<Ma ora è diverso> annunciò sorridendo macabro e si alzò dalla sedia avvicinandosi a me. Mi prese il mento con due dita, provai a ritrarmi ma ero spiaccicato contro il muro e non avevo molta scelta. Mi alzò il mento lentamente accarezzandomi leggermente, facendomi salire il vomito. <Ora abbiamo te> sorrise mostrando i denti. <E cosa c'entro io?> chiesi facendo finta di non saperne nulla. <Non credere che questo giochetto funzionerà> disse lasciandomi il mento. <Sappiamo bene chi sei Izuku Midoriya> sorrise mettendosi le mani in tasca e guardandomi dall'alto in basso. Persi un battito e mi diventò difficile respirare, <Sapendo la situazione, ti consiglio di arrenderti e seguirmi direttamente> disse. <Non ti lascerò vendermi, non sono un oggetto!> urlai, beccandomi uno schiaffo. La mia guancia pulsava ed ero abbastanza sicuro fosse molto rossa, <Forse non ci siamo capiti> disse mettendomi una mano intorno al collo e, con queattor dita, iniziare a stringere sempre più forte facendomi mancare il fiato. <Tu sei un oggetto. Lo sei da quando quei due ti hanno catturato, hai valore solo per questo> sputò. A questo punto non mi concentrai nemmeno sulle parole, troppo concentrato ad annaspare per dell'aria. Improvvisamente allentò la presa sul collo e ripresi a respirare tossendo affassonasamente. I miei polmoni bruciavano, era come se mi avessero dato un pugno di pancia mozzandomi il respiro, ma non dissi niente. <Te lo ripeto nuovamente> disse <Eseguirai i miei ordini?> chiese. Non risposi morderdomi il labbro inferiore, <Non mi piace ripetermi> disse ringhiando. <N-> non finì nemmeno la frase che mi beccai un altro pugno nella guancia opposta alla prima. Stavolta era più forte di prima, tanto che mi si girò il collo e sentì il sapore di sangue in bocca. Sputai a terra tossendo, lasciando uscire il sangue causato dalla botta sulla gengiva. <Bene, ma non credere che ne uscirai sano> disse alzandosi e uscendo dalla porta chiudendola a chiave. Utilizzai tutte le mie forze per non piangere e cercai di concentrarmi in altro scrutando dove mi trovavo. Era una stanza abbastanza buia, l'unico fascio di luce entrava attraverso le sbarre. Era uno spazio minuscolo di circa 2\3 metri tutto in pietra; Sembrava una prigione medievale. Osservai meglio le catene, erano 3 in tutto: Una ai piedi, una alle mani e l'ultima che collegava la catena delle mani al muro. Se anche fossi riuscito a staccarmi da quel muro sarei comunque rimasto con quelle maledette manette arrugginite. Iniziai ad arrendermi al pensiero che sarei rimasto lì, finchè non mi chiesi che ore fossero. Non potevo certo dirlo essendo chiuso in questa prigione, la luce non era naturale ed ero circondato da altre prigioni. Poi pensai a Todoroki e Kacchan, chiedendomi se si fossero accorti della mia scomparsa o fossero passate solo poche ore e stessero ancora dormendo. Sono sicuro che appena si renderanno conto della situazione capiranno subito chi c'è dietro, non sono mica stupidi...almeno spero. Mi sedetti comodo sentendomi le forze mancare nuovamente, non avevo dormito molto questa notte e non avevo nulla da fare. Probabilmente avevo un aspetto pietoso, ma non ci diedi molto peso e decisi di dormirci sopra. Nonostante la posizione abbastanza scomoda non mi lamentai e persi i sensi in poco tempo.

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Mermaid
ФэнтезиIzuku è il principe dei tritoni e per una serie di fattori si ritrova a nuotare verso la terraferma, dove verrà catturato da una nave pirata. Il capitano di quella nave è Bakugou e il vice è il suo ragazzo, Todoroki. Izuku riuscirà a scappare dalla...