Cap. 5

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Pov.Izuku

Mi svegliai a causa di un raggio di sole che filtrava dalla finestra. I ricordi della sera prima si impressero nella mia mente come fotografie, non avrei voluto lo scoprissero, molte sirene e tritoni, stanchi della vita sott' acqua si rifugiano sulla terra ferma e se questo si venisse a scoprire sarebbe pericoloso. Scansai la coperta rendendomi conto di non essere più legato ai piedi del letto; Così mi alzai dopo aver constatato che a terra non fosse bagnato, ma caddi rovinosamente a terra sbattendo le ginocchia: Che bel modo di iniziare la giornata. Gattonai fino alla porta e una volta uscito vidi tutti indaffarati a fare qualcosa; Non potendo andare chissà dove mi sedetti lì accanto a guardare il mare. Non so per quanto tempo rimasi lì, ma dopo un pò sentì qualcuno chiamarmi da dietro, spaventato mi voltai: Era Kirishima. Cominciammo a parlare del più e del meno, ad esempio della differenza tra nostri due mondi; Imparai molte cose sugli umani, come: Le tradizioni, i quirk, il modo di vestire, Kiri mi ha anche chiesto come nascessero i bambini del nostro mondo e risposi alle sue domande non entrando troppo nel dettaglio. A quanto pare il metodo era molto differente, perchè molti curiosi si fermarono ad ascoltare restando affascinati; Era abbastanza imbarazzante essere sempre al centro dell' attenzione, soprattutto con 2 ragazzi, che scoprì essere Mineta e Kaminari, che facevano domande strane di cui la maggior parte non capivo. So solo che dopo quelle domande delle ragazze li picchiavano, non vorrei essere al loro posto. Imparai tutti i loro nomi, ma non dissi il mio, nessuno me lo aveva chiesto e forse era meglio così. Dopo qualche ora io e Kiri, ormai rimasti soli, venimmo interroti da Bakugo <Ohi Capelli di merda, perchè batti la fiacca?> Kirishima saltò sul posto<Scusa Bakubro, torno a lavoro!>Detto questo sparì sotto una botola. Mi sentivo a disagio quando ero solo con lui, non so perchè ma ero attratto dai suoi occhi rosso cremisi <Devo mostrarti una cosa quindi non mordermi> Mi prese a sposa e ci dirigemmo verso il suo ufficio, scesa la botola oltrepassammo tutte le stanze (Passando pericolosamente vicino alla cucina, da dove proveniva odore di fritto. Per fortuna le sirene non mangiano molto e possono restare a digiuno per mesi e in ottima forma, pultroppo sono molto sicuro per gli umani non sia così.) Arrivati nello studio il biondo mi posò su una sedia, e lui si sedette sulla scrivania. Restammo in silenzio per alcuni minuti credo e mi persi a guardare la stanza: Era grande e piena di mappe, sulla scrivania era pieno di fogli e sulle mappe c' erano luoghi segnati con delle X, riconobbi lo scoglio dove mi avevano catturato. Mi persi ad orrervare un inquietante teschio sulla scrivania finchè la porta non si spalancò e ne entrò Todoroki con 2 bastoni. Spaventato, pensando volessero picchiarmi saltai sul posto e mi rannicchiai sulla sedia stringendo gli occhi, tremante. Mi ripresi quanto due forti braccia mi sollevarono dalle ascelle e mi aiutarono a stare in piedi; Era Bakugo, per non perdere l' equilibrio mi strinsi a lui. Era una bella senzazione, si stava caldi e mi sentivo protetto,era molto comodo. Poi mi aiutò a voltarmi e Todoroki mi fece vedere i due bastoni < Non vogliamo farti male, queste si chiamano stampelle. Le ha fatte Momo e servono per aiutarti a camminare finchè non ci sarai riuscito da solo.> Incuriosito allungai una mano ma Todoroki la ritrasse, così mi ritirai indietro sul petto di Bakugo.