei?" chiese Uncino.
"Chi? La MIA ragazza? Non credo ti debba interessare questa cosa Uncino"
< La sua ragazza!!!! AAAAAAAAAAAAAAAAA > urlai nella mia mente sorridendo ancora di più sembrando un'ebete. Ritornai alla realtà quando Uncino urlò: "MI INTERESSA ECCOME BRUTTO DEMONE. E' A TE CHE NON INTERESSA, TU LA USI SOLTANTO, TU VUOI SOLO IL SUO CUORE"
"No no no Uncino, è qui che ti sbagli. Il suo cuore ce l'ho già"
< Aspetta, cosa??? > mille pensieri. Impossibile, lo sento è qui che batte nel mio petto.
"...e lei ha il mio percui sparisci Uncino o te la vedrai con me e gli sperduti" finì la frase Peter. Non ebbi tempo di assimilare quelle parole che un picchiettio mi fece girare di scatto. Alla finestrella cerano due sperduti che mi fecero cenno di uscire. E così feci, riuscii ad uscire da quella mini-finestra.
"Perfetto. Ora vai con Luis al campo, ordini di Peter" disse quello che sembrava il più grande dei due.
"Beh si sa che gli ordini sono fatti per essere trasgrediti" dissi ironica: "No seriamente non me ne vado lasciandovi a combattere da soli con quei pirati. Tornaci tu al campo" finii di parlare impugnando la mia fedele spada. Nessuno dei ragazzi mi contraddì.
"Ok allora qual è il piano?" chiesi.Peter POV
Spero di essere riuscito a distrarre Uncino e la sua ciurma il tempo necessario a fare uscire e scappare Dinasty.
"D'accordo Pan, non mi dici dove si trova benissimo ti ucciderò insieme al tuo piccolo esercito e poi la troverò da solo" disse il pirata prima di sfoderare la spada e slanciarsi contro di me puntandomela al petto. Presi velocemente il mio coltellino pronto a difendermi ma qualcosa, anzi, qualcuno mi si parò davanti proteggendomi.Spazio autrice, si la solita rompi palle
Buonsalve lettori/lettrici,
adoro lasciarvi delle piccole suspace. Comunque in questo capitolo c'è una frase presa da un film Marvel, riuscite ad individuarla?Bene ho detto tutto,
va saluto
Elena
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Noi //Peter Pan//
RomantizmQuesta storia è ambientata a Londra nel ventunesimo secolo. Ormai i bambini sono presi dai giochi sui telefonini dei loro genitori, non ascoltano più le storie e non credono più nei personaggi immaginari. Stando sui telefonini e davanti alla televi...