Dinasty POV

Ho perso il conto dei giorni e Peter stava sempre peggio. Dovevo assolutamente trovare una soluzione. Non potevo perderlo, proprio no!
In gran segreto chiesi a Trilli se sapesse qualcosa in più e lei accennò ad una grotta con una clessidra, ma non aggiunse altro. Chiesi a Felix ed a ogni sperduto del campo di questa clessidra, ma nessuno sapeva dove fosse e a cosa servisse. Mi ridussi, infine, a chiedere a Peter.

D: Peter...
P: Tutto bene? Sembri preoccupata.
D: Mi hai detto tutto tutto tutto della profezia a te legata?
P: Emh...si ma certo... perché non avrei dovuto?! ( disse palesemente in difficoltà)
D: Perché ho scoperto che c'è una clessidra, ma non so né a cosa serve né dov'è. Se è collegata alla profezia voglio, DEVO saperlo!

Impallidì all'istante ma non rispose. Si limitò ad avviarsi verso la porta e mi disse di seguirlo. In quel periodo era raro vedere Peter in giro, molti sperduti sgranarono gli occhi, altri avrebbero voluto parlargli ma lui gli passò davanti senza guardarli. Mi stava davvero conducendo alla clessidra?
Fu una camminata lenta ed in silenzio fino a quando non arrivammo davanti ad una spiaggia. Non molto lontano dalla riva si vedeva un teschio.

P: Quella è l'Isola del Teschio. All'interno c'è la clessidra collegatami con la profezia. Vieni, te la mostro.

Mi porse la mano. Aveva lo sguardo spento e gli occhi vitrei che mi fecero venire i brividi ma con coraggio gli presi la mano. Lui mi tirò a sé, mi prese in braccio e volammo verso il teschio. Quando atterrammo barcollò per un instante per poi riprendere l'equilibrio. Restai per un momento allibita dalla grandezza di quel teschio, non mi accorsi neppure che Peter si era incamminato, infatti tornò indietro, mi prese per mano e mi condusse alla clessidra. Entrammo in una caverna con al centro questa enorme clessidra di vetro con al suo interno della sabbia che sembrava oro. La sabbia cadeva lentamente, granello per granello, che provocava una polverina. Notai che rimaneva poca sabbia nella parte superiore.

P: Questa clessidra segna il tempo che passa, il tempo che mi rimane. La sabbia all'interno è polvere magica ed è qui che vengono le fate per rifornirsi. Per salvarmi è qui che dovresti donarmi il cuore o il tuo vero amore
D: Perché non me lo hai detto allora? Se posso salvarti solo qui perché, perché non dirmelo prima?
P: Perché con la magia c'è sempre un prezzo da pagare e...
D: E tu sai qual'é quello che pagherei io per salvarti e volevi proteggermi da questo, ho ragione?
P: In parte si. Se mi donassi il tuo cuore io vivrei eternamente ma tu moriresti, ma se mi donassi il vero amore...beh...diventeresti come me!

Diventare come lui? Potente, magica, eterna e "Regina" dell'isola...che altro voleva di più!

D: Di cosa hai paura allora?
P: Non hai capito? Io sono stato corrotto da tutto questo(disse indicando la grotta piena d'oro e la clessidra) e NON VOGLIO CHE SUCCEDA ANCHE A TE
D: MA NON SUCCEDERA' NE SONO CERTA!
P:COME FAI A SAPERLO? COME FAI AD ESSERNE TANTO SICURA?
D: PERCHÉ TU MI AIUTERAI!
P: ...
D: Non affronterò da sola tutto questo. Mi aiuterai tu a controllare la magia. Mi insegnerai e staremo insieme per sempre, non è questo che vuoi? Non saresti contento?
( dissi avvicinandomi a lui, prendendolo per mano e accarezzandogli una guancia)
P: Beh si ma...
D: Nessun ma Peter. Ho già dato prova molte volte del mio amore e tu hai fatto lo stesso. Lo senti
(gli dissi appoggiando una sua mano sul mio cuore)
...batte per te

Voleva controbattere ma gli lasciai la sua mano sul mio cuore e lo baciai. Lo baciai delicatamente. Gli sussurrai un "ti amo" sulle labbra. Mi strinse più forte a se e continuò il bacio. Una luce dorata ed accecante ci avvolse. Tentai di capere che cosa stesse succedendo a non riuscii ad aprire gli occhi. Tutt'intorno a noi prese a vorticare. Si sentì uno squarcio e un tintinnio di pezzi di vetro che cadevano. La clessidra si era rotta e la polvere fatata uscita ci avvolse come un tornado. Venni separata da Peter ed inghiottita dalla magia. Vidi un colore nitido. Lilla. Fasci di luce lilla vorticavano assieme alla polvere magica che stava pian piano prendendo lo stesso colore. Mi sentii avvolta. Piano piano la magia si insinuò in me in maniera brusca che fece male. Sentii come se la polvere mi tagliasse ogni volta che mi passava accanto, tentando di insinuarsi sottopelle. In quel momento ricordi nascosti, sigillati in posti remoti nel mio subconscio, uscirono e vidi immagini di una bambina che giocava sulle rive dell'isola. Quella bambina ero io! Alle mie spalle due figure si stagliavano. Riconobbi Uncino e, con grande sorpresa, mia madre!
Tutto quello più il continuo vorticare mi scombussolò parecchio, così chiusi gli occhi. In un secondo mi ritrovai a terra di fianco ad un Peter svenuto, la sua clessidra era intatta ed ce n'era un'altra al suo fianco anch'essa senza una crepa. Tentai un minimo movimento ma mi colse un improvviso giramento e svenni.

spazio autrice

mi odiate per farvi aspettare sempre così tanto? SI
credevate che la storia fosse finita? Boh, I mean non sono nella vostra testa
la storia continuerà? Si ma lentamente, molto lentamente. Al momento ho poche idee ed un INFINITA'
di verifiche che sembra di stare a Maggio quando devono dare tutt'insieme gli ultimi voti.
Bacissimi

Elena


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