Capitolo 3

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Passato

《28,29,30...sto arrivando!》gridò la rossa, dopo aver finito di contare.

《Lo sai che non importa quanto bene tu ti possa nascondere, io ti troverò sempre》 continuava Belle, mentre cercava sua figlia in giro per il castello.

La donna, all'improvviso ebbe un'illuminazione e si diresse verso l' immensa biblioteca. Non appena entrò, girò l'angolo e trovò la piccola accovacciata per terra a leggere uno dei tantissimi libri che amava.

《Ti ho trovata, scricciola... te l'ho detto, ti conosco troppo bene》 affermò, prendendo la bambina in braccio.

《Sapevo che mi avresti trovata, mamma. Dopo due anni che giochiamo a nascondino penso proprio che tu sappia tutti i miei nascondigli》 rispose la piccola con un sorriso stampato sul volto.

Presente

Guardare le fiamme danzare in maniera così libera mi fece ripensare al motivo per cui avevo iniziato a danzare: mi faceva sentire come se volassi, non c'era gravità, nessuna regola, nessuno stress... solo io e la musica. Ed una sensazione simile la sentivo solo quando cavalcavo. Eravamo solo io, Nuvola ed il vento che mi scompigliava i capelli.
《Gloria?! Ci sei? Mi stai almeno ascoltando?》 chiese una Biancaneve un po' arrabbiata, riportandomi al mondo reale.

《Scusami, mi sono incantata》 risposi, onestamente dispiaciuta.

《Fa nulla. Stavo facendo un resoconto di ciò che hai detto, perché qualcosa non torna.

Hai detto che il tuo ultimo ricordo è quello di essere in sella al tuo pony, Nuvola, che sta mangiando dell'erba, di essere caduta, aver battuto la testa e poi, il buio. E fin qui può avere senso. Quello che non ha senso è che tu ti sia svegliata qui. Se è vero tutto ciò che mi hai detto di te-》
《E lo è》 risposi, un po' seccata

《non ne dubito. Ma se lo è, come è possibile che tu non sia in questa cosiddetta Italia in uno di questi "ospedali", come li hai chiamati tu, che ti curi?》 terminò la mora.

《Non ne ho idea, ed è per questo che tu mi devi aiutare Biancaneve. Ed io aiuterò te. Ma come prima cosa devo capire dove diamine sono》

《beh, in questo caso... iniziò lei, alzandosi in piedi e dirigendosi verso la finestra 《Benvenuta a casa mia: La Foresta Incantata》disse, indicando fuori.

Quindi era tutto vero? Non ero più a Spinea? Non ero nemmeno in Italia? In che parte remota del Mondo mi trovavo? Ero ancora sul pianeta Terra o no?

Tutte queste domande ronzavano nella mia testa e, tutto d'un tratto la stanza iniziò a girare e tutto divenne sempre più vago fino a che non vidi nient'altro che il buio.

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Quando mi svegliai, una donna coi capelli mossi ramati e degli occhi azzurri era seduta sul letto di Bianca, dove ero distesa.

Mi guardai velocemente intorno e, non vedendo la mora, mi agitai.

《Non agitarti, cara. Sono un'amica》disse la donna, appoggiando un panno bagnato sulla mia fronte. 《Sei svenuta e Bianca è andata in cerca di aiuto. Il caso vuole che io mi trovassi lì fuori a fare commissioni proprio quando lei uscì dalla porta.》

Scrutai la donna dall'alto in basso, incapace di parlare, ancora stordita dall'accaduto.

Non so come spiegarlo ma, in quella donna, c'era un che di familiare, come se...come se la conoscessi già. Ma non era possibile. Me ne sarei ricordata.

《Bianca è fuori a prendere da mangiare per te. Tornerà presto, ma nel mentre te devi riposare. Ed io starò qui finché la nostra amica non torna perciò che ne dici se ci presentiamo? Io sono Belle》 disse la donna porgendomi la sua mano.

《Come quella della Bella e la Bestia?》 domandai, emozionata.

《In persona. Tu sei?》

《Gloria. Ed è un onore. La tua storia è la mia preferita, sai?》
《Gloria...che bel nome...》 rispose la ragazza, dopo un minuto di riflessione.

《tutto bene?ho detto qualcosa che non va?》chiesi, vedendo che la donna aveva cambiato umore e sembrava strana e pensierosa.

《Sì, è solo che... sembrerò pazza ma ho una strana sensazione, come se..》

《...mi conoscessi già. Sì, la sento anch'io. È davvero strana, in effetti...》

《È come se ci fosse un qualcosa che ci lega...》

"Sì, ma cosa?" pensarono all'unisono le due ragazze.

Ma nessuna delle due riuscì a trovare la riposta dato che, in quell'esatto istante, Biancaneve ritornò con del cibo per Gloria ed iniziarono a mangiare, parlando di tutto e di più, senza pensare a quella sensazione strana per molto tempo.

La ragazza che crede nelle favole volume 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora