Capitolo 9

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Il giorno seguente nessuna di noi accennò all' episodio della sera prima; Ruby la sera stessa mi aveva raccontato come e quando l'aveva scoperto.

Era stato una notte, durante la quale la sua amica Neve aveva scoperto che il lupo, da cui la nonna di Ruby le aveva detto di stare alla larga, era proprio la ragazza stessa. Era una cosa ereditaria e anche il motivo per cui doveva portare il mantello durante le lune piene. In quella notte Cappuccetto era andata dal fidanzato convinta fosse lui il lupo ed era finita per trasformarsi ed ucciderlo.

Da quella sera Neve e Ruby erano diventate ancora più unite, tanto che sapevano tutto l'una dell'altra.

Perciò dedussi da sola che Biancaneve sapeva della notte scorsa. Belle probabilmente l'aveva immaginato essendo lei una divoratrice di libri come me.

Ne stava leggendo uno proprio in quel momento.

《Belle, che libro leggi?》le domandai mentre Ruby, Neve e la nonna sparecchiavano e James andava in esplorazione; bisognava assicurarsi che Regina non sapesse dove eravamo.

La rossa alzò la copertina senza smettere di leggere ma in modo da permettermi di vederne il titolo: Jack ed il fagiolo magico.

《Wow, è una bellissima storia! L'ho letta anche io. Ma tu lo sapevi che Jack sarebbe l'abbreviativo di James, che, in italiano sarebbe Giacomo?》 le chiesi cautamente, sapendo quanto noi lettori odiamo essere interrotti mentre siamo dentro al racconto.

La rossa poggiò il libro sul tavolo dopo aver messo il segno e mi rispose con calma e pazienza: 《Di Jack sì lo sapevo, ma di Giacomo no. Ho sempre sognato di visitare il mondo ed andare in posti come l'Italia. Nei libri che ho letto la descrivono come un posto bellissimo, pieno di colline, montagne, mare, piccole cittadine e grandi città famose come Roma, Verona, Firenze e...》
《Venezia!》esclamammo in coro. La rossa mi guardò incuriosita e stupita.

《Ci vivo vicino e le ho viste tutte queste città, alcune anche più di una volta, come Roma e sì, in effetti sono bellissime. Io vengo proprio da lì, dall'Italia e, nonostante abbia i suoi difetti, sono fiera di essere italiana. Sai, mio padre ha origine francese, mia mamma inglese e mio fratello è stato concepito a Londra, quindi i loro nomi derivano dalle loro nazioni di nascita ma io no, il mio nome è un po' universale e, a mio parere, originale: Gloria. Mi è sempre piaciuto come nome.》

《Sì è molto originale, non se ne sentono molte col tuo nome, nemmeno qui. E nemmeno nei libri che ho letto sono molto usati. Davvero tuo padre è francese d'origine? Perché anche il mio nome viene dal fatto che io sono originariamente francese. Come si chiama tuo padre?》 disse la ragazza sempre più curiosa.

《...Maurice...》risposi io, rendendomi conto che, se era come nelle favole, suo padre aveva lo stesso nome del mio.

L'espressione pietrificata e sorpresa di Belle confermò i miei dubbi
《Come mio padre...》disse lei con un filo di voce.

Io feci un cenno, appena percettibile, di assenso con la testa.

Questo momento imbarazzante fu interrotto dal principe James che entrò da fuori avvertendoci che toccava a me fare il turno di controllo.

Mi alzai di colpo e, siccome ero ancora piccola, lo raggiunsi e uscii assieme a lui, lasciando Belle con la nonna, mentre Neve e Ruby pensavano ad un piano per risolvere con Regina.

Il bel principe, una volta fuori, notando la mia espressione persa e confusa mi chiese cosa fosse successo.

《Ho avvertito la tensione nell'aria quando sono entrata poco fa》 si giustificò, notando il mio sguardo interrogativo.

Vedendo che non rispondevo mi rassicurò

《Di me ti puoi fidare, sarò muto come un pesce. Non dirò gli affari tuoi a nessuno, Biancaneve esclusa. Ma tranquilla, anche lei i segreti li sa tenere ora

Dopo due secondi di esitazione gli dissi i miei tormenti: le sensazioni strane sentite nei primi incontri con Belle e Tremotino, le coincidenze dei nomi, le somiglianze fisiche con Belle il Signore Oscuro e Baelfire, il carattere simile a quello della rossa, le sue stesse passioni, il fatto che sentivo un istinto di salvarla e proteggerla ricambiato da lei stessa...

Raccontai pure che ero finita in quel mondo e nemmeno lui riuscì a darsi una spiegazione ma, mi rassicurò sui miei dubbi dicendomi che ci avrebbe tenuti d'occhio e, se fosse stato necessario, avrebbe parlato con Tremotino di persona assieme a me per chiarirli.
《Tu hai bisogno di distrazioni ragazza, comunque. Stasera una amica di Neve, Ella, da un ballo al castello assieme al suo principe, che ne dici, vieni ?》

Io ci pensai un po' su ed infine risposi

《Certo, ma come la mettiamo con Regina? Oramai sa come siamo fisicamente io Belle e sicuramente anche te. Dobbiamo andare sotto copertura alla festa, non si sa mai che non ci siano spie sue》

Il principe sorrise ed incrociò le braccia.

《 Te mi sottovaluti, ragazza. Ho portato dei vestiti perfetti per camuffarci, assieme a delle maschere e con Neve l'abbiamo già fatto perciò non preoccuparti. Vado a dare la notizia a Ruby e Belle e ritorno subito》 disse facendo l'occhiolino e tornando dentro.

Il mio primo ballo reale...non potevo crederci. Certo, da camuffata e con un nome falso, ma pur sempre il primo ballo. E, come si dice, la prima volta non si scorda mai. Provai ad immaginare come sarebbe stato rispetto alle feste che si facevano nel mio mondo ma non mi venne in mente nulla di paragonabile ad una festa reale, perciò puntai tutto sull'effetto sorpresa.

Sarebbe stata una serata stupenda, emozionante ed eccitante al tempo stesso e l'avrei passata con i miei amici. Non vedevo l'ora...

La ragazza che crede nelle favole volume 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora