Cap. 6

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<Izuku perchè ca**o hai un pugnale in mano!?> Spaventato lasciai cadere la lama e mi attaccai al muro tremando, non avevo mai sentito Todoroki urlare. Corse verso di me arrabbiato e prese la l'arma per mettersela in tasca, attirato dalle urla arrivò anche Bakugo, che rimase scioccato dalla situazione; l' ultima cosa che volevo era un pubblico. <Chi te lo ha dato?> Non risposi e abbassai la testa <Non è come pensate...avete frainteso> Strinsi una mano al petto tremante, Bakugo si avvicinò a noi <In che modo avremmo frainteso?> Avevano entrambi uno sguardo duro, facevano davvero paura; Scostai il piede esitante mostrandogli la catena graffiata, tirarono un sospiro, sembravano sollevati. Sentì dei passi e arrivarono Sero, Tsuyu e Tokoyami a controllare; Bakugo mi prese per il braccio, prese la catena e mi portò in una stanza buia, non ci ero mai entrato prima, sembravano le prigioni del castello. Era completamente vuota, se non fosse per un tavolo con sopra una candela che emanava una luce fioca; Mi sedetti a terra e i due iniziarono a chiedermi perchè avessi un pugnale e stessi piangendo. Non risposi alle loro domande per troppo tempo e alla fine Bakugo si arrabbiò <Ora mi hai davvero rotto Deku di me*da! Ho provato a venirti in contro ma mi fai davvero incazzare!> urlò; Todoroki capì prima di me cosa stesse succedendo <Baku-> Un' esplosione. Istintivamente mi coprì con braccia e gambe, ma qualche secondo dopo mi resi conto del dolore dell' impatto; Le gambe e le braccia erano completamente ustionate. Solo in seguito Bakugo si rese conto di cosa avesse fatto, la sua faccia era scioccata; Todoroki preoccupato cercò di avvicinarsi ma mi scansai ritraendomi in un angolo della stanza. Ricominciai a piangere e tremare, avrei voluto solo tornare in acqua in quel momento, lì non sarebbe mai successo; Todoroki aprì la porta e si allontanò, facendomi capire che potevo andare. Non persi tempo, mi alzai a fatica e uscì tremante fino ad arrivare sul ponte della nave; Non so cosa mi spinse, ma trovai un minimo di coraggio e tentai di buttarmi di sotto. La catena non era attaccata a nulla e sarei riuscito a scappare se non fosse stato per un mostro che mi prese per la vita prima del salto: Dark Shadow, il quirk di Tokoyami. Tentai di dimenarmi urlando ma attirai solo Bakugo, Todoroki e Kirishima sul ponte, i quali si resero conto ci fosse qualcosa di strano sotto. Todoroki ordinò a Tokoyami di lasciarmi e Kirishima corse subito da me preoccupato, notando le bruciature; Bakugo decise che il giorno dopo saremmo andati da qualcuno per verificare una cosa e tenendomi per la catena, mi riportarono in camera da letto. Todoroki mi legò delle bende intorno alle braccia e le gambe e poi, come al solito mi cambiai indossando dei pantaloncini neri e una maglia verde chiaro; Todoroki indossava una maglia blu e dei pantaloni neri, Bakugo una canottiera nera e i pantaloncini del medesimo colore. Dovetti rimettermi al centro del letto e la catena venne nuovamente legata ai piedi di esso; Non volevo davvero stargli così vicino dopo essermi beccato in pieno un' esplosione, ma vista la situazione non vedevo tutta questa scelta. Mi addormentai solo per risvegliarmi qualche ora dopo, coperto di sudore; Ricordavo di aver avuto un incubo ma dimenticai i dettagli; decisi di alzarmi e sedermi alla finestra per vedere le stelle. Era la prima volta che le vedevo ed erano bellissime, ovviamente sott' acqua non potevano vedersi,molti non sapevano esistessero, ma io ero informato sugli umani. Mi persi a pensare: Se non fossi scappato, ora sarei sposato con Uraraka(contro voglia) e sarei diventato il re del mio regno (Se potessi definirlo ancora mio); Mi chiesi quale scelta fosse la migliore, ormai era chiaro anche ai muri che ero attratto dai due ragazzi, anche se mi spaventavano a volte. Non avevo mai provato quel sentimento per nessuna delle persone che avessi mai incontrato: Certo volevo bene a Iida ma non era la stessa cosa. Non ricordo come o quando mi fossi addormentato, solo che aperti gli occhi vidi i due ragazzi aspettarmi. 

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