<Se vuoi le stampelle devi dirci il tuo nome> Era una richiesta semplice, erano un regalo per me, voleva solo conoscermi e smettermi di chiamarmi Deku. Abbassai lo sguardo imbarazzato, stringendomi la camicia all' altezza del cuore e parlai così piano che quasi ne uscì un sussurro<I-Izuku...Izuku Midoriya>. Era la prima volta che lo dicevo,alzai lo sguardo e lo vidi sorridere; Aveva un sorriso bellissimo,anche Bakugo sorrideva. Mi porsero le stampelle e le presi esitanti, volevo davvero provare a camminare ma non sapevo se mi avrebbero retto; Andati in panico appena il biondo mi lasciò le spalle. Iniziai a tremare guardandoli incerti,ma stavo in piedi quindi funzionavano, in teoria? Provai a camminare reggendomi sulle stampelle e ci riuscì, alzai gli occhi sorpreso e vidi i due ragazzo sorridermi. Arrossì leggermente e sorrisi. Cominciai a fare avanti e indietro nella stanza e Bakugo scoppiò a ridere dicendo che ero troppo eccitato per una cavolata del genere. A interrompere il momento fu il bussare alla porta, da cui entrò una ragazza dai capelli neri,Momo Yaoyuruzu. Spiegò ai due ragazzi che stavano per salpare i quali la ringraziarono, la ragazza sorrise e prima di uscire mi guardò male. Era da prima che mi guardava male, anche mentre parlava del suo mondo con Kiri e non capivo il perchè, non ci avevo neanche parlato. Comunque lasciai correre e chiesi ai due ragazzi cosa volesse dire "salpare", Bakugo non si mostrò molto collaborativo<Sei proprio inutile Deku, non sai nulla>,la risposta che cercavo arrivò da Todoroki<Vuol dire che stiamo per arrivare sulla terra ferma.> Entrai in panico iniziando a tremare, avevo sentito molte storie riguardanti il mercato nero. Molti avrebbero voluto una sirena da mangiare, perchè si diceva in giro facesse ringiovanire,cosa non vera. Iniziai a urlare di non voler salpare pregandoli di non venderlo al mercato nero, tremò così tanto che si sbilanciò e se non fosse stato per i riflessi di Bakugo sarebbe caduto in avanti. <Smettila di frignare Deku o ti ci porto veramente al mercato nero!> Smisi subito di parlare portandomi le mani alla bocca. Todoroki rimproverò Bakugo e mi rassicurò che non mi avrebbero fatto nulla. Era la stessa cosa che gli diceva Iida dopo che Izuku lo faceva arrabbiare,non sapeva se fidarsi o meno. Mi strinsi alla maglia di Bakugo finchè Todoroki non raccolse le mie stampelle e me le porse; Le presi con fatica, appena in tempo per sentire una campanella suonare: Era il segnale, erano arrivati al porto. La ciurma chiese una ricompensa per avermi catturato, se non ci fosse stato Todoroki non avrebbero ottenuto un giorno di riposo per visitare il luogo. Scendemmo dalla nave, su cui era rimasto solo Tokoyami e andammo in giro per la città. Era grande e piena di umani vestiti bene; Io, che avevo solo una larga camicia, dei pantaloncini neri corti che ci sparivano sotto, i piedi scalzi e delle stampelle, sentivo tutti gli sguardi su di me. La maggior parte dei ragazzi rideva, ma una volta che i loro sguardi si posavano su Todoroki o Bakugo diventavano spaventati o affascinati. Izuku notò una ragazza in particolare guardare i due ragazzi affascinata: Aveva dei bellissimi capelli castano\arancio, lunghi e mossi dal vento, aveva gli occhi marroni ed era formosa e non troppo alta(Camie Utsushimi). Sentì un senso di vuoto opprimente nel petto, avrei davvero desiderato smettesse di guardarli così insistentemente. Poi i suoi occhi si scontrarono con i miei e mi fermai di colpo, come ipnotizzato, la ragazza aveva uno sguardo scioccato e confuso. Alcuni secondi dopo sentii un braccio intorno alla spalla e uno alla vita: Todoroki e Bakugo; Guardarono male la ragazza che, come risvegliata di colpo, se ne andò sparendo tra la folla. Entrambi mi lasciarono arrossendo<La conoscevi?>Chiese Todoroki, negai con la testa e sembrò che i ragazzi si resero conto che non fossi mai stato sulla terra. Ripresero a camminare poco dopo, finchè non si allontanarono dalle strade principali, arrivando a una meno meno trafficata. Lì le case erano più basse e rovinate delle prime che si trovavano in piazza, era anche più brutto e inquietante; nonostante questo si fermarono di fronte a una vetrina di un negozio ed entrarono. Entrambi sembravano conoscere la commessa e chiesero alcuni vestiti larghi per me, ero sorpreso; cosi mi fecero provare alcuni vestiti, li presero tutti specialmente un vestito da pirata che secondo loro mi stava bene. Era composto da una giacca e pantalone neri, una maglia verde,una cintura rossa abbinata ad una bandana e degli stivaletti neri. Faceva abbastanza caldo e le scarpe, non essendo abituato erano abbastanza scomode, ma non dissi nulla e uscimmo; Non capì perchè non pagarono ma la ragazza disse che "offriva la casa" quindi pensai andasse bene. Una volta usciti ci separammo, Bakugo entrò in un negozio d' armi, io e Todoroki ci fermammo in fondo alla strada nascosti dietro un muro. <Todoroki,che succede?