Mermaid

Cap. 8

Non ero mai stato in un bar prima d' ora, è stata una bella esperienza e il cibo umano è davvero buono. Noi di solito mangiamo pesci morti,alghe o ostriche, perchè i pesci vivi sono nostri amici, ma le cose umane avevano completamente un altro gusto. Il locale era affollato, molti ci guardavano ma non ci diedi molto peso, era abbastanza stressante però stare così vicino ai due ragazzi; Avevo ancora gli arti fasciati, ma per fortuna, grazie ad una signora anziana che vive in questa città, mi sembra si chiami Recovery Girl, ero quasi del tutto guarito, nonostante mi avesse assicurato, mi sarebbero rimaste delle cicatrici evidenti, specialmente al braccio destro. Pensai che le cicatrici non fossero un problema, visto che ormai non avevo nessuna immagine da mantenere e non mi dispiaceva, perchè anche Todoroki aveva una cicatrice e gli stava bene. Usciti dal locale osservai meglio la città, c' era molta gente e molti oggetti mai visti prima, scoprì "L'ombrello" da sole o da pioggia. Iniziai a fare ipotesi sul perchè dovessero proteggersi dalla pioggia e in seguito anche dal sole, notando non tutti avessero l' ombrello da sole, pensai che alcuni erano più fragili di altri e ne avessero bisogno. Con questi pensieri arrivammo ad una grande piazza e successivamente ad un porto, ci fermammo lì su una panchina all' ombra e aspettammo, nell' attesa camminai avanti e indietro per esercitarmi mentre Kacchan dormiva e Todoroki leggeva un libro; Interessato mi avvicinai per leggerne il titolo: Sirene. Non mi sarei mai aspettato anche gli umani avessero libri su di noi ed ero curioso di leggerli, Todoroki osservandomi mi sorrise e mi invitò a sedermi sulle sue gambe (Avendo Kacchan occupato tutto il posto per sdraiarsi). Iniziai a leggere, in quel punto parlava della coda e degli effetti curativi che possedeva, mi strinsi al petto di Todoroki nascondendo la faccia nell' incavo del suo collo <T-Todoroki, tu non credi a queste cose vero?> Non avrei mai voluto mi mangiassero le scaglie, faceva male staccarle per questo nel nostro popolo veniva utilizzata come tortura <Non preoccuparti Midoriya, non ti faremo del male> Sospirai sollevato, riprendendo a leggere il libro, c' erano molti punti di domanda e non capivo perchè, giunti alla parte su come, in passato, avessero catturato e mangiato una sirena mi innervosì e Todoroki chiuse velocemente il libro. Mi rassicurò facendomi delle domande innoque <Hey Midoriya, voi cosa mangiate di solito?> Sorrisi per il modo trovato di cambiare discorso <Mangiamo ostriche, coralli, alghe o pesci, ma solo morti e fuori dall' acqua possiamo mangiare anche il cibo umano> Mi guardò leggermente sorpreso, poi prese un quaderno per appuntarsi il tutto <Venite spesso sulla terra?> Pensai bene alla risposta che dovevo dare, una mossa falsa e il mio popolo sarebbe stato condannato <No, non usciamo mai dall' acqua se non alcuni per vedere il cielo> Non potevo sapere se i miei sospetti sulla cattura delle sirene fossero veri o solo una falsa, ma non potevo rischiare tanto. Per fortuna avvistammo una nave in lontananza e finimmo l' interrogatorio, svegliando Kacchan. Aspettammo qualche minuto e la nave, finalmente, attraccò al porto; Senza chiedere nulla Kacchan mi passò una mano sull' anca e ci imbarcammo. Una volta saliti Todoroki chiese ad una ragazza dove si trovasse il capitano Shinso ed ella ci guidò verso una delle cabine della nave, Todoroki fece per bussare ma Kacchan fu più veloce aprendo la porta con un calcio. All' interno c' era un ragazzo con occhiaie e capelli viola, probabilmente Shinso, che ci osservò non molto sorpreso, incurante del fatto che gli avessimo quasi rotto la porta. Posò alcuni documenti in un cassetto sospirando < E' sempre un piacere Ground Zero> Disse roteando gli occhi <Sedetevi pure> aggiunse indicando le due sedie poste di fronte alla sua scrivania. Todoroki ringraziò e Kacchan si sedette in modo scomposto trascinandomi sulla sedia con sè (Era abbastanza imbarazzante ma non obiettai). Todoroki decise di parlare prima di Bakugo per evitare ulteriori figure imbarazzanti <Ci servirebbe un favore, con il ragazzo qui presente> Il viola annuì e iniziai ad agitarmi. Non avevo considerato l' ipotesi di essere io a dover parlare e di sicuro non avrei voluto essere lì. Come se non bastasse non conoscevo questo ragazzo e tanto meno il suo quirk, quindi potevano fregarmi come volevano; Poteva avere un quirk pericoloso, uno che ti fa dire la verità o peggio uno che ti fa parlare anche se non vuoi. Puntò gli occhi contro di me e iniziai a sudare tremando leggermente, non avrei voluto Kacchan notasse quanto fossi spaventato, quindi provai a reprimere gli istinti <Come ti chiami?> Non risposi, lo osservai accusatorio ma intervenne Kacchan e mi spaventai <Rispodi nerd> sobbalzai <M- Midoriya Izu-> Poi tutto si fece sfocato.