Capitolo 26

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*flashback Regina*

Se Tremotino pensa di cavarsela si sbaglia di grosso, pensava la Regina, mentre guardava il suo specchio magico, nel quale rivedeva la nascita di Gloria.

Dal momento in cui l'aveva nascere aveva iniziato ad odiare di più l'uomo. Era grazie a lui se era com'era ora, e di questo una parte di lei gli era grata ma l'altra, quella della Regina che era prima di conoscerlo, non molto. Tuttavia, era per colpa sua se non avrebbe vinto contro Biancaneve. Per colpa di quella spia aveva perso l'amore della sua cita, Daniel, ucciso brutalmente davanti ai suoi occhi da sua madre, Cora.

《 MADRE! 》

Quell'urlo e la scena si ripeteva nella sua mente mentre teneva l'anello che le aveva fatto il ragazzo.

La lista di gente che Regina odiava con tutta sé stessa per averle rovinato la vita in qualche modo era molto lunga ma ai primi certamente c'erano questi tre: sua madre Cora, la sua figliastra Biancaneve alla quale, però, all'inizio voleva bene, e infine Tremotino.

Tremotino era stato la sua guida, il suo maestro e, in un certo senso, amante. Ma, come era noto, egli si preoccupava solo di sé stesso e faceva tutto a favore di sé stesso, ingannando molti.

Regina era sempre stata astuta ma per quanto riguardava Neve non c'era nulla da fare, non trovava alcuna soluzione. Anche quando sembrava l'avesse in pugno, pochi istanti dopo il principe l'aveva svegliata, deciso a sconfiggere la Regina Cattiva assieme alla moglie.

C'era solo un punto debole di Tremotino: Belle.

Certo, anche Gloria, ma a separare la bimba dai genitori ci avrebbe pensato il Sortilegio Oscuro, che avrebbe separato tutti dai propri cari, tranne Regina.

Tuttavia, ora che Belle scappava dal marito, dopo un litigio riguardo la bambina e la scelta di averla lasciata andare, Regina vedeva in ciò un'occasione senza pari per vendicarsi.

Non era giusto che lei, una cattiva, non ricevesse un lieto fine ma Tremotino, anche lui cattivo e molto più temuto di lei vivesse felice e contento con la sua famiglia ed i suoi amati.

Grazie al suo specchio magico ed ai suoi poteri Regina intrappolò dunque Belle nelle segrete del suo castello, dove nessuno mai l'avrebbe cercata.

Dopo il Sortilegio, Belle era stata tenuta rinchiusa in una cella in una zona dell'ospedale vietata a tutti tranne che Regina, il sindaco.

Regina, dopo averla tenuta abbastanza prigioniera l'aveva fatta uscire, senza ridarle la memoria, ma fornendole le cure necessarie ed i vestiti.

Aveva pensato che, anche se era libera e Gold poteva trovarla, lei non aveva ricordi e lui era quasi convinto di averla persa perciò, per quanto lui potesse ricordarsi di lei, Belle no. Non finché c'era il Sortilegio.

*presente*

Non feci nemmeno in tempo a riprendermi che Mary Margaret iniziò a parlare, riportandomi alla realtà dalla mia trance.

《Gloria, come stai? Emma ci ha raccontato tutto in fretta e furia e ci dispiace tanto. Se possiamo fare qualcosa...》

《Tutto?!?》chiesi io, ancora in trance

La bionda fece un mezzo sorriso e, scherzando, rispose

《Si beh, il fatto che sei condannata? Che mezza Storybrooke pensa tu sia colpevole, incluso il tuo papabile padre...》

Io sospirai, riprendendomi 《... e fratello...ora sì, mi ricordo. Scusate, mi è appena venuto a trovare Neal, e sono ancora scossa...》

Emma si sedette sconsolata

《Pure lui pensa sia colpa tua, non è vero?》

《va bene, gente. Facciamo un reso conto di ciò che abbiamo qui》 disse David, col suo solito modo di fare sicuro.

In effetti, ora che ci pensiamo, aveva proprio il modo di fare di un principe, se non re.

Lo sceriffo Emma prese i fogli sulla scrivania ed alzandosi in piedi, andò vicino al padre discutendone.

Guardandoli vicini notai moltissima somiglianza fisica e comportamentale. Speravo davvero per loro che la Salvatrice spezzasse presto il Sortilegio; erano una famiglia stupenda.

《Gloria, davvero, se serve io ci sono. Anche solo per parlare con qualcuno di fidato. In fondo sono una delle prime persone che hai conosciuto, no?》 disse Mary, prendendomi la mano
《Lo so, grazie...》

《Di nulla. Sai, anche io ci sono passata. Emma ci ha detto che pensa sia stata il sindaco che vuole incastrarti, e, a dire il vero, la cosa non mi stupisce. Regina voleva incastrarmi. Ed è grazie ad Emma se l'abbiamo fermata. Questa volta vedrai che farà lo stesso con te. Ci tiene molto a te》 disse, sorridendo, guardando Emma.

Aveva lo sguardo d'amore tipico di una madre mentre guarda la figlia ormai grande. L'unica differenza era che lei non si ricordava che quella bellissima donna dai riccioli d'oro fosse sua figlia.

Non ancora...

《Beh, è reciproco...》risposi, osservandola a mia volta.

*Nel mentre, nello studio di Gold*

《Bae, Emma cosa dice? Stanno arrivando?》

《mi ha appena scritto, sono appena partiti, era stata in ufficio con David e Mary per rassicurare Gloria e prendere dei documenti utili.
Te hai scoperto altro?》

L'uomo teneva il capo chino mentre esaminava varie prove: video delle telecamere, registrazioni, l' arma del delitto che Regina gli aveva dato affinché nessuno sapesse la verità....

Il sindaco, infatti, era convinta che stesse vincendo questa battaglia e, non solo, ma anche che Gold fosse passato dalla sua parte.

Tuttavia, Gold avrebbe fatto di tutto per sua figlia e sua moglie, perciò, aveva finto, dicendo a Bae di farlo a sua volta, per rendere il tutto più credibile, e, nel frattempo, indagare assieme alla Salvatrice ed alla sua gang.

Questo gli avrebbe anche permesso di spingere Emma a rompere il Sortilegio, dato il forte legame con entrambi i suoi figli.

《A dire il vero sì, ma avrò bisogno della conferma di Miss Swan》 rispose allora Gold, con un mezzo sorrisetto stampato sul volto

《e se ho ragione, Regina è in un mare di guai, figlio mio》

La ragazza che crede nelle favole volume 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora