Cap.17

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Era pomeriggio inoltrato, quasi sera, c'era un bellissimo tramonto. Stavo leggendo un libro prestato da Todoroki su come si facessero i bambini, quando qualcuno salì sulla nave. Era una ragazza ma non la avevo mai vista prima, aveva capelli e occhi castani, con labbra carnose e una tuta nera tutta ad un pezzo con una scollatura davanti. Ai piedi aveva degli stivali abbastanza alti e con il tacco, infine uno strano cappello dello stesso colore della tuta. Incrociammo gli sguardi e sorrise, prima di venire trascinata via da Momo che mi guardò male come non faceva da tempo. Pensai fosse una sua amica e non ci feci molto caso, così chiusi il libro e andai nello studio di Todoroki e Bakugou. I due stavano sistemando delle carte perchè avevamo in programma di partire tra qualche giorno. Mi avvicinai per vedere le carte e sapere dove saremmo andati, ma dopo qualche minuto mi annoiai e mi sedetti su Todoroki. Era caldo e comodo, faceva venire sonnolenza. Continuai a leggere il mio libro per qualche ora, finchè i due non ebbero finito e tornammo in stanza. Erano le 22:00 così ci addormentammo.

~3:00 a.m.~

Sentì un rumore e mi svegliai. Sembrava un cigolio e non era molto lontano da qui. I due ragazzi non si erano svegliati, quindi mi alzai per controllare fosse tutto in ordine, facendo attenzione a non fare troppo rumore. Mi poggiai la giacca di Kacchan sulle spalle e aprì la porta che scricchiolò, ma non svegliai nessuno dei due. Uscì chiudendo la porta dietro di me per evitare che avessero freddo e iniziai a incamminarmi verso il ponte. Era buio ma non mi sembrò di vedere nessuno, quindi tornai verso la porta. Ma proprio quando toccai la maniglia, una mano con un panno mi si posò sulla bocca e mi bloccarono i movimenti. Sentì uno strano odore che faceva pizziccare gli occhi e improvvisamente mi venne sonno. Provai a liberarmi ma ero stremato, talmente debole che le mie gambe non mi ressero più e svenni.

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Mi svegliai di soprassalto sentendo un rumore metallico. Vidi una sagoma con i capelli blu, solo in seguito misi a fuoco e vidi che era Shigaraki. Mi spaventai, provai ad alzarmi velocemente ma un capogiro me lo impedì. Provai a toccarmi la testa ma le mie mani erano legate a un muro dietro di me, così come le mie gambe. Sentì l'ansia salire e andai completamete in panico appena vidi Shigaraki sorridere. <Dove sono?> chiesi titubante. <Non preoccuparti, non voglio farti del male. Dipende tutto da te però, perchè se non ascolterai non esiterò a farti soffrire> disse grattandosi il collo. <Cosa vuoi?> chiesi ringhiando. <Solo venderti all'asta. Così mi riprenderò i soldi che quei due basta*di mi devono> disse sedendosi scompostamente su una sedia li accanto. Tremai leggermente, ma cercai di non farlo notare, <Che c'entro io con il loro debito?> chiesi nuovamente. <Sai, qualche tempo fa trovammo una sirena. Sai quanto valgono le sirene all'asta? Quegli stupidi ricconi fanno a gara per una coda, alcuni per collezionarla altri per mangiarla, non che mi importi francamente> rise macabro, facendomi perdere un battito. <Ma qualcuno ce la rubò, quel qualcuno non sono altro che Ground Zero e Shoto, i tuoi ragazzi.> disse. <Non so cosa ci fecero o dove la nascosero, ma sta di fatto che ci dovevano una bella somma per quella sirena e All For One non ne era contento.> disse facendo una pausa. <Così li minacciammo e furono costretti ad ascoltarci per il loro numero di persone. Ci diedero della merce in attesa di trovare un'altra sirena. Sirena che, come avrai notato, onon è mai arrivata> disse. <Ma ora è diverso> annunciò sorridendo macabro e si alzò dalla sedia avvicinandosi a me. Mi prese il mento con due dita, provai a ritrarmi ma ero spiaccicato contro il muro e non avevo molta scelta. Mi alzò il mento lentamente accarezzandomi leggermente, facendomi salire il vomito. <Ora abbiamo te> sorrise mostrando i denti. 

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