La ragazza che crede nelle favole volume 1

Capitolo 21

*presente*

《HENRI!!》 urlava la bionda, mentre giravamo per il bosco alla ricerca del piccolo.

Imperterrita e decisa com'era a trovarlo, nessuna delle mie parole era riuscita a convincerla e mi aveva seguita.

《HENRI》 urlai io, andando dalla parte opposta a quella della bionda.

Stavo per girarmi rassegnata ed andare da Emma quando sentii un pianto.
Veniva da dietro un albero. Osservai i piedi e riconobbi i jeans e le scarpe del ragazzino.

Mi guardai intorno per vedere se Emma fosse nei paraggi; appena notai che non c'era traccia della bionda, mi misi a sedere accanto a lui e presi il libro da terra dove lui l'aveva appoggiato.

Guardai il ragazzo, le lacrime gli rigavano il viso e guardava a terra.
Mi ricordava me dopo che avevo scoperto di essere stata adottata.
《Henri, ascolta. So che ora come ora non ti va di parlare perciò tranquillo, tu dovrai solo ascoltare, parlo io》
Suo malgrado, ci sapevo fare quando si trattava di convincere la gente perciò Henri alzò lo sguardo timidamente ed annuì.
《Io ti credo. Sai, se non mi hai vista in giro è perché ho avuto di recente una visita importante. Tuo padre, Baelfire o Neal, come preferisci, mi ha fatto visita e detto la verità...》
I suoi occhi, prima rossi per le lacrime, ora tornavano a brillare di una luce incredibile. Quella del vero credente.

《Q-quindi tu mi credi??》 domandò lui timidamente.
《Sí piccolo. Io ti credo.》
Lui sorrise ma, prima di dargli il libro indietro, lo avvertii.
《Peró la Salvatrice è tua madre, come sappiamo bene, quindi starà a lei salvare gli altri. Henri, senti, lei non intendeva ciò che ha detto. Ma sapere tutto ciò che tu dici e crederci necessita una grande fede e tua madre non ce l' ha ancora. Starà a noi farle credere in questo. Senza superare il limite o sforzarla. Ce la faremo, vedrai piccolo. Tuo padre ci aiuterà e sono sicura che anche Gold se glielo chiedo. Io penserò a tua madre quando non è a casa e tu la terrai d'occhio quando sarete solo voi due.
Allora ci stai?》
Il piccolo si prese un po di tempo per riflettere, guardando il libro intensamente e poi rispose.
《Ci sto. La chiameremo Operazione Cobra. Proprio come la missione mia e di Emma per capire a che personaggi corrispondono le persone di Storybrooke per rompere il Sortilegio. 》
Detto ciò sorrise ed io ricambiai, abbracciandolo e portandolo da Emma.

Appena lo vide, mentre era appoggiata alla sua macchina gialla, i suoi occhi si illuminarono e gli corse incontro
《HENRI, GRAZIE AL CIELO, STAI BENE! Mi dispiace, piccolo, io non dovevo dire quelle cose, non sono vere. Io non penso quello che ho detto...》
《Fa niente Emma. Era per l' Operazione Cobra, così che nessuno sapesse che cosa è》
《Nessuno tranne me》 dissi io, sorridendo alla bionda e raggiungendoli
La bionda guardò confusa il bambino e sorrise
《Esatto piccolo》
Poi guardò me ed io mimai con la bocca facendole capire che le avrei spiegato dopo.

Lei mi sorrise e, dopo esserci salutati, partí di corsa per portare Henri da Regina prima che se la prendesse con lei e poi con me.

Quella donna incuteva terrore.

Emma tuttavia, prima di andarsene, si fermó per parlare con me.
《Noi abbiamo un discorso in sospeso... lo finiamo stasera da Granny? Io ti aspetto lí alle 20 in punto》aveva detto, per poi scappare col ragazzino.

Io guardai l'orologio: erano le 18. Avevo due ore prima dell'appuntamento.
Decisi che era ora di fare un po' di visite.
Prima di tutto per delle scuse: sarei partita da Belle e Ruby. Poi per informazioni sul Sortilegio e l'Operazione di Henri, per cui sarei andata da Neal e poi Gold. Ed infine mi sarei preparata per andare dalla persona alla quale dovevo più scuse: Emma.

Non persi tempo e mi diressi subito in biblioteca per scusarmi con Belle.

Ma, una volta entrata, trovai qualcosa di inaspettato:Belle distesa a terra, priva di sensi.

Mi avvicinai e vidi che era ferita in testa. Qualcuno l'aveva colpita ed era scappato...

Ma chi??

SPAZIO AUTRICE

...Beh, provate a indovinare chi è stato e perché l'ha fatto....