>chiesi,lui mi rispose sbirciando da dietro il muro<Bakugo è andato a prendere delle armi e delle catene nuove, tu preparati tra poco dovremmo correre.> Non capì cosa intendesse, quando stavo per chiedere spiegazioni si sentì un' esplosione vicinissima. Todoroki sorrise e mi prese sulla spalla iniziando a correre, cercai di tenermi strette le stampelle, poi vidi Bakugo con in mano delle buste che ci raggiungeva e dietro di lui un uomo che urlava qualcosa di incomprensibile e agitava il pugno. Poteva essere un saluto umano? Ressi le stampelle con una mano e agitai il pugno anche io verso di lui,smise di salutare;sentì Bakugo ridere dietro di me. Arrivati in un piccolo vicolo Todoroki mi lasciò a terra e controllarono i loro acquisti, questione di minuti e poi soddisfatti, tornammo alla nave. Una volta tornati i due ragazzi dovevano vedere delle cose sulle mappe, così io rimasi con Kirishima, Mina e Kaminari. Erano dei ragazzi simpatici, in qualche ora mi hanno insegnato a camminare senza stampelle,anche se non sono eccezzionale e a volte barcollo leggermente, mi hanno anche detto che ci fermeremo al porto per qualche giorno e tenuto compagnia. All' ora di pranzo finì anche per raccontargli la mia giornata, fu così che ridendo mi dissero che non era un saluto quello dell' uomo, ma Bakugo aveva rubato e fatto esplodere tutto grazie al suo quirk. Ero scioccatto e imbarazzato,forse era per questo che Bakugo rise di me appena salutai il signore;Mi decisi a dirglielo.Reggendomi ai muri superai i corridoi arrivando nel loro ufficio, bussai ed entrai urlando <Kacchan!> I due si guardarono confusi <Kacchan?> Dissero all' unisono, abbassai lo sguardo imbarazzato, la porta si chiuse dietro di me< Beh...lui mi ha soprannominato Deku,quindi anche io gli ho dato un soprannome...> Arrossì ancora di più. I due sorrisero <Va bene, comunque cosa volevi Midoriya?> Mi piaceva quando Todoroki pronunciava il mio nome, la sua voce mi faceva impazzire. Gli dissi che sapevo avessero rubato e i due risero<Guarda che siamo pirati, per noi è normale rubare stupido nerd> Alzai la testa confuso, come poteva essere normale? Nel senso, gli umani lo sapevano e facevano così? Iniziai a riflettere ad al voce, era un' abitudine che avevo di solito per pensare. Venni interrotto da Todoroki che mi invitò a vedere le cartine con loro, accettai,ero molto interessato al mondo umano; Stavano organizzando un percorso per evitare le altre navi e arrivare ad un' isola senza combattere, li aiutai a trovare una via più stretta da cui passare per non essere visti,erano sorpresi sapessi i piani militari ma mia madre me li aveva insegnati per essere un bravo re. Rivedendo il piano continuavo a togliere le scarpe con i talloni e spostare la bandana per il caldo, Todoroki se ne accorse<Hey Midoriya,ho notato che hai caldo e probabilmente le scarpe ti danno fastidio,perchè non ti cambi?Ti abbiamo preso vestiti più larghi proprio perchè non sei abituato> Sorrisi e lo ringraziai, ero contento se ne fosse accorto da solo. Presi dei vestiti larghi e mi andai a cambiare mentre loro finivano di segnare i punti sulla mappa; indossai una maglia bianca e dei pantaloni chiamati "jeans" lunghi fin sopra al ginocchio, lasciai i piedi scalzi,leggermente arrossati e mi guardai allo specchio. Da quando ero fuori dall' acqua la mia pelle chiara si era abbronzata leggermente, non quanto i due ragazzi ma ero cambiato; Una volta uscito vidi Bakugo venirmi in contro e una volta essersi accucciato accanto a me, mi legò una catena al piede sinistro. Io non capivo, guardai i ragazzi confuso <Con questa al piede potrai andartene dove vuoi per la nave, sarai legato a chi tiene l' altra estremità o all' albero maestro così che tu non possa scappare in mare mentre nessuno ti controlla.