Capitolo 12-Henry Mills

29 9 4
                                    

Sono tuo nipote

Una bomba in mezzo al deserto, un fulmine a ciel sereno, uno sparo improvviso.

Mio nipote? Da quando in qua mio fratello aveva una moglie ed un figlio?

Mi ripresi e, scuotendo la testa, risposi, nel modo più gentile possibile,

《Ragazzino, mi dispiace, ma credo tu abbia sbagliato persona. Mio fratello non ha né moglie, né figli-》

《Dipende di che fratello parli》mi interruppe il giovanotto, con la sua voce squillante, entrando in casa mia.
《Chiedo scusa?!?》 ribattei, sconcertata.

È vero, ero stata adottata, ma non avevo fratelli naturali, ero figlia unica, e James era il mio unico fratello, anche se adottivo.

《Di mio fratello James, ovviamente》 risposi, perdendo la pazienza,
《senti, ragazzino, io non ti conosco, no so come hai trovato il mio indirizzo, non so come sai di me e cosa sai, ma so che sei fuori casa, di notte fonda e suppongo che i tuoi genitori saranno sicuramente in pensiero per te. Almeno sanno dove sei e che hai preso i loro soldi?》 domandai, preoccupata.

Il ragazzino si rabbuiò ed abbassò lo sguardo, in cenno di diniego.

《In questo caso, mi dispiace, ma stai infrangendo moltissime leggi e, essendo minorenne, devo chiamare la polizia e-》 dissi, prendendo il telefono e digitando il numero, prima di essere interrotta dal ragazzino.

《Aspetta, non chiamare la polizia, ti prego. Mia madre non sa che sono qui ed i soldi me li ha dati la mia maestra quando le ho detto che volevo conoscere la mia vera famiglia》 disse, per poi alzare lo sguardo 《Anche io sono stato adottato e mia madre è molto cattiva...ti prego, tutto ciò che ti chiedo è di ascoltarmi...》 mi implorò il piccolo.

Esitando, posai il telefono, lo osservai attentamente; in effetti aveva delle cose in comune con me. Gli occhi, il colore dei capelli, la testardaggine...decisi di accontentarlo. Anche perché ero curiosa di conoscere la storia che voleva dirmi.

《E va bene, ma lo faremo a modo mio. Io ora ti porto a casa, nel mentre tu mi racconti la storia e, una volta arrivati, ognuno per la sua strada, d'accordo?》 chiesi, porgendogli la mano. Lui la strinse e sorrise, sornione.

《Bene》esordii, prendendo la borsa e le chiavi e dirigendomi verso la macchina, seguita a ruota dal ragazzo 《dove abiti?》

Il piccolo salì in macchina sul posto del passeggero e rispose

《Storybrooke, nel Maine》

Mai sentita, pensai.

《Storybrooke? Sul serio?》 domandai, confusa e perplessa, voltandomi verso di lui.

Nome particolare per una città, pensai.

Il ragazzo annuì e mi sorrise. Io mi voltai a guardare la strada e misi in moto la macchina.
《Ebbene, che Storybrooke sia》

***************************************

Il ragazzino teneva sulle sue gambe un libro di favole, intitolato Once Upon a Time ed aveva appena finito il suo racconto. Attendeva trepidante una mia risposta che non esitò ad arrivare.

《Quindi, tutti gli abitanti di Storybrooke sono i personaggi delle fiabe presenti in quel libro ma non se lo ricordano perché i loro veri ricordi sono stati rimossi temporaneamente e sostituiti con nuovi falsi dalla Regina Cattiva, che sarebbe la tua madre adottiva?》 domandai. Se prima ero perplessa ora ero sbigottita. Non avevo mai conosciuto nessuno con così tanta fantasia ed immaginazione.

《Esatto! 》esclamò il moro.

《Continuo a non capire cosa c'entro io in tutto ciò...》 risposi osservando prima il libro e poi lui.

Nel frattempo eravamo arrivati in città ed eravamo fermi in un via affianco ad un B&B, Granny's , ed all'emporio di un certo Mr.Gold.

《Vedi, mesi fa ho conosciuto Emma Swan, la mia madre naturale...e per trovarla ho fatto delle ricerche, che mi hanno portato a sapere anche di te. Emma oramai è qui da un po' di mesi ed è lo sceriffo della città ma io ho scoperto dopo di averla portata qui chi era mio padre naturale. Si chiama Neal in questo mondo ma in realtà il suo nome è Baelfire, per gli amici Bae. Ha conosciuto mia madre quando lei era giovanissima e lei ha voluto far perdere le sue tracce perché per colpa sua era finita in prigione dove ha scoperto che era rimasta incinta di me. Per questo mi ha abbandonato...》

il piccolo prese fiato e continuò

《Ma il punto non è questo. Il punto è che Bae è mio padre ed è figlio di Tremotino, qui noto come Signor Gold, e anche tu sei sua figlia. Non siete proprio fratelli naturali, avete stesso padre ma madre diverse. E questo ti porta ad essere mia zia, in un certo senso...》

Rimasi in silenzio a riflettere sulle sue parole. Emma Swan era un nome che mi era nuovo e mi dispiaceva sia per la storia di Henri che per quella del figlio di Gold, ma Baelfire...sentire quel nome mi aveva dato una sensazione strana, di deja-vu, come se lo avessi già sentito.

Mi voltai verso l'emporio e vidi un uomo anziano, che si teneva con un bastone, uscirne. Notai i capelli di un grigio scuro ma non riuscii a captare altri dettagli. Spostai di nuovo lo sguardo sulla vetrina e vidi una cosa che mi fece gelare il sangue nelle vene: il quadro di un ragazzo moro, occhi castani...quel quadro. Mi si accese una lampadina in testa ed ebbi come un flash. Era lo stesso del coma...come era possibile?

Cercai di non farci troppo caso e, dopo aver lasciato che il piccolo tornasse a casa con Archie, il suo psicologo, risalii in macchina: direzione Londra.

Presi a guidare ma ero persa nei miei pensieri. Spostando lo sguardo sul sedile, notai il libro del piccolo.

Non si arrende mai, pensai, sorridendo.

Spostai di nuovo lo sguardo sulla strada e, davanti a me, apparve un cervo, che mi fece sbandare ed andare a sbattere contro un palo, facendomi perdere i sensi.

Ero giusto al confine della città.

Spazio autrice

Salve gente! in questa storia non metto quasi mai lo spazio autrice perché amo lasciarvi col fiato sospeso a pensare "cosa succederà ora?",  ma questa volta farò un'eccezione.

Innanzitutto spero la storia vi stia piacendo, anche a chi non conosce la serie. Poi volevo informarvi che aggiornerò più spesso e che, se non volete spoilers sulla serie, non continuate a leggere la storia (scherzo). 

Fatemi sapere cosa ne pensate e condividete che gli ultimi capitoli stanno floppando ed io ci tengo a questa storia.

grazie!

La ragazza che crede nelle favole volume 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora