Cap. 3

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Mi dimenai nella corda e tentai di morderla fino a farmi male ma non si rompeva. Alla fine erano riusciti a catturarmi e mi guardavano affascinati, un ragazzo dai capelli biondi e un fulmine nero e uno dai capelli viola che sembravano uva si lamentavano non fossi una sirena, pensando a come potessero mangiarmi. Ero terrorizzato, poi vidi 2 ragazzi allontanarsi dal gruppo e tornare dopo qualche minuto con quello che sembrava il capitano, un ragazzo dai capelli biondi appuntiti e gli occhi rossi; e un ragazzo con capelli rossi e bianchi, l' eterocromia e una cicatrice sul lato sinistro dell' occhio: Erano entrambi bellissimi. Una volta arrivati il biondo si avvicinò e mi slegò dalla fune, ordinando a tutti di andarsene e tornare a lavoro. Entrambi si avvicinarono e mi studiarono, finchè il biondo non prese la parola<Io sono Katsuki Bakugo, meglio conosciuto come Ground Zero, capitano di questa nave e diventerò il numero uno dei pirati.> Poco dopo lo interruppe poi il bicolore presentandosi< Io sono Shouto Todoroki, il vicecapitano e il ragazzo di questo porcospino> Disse beccandosi una strillata dal capitano che ti intimava di stare zitto rosso in volto. Parlò in seguito il capitano <Comunque, non avevo mai visto un tritone prima, sono piuttosto rari. Ti sei anche fatto catturare subito, sei proprio inutile, ti chiamerò Deku!> Izuku non sapeva cosa significasse, ma intuiva che non fosse gentile, comunque era spaventato e non disse nulla. Todoroki riprese Bakugo e poi si rivolse a lui osservando Izuku<Nemmeno io ho mai visto un tritone, propongo di tenerlo sulla nave come prigioniero. Potremmo riempire un baule d' acqua e spostarlo in camera nostra poi, arrivati in citta' compreremo delle catene per legarlo da qualche parte.> A izuku quel piano non piaceva, ma Bakugo accettò e chiamarano un certo "capelli di merda" per riempire un baule d' acqua e portarlo nella loro stanza. Nel frattempo Bakugo mi prese sulle spalle e Todoroki andò avanti per aprire la porta; provai a dimenarmi per cadere dalla spalla ma fu inutile, quel ragazzo era davvero forte e probabilmente l' altro non era da meno. Se erano pirati sicuramente avevano tutti un quirk, ma i due ragazzi non avevano nulla di particolare sul corpo che potesse ricondurmi al loro. Arrivati nella camera aspettammo il ragazzo dai capelli rossi, che una volta arrivato posizionò il barire all' angolo della stanza, vicino una finestra e Bakugo mi ci posizionò dentro. Era una posizione abbastanza scomoda: Era come se fossi seduto, ma la schiena mi faceva male e la coda pendeva fuori dal barile. La stanza non era molto grande: Accanto ad Izuku c'era un piccolo comodino in legno rovinato, con accanto ad esso un letto matrimoniale e un altro comodino. Al centro un tappeto rosso scuro e all' angolo opposto un armadio in legno. Infine, vicino alla finestra, c'era una scrivania con sopra libri e mappe. I due ragazzi si sedettero, Bakugo su letto e Todoroki alla scrivania prendendo un libro. Quaest' ultimo inziò a fare domande a Izuku,come che ci facesse in superficie, quanto poteva nuotare veloce, se fosse da solo... ma Izuku non rispose a nessuna delle sue domande. Bakugo lo stava guardando male ed era davvero spaventato,non stava neanche provando a scappare, al contrario cercava di sparire nel barile piuttosto che guardarlo in quegli occhi color rubino. Passò così il tempo e Todoroki, rendendosi conto che non avrebbero parlato con Deku quel giorno, e che Bakugo si stava veramente arrabbiando, propose di lasciar stare e andare a letto essendo passate le 10.

Una volta accertatosi dormissero profondamente, Izuku guardò l' orologio, le 13:15 di notte, se voleva scappare doveva agire mentre non lo controllassero. Così per non fare rumore, si resse alla finestra e scese lentamente, accertandosi il barile non sbattesse a terra troppo forte e il rumore dell' acqua non li svegliasse. Gli ci vollero circa 15 minuti per ritrovarsi a terra in una pozza d' acqua, ma una volta riuscitosi strisciò fino alla porta d' entrata. Per sua fortuna la cabina non era sotto una botola come le altre stanze, ma era collegata all' esterno solo da una porta. Fu difficile raggiungere la maniglia ma ci riuscì e ricominciò a trascinarsi fuori con le mani; Dopo qualche minuto notò una luce e si accorse di una vedetta notturna sull' albero maestro: Era Kirishima, il ragazzo di prima. Per evitarlo allungò il giro nel suo angolo cieco, passando vicino ai muri della cabina dotati di una leggera sporgenza ai lati. Riuscì ad arrivare sul portico della nave senza che il rosso si accorse di lui, pensò di avercela fatta per un momento, appena prima che si buttasse in acqua quando sentì Bakugo urlare il suo soprannome. Andò in panico rendendosi conto di non aver chiuso la porta della cabina e probabilmente uno dei due si fosse svegliato con il vento freddo proveniente da fuori, anche Kirishima si accorse di Bakugo e gli andò incontro per chiedergli cosa fosse successo. Nel frattempo mi resi conto che non avrei fatto in tempo ad arrampicarmi e tuffarmi così, vedendo delle casse di pesce lì accanto, mi ci nascosi dietro trattenendo il respiro una volta sentiti dei passi correre per tutta la nave e fermarsi sul portico, proprio davanti a me. Sbirciai da un apertura lì accanto e vidi Kirishima confuso che mi cercava, non capendo come avesse fatto a non vedermi; Todoroki assonnato che cercava di svegliarsi e un Bakugo arrabbiato che mi cercava per uccidermi e mangiarmi la mattina successiva. Iniziai a tremare, poi accadde tutto in pochi secondi: I passi cessarono, Kirishima si fermò, Todoroki guardò Bakugo e Bakugo... Urlai. Bakugo mi aveva preso per la coda e mentre gli urlavo di lasciarmi, mi portò al centro della nave, in mezzo a tutti, si accucciò aprendo la mano come per usare un quirk. <Giuro che ora ti faccio esplo-> Si fermò all' improvviso. Non capii il perchè ma lo osservai spaventato e tremante per alcuni secondi finchè non si calmò del tutto. Poi si alzò e a sguardo basso chiamò Kirishima che scattò subito sull' attenti< Riportalo in camera, prendi la prima corda che trovi e legalo da qualche parte, guai a te se scappa nuovamente>. Kirishima annuì ma non si mosse subito, si fermò a guardare le stelle e me ne indicò alcune iniziando a parlarne. I due nel frattempo si erano allontanati per parlare, dopo alcuni minuti Kiri starnutì e in seguito sentì Bakugo urlargli di eseguire gli ordini, così Kirishima mi prese in braccio a sposa, ma qualcosa andò storto, una luce verdognola si sprigionò dalla mia coda: Il tempo era terminato.

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