> Annuì,anche se non fui felice non si fidassero di me,ma la catena era molto lunga quindi potevo muovermi liberamente. Dopo un pò decisi di uscire,come mi avevano anticipato legarono la catena all' albero maestro e io mi sedetti al bordo della nave; Non avrei potuto buttarmi,la catena mi avrebbe comunque tirato per la coda. Mi piaceva osservare il mare da quella barca e sentire il vento che mi muoveva i capelli, non lo avevo mai sentito a casa mia, stavo davvero scoprendo molte cose. Ormai si erano fatte le 18:00, ero rimasto nello stesso punto ad osservare il mare cambiare colore, a volte avevo parlato con qualcuno e mi sono scusato spesso con Kaminari perchè si era impicciato nella catena ed era caduto,ammetto di aver riso un pò però. Dopo qualche minuto vidi salire sulla nave 2 uomini e 1 donna,non facevano parte dell' equipaggio e mi allarmai, potevano essere dei cattivi dall' aspetto. Uno di loro aveva una mano sul volto e il collo pieno di graffi; un altro era pieno di cicatrici viola, la ragazza con i capelli biondi e i codini sembrava la più normale se non avessi notato in seguito fosse piena di coltelli. La ragazza si accorse di me e sorridendo mi andò incontro stringendomi le guance<Aaaaaah! Shigghy,Dabi guardate che carino! Io sono Toga, Toga Hikimiko, tu sei?> Aveva allungato la mano che Deku strinse intuendo fosse normale<Izuku> Da lontano sentì la voce del ragazzo di prima con le cicatrici<Toga lascialo, non siamo qui per dei prigionieri> La ragazza sembrò accorgersi solo in quel momento della catena <Oh quindi non sei dell' equipaggio.Che ci fai qui? Come ti hanno catturato? Posso accoltellarti? Giuro farò piano,solo un paio di graffi> Venne interrota dall' uomo con la mano in faccia<Toga lascialo stare. Piacere io sono Shigaraki Tomura, l' altro ragazzo è Dabi e come avrai intuito,lei è Toga. Sai dirci dove si trova il capitano Ground Zero?> Non mi fidavo molto di loro, per fortuna vidi Jirou passare di lì e la chiamai. Quando si accorse della situazione li guidò dal capitano e se ne andò; curioso mi avvicinai alla porta dell' ufficio per ascoltare di cosa parlavano. <Ground Zero,Shoto, vi trovo bene e ho notato il moccioso qui fuori> Aprì leggermente la porta per osservarli,Bakugo era arrabbiato come sempre <Lascialo perdere, cosa vuoi?> Shigaraki sorrise <All for One è impaziente di ricevere la merce o non annullerà il debito. Sono venuto qui per dirvi che se non riuscirete a saldarlo, invece di prendere delle sirene ci prenderemo degli schiavi dalla vostra nave. Sapete,anche i quirk vanno a ruba nel mercato nero.> Izuku sussultò, se aveva capito bene quei tizi volevano catturare sirene per venderli e se non li avessero ottenuti avrebbero preso qualcun altro. Come potevano fare una cosa del genere? Non era illegale? Todoroki sospirò rumorosamente <Troveremo quello che cercate, abbiamo trovato qualcuno che potrebbe esserci utile.> Toga sorrise <E' il ragazzino con i capelli verdi vero? Posso tagliarlo a fette dopo?> Dabi la intimò di fermarsi,ora Baku e Todo erano ancora più tesi. Decisi che avevo ascoltato abbastanza, corsi via terrorizzato e incontrai Mina, notai i pugnali e gliene chiesi uno,specificando servisse a Bakugo,la ragazza accettò. Ottenuto il pugnale andai nel retro della nave e provai a rompere le catene senza successo, riuscì solo a graffiarle ai lati. Mi arresi dopo qualche minuto e iniziai a pensare; I due non mi avevano tenuto perchè interessanti a me in quel modo, ma perchè potevo essergli utile per catturare altre sirene e io come uno stupido mi ero fatto abbindolare dai loro sorrisi e le parole gentili. Certo mi divertivo su quella nave,ma se non potevo scappare non avevo altra scelta che sacrificarmi io stesso per tutti gli altri; Non mi resi conto di star piangendo finchè non vidi il pugnale e la maglia bagnati, penso fosse la prima volta che piansi in vita mia, al castello avevo tutto quindi non ne avevo motivo, qui non ho niente. Mi accucciai al muro guardando il cielo, il sole stava tramontando, era uno spettacolo mozzafiato, mi sarebbe piaciuto raccontarlo a Iida o alla mamma. Poco dopo sentì un urlo dietro di me:Todoroki. <Izuku perchè ca**o hai un pugnale in mano!?>.

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