capitolo 24

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Erano le due di notte quando sentii il mio cellulare vibrare sul comodino. Preoccupata, pensando potesse riguardare Belle, mi alzai con cautela, facendo attenzione a non svegliare Ruby che si era addormentata accanto a me. Sorrisi guardandola dormire. Quella ragazza era incredibile: amava mostrarsi come quella dura, ma in fondo era sensibile e dolce, ed aveva un cuore enorme.

Mi ricordava me da giovane.

Mi diressi in bagno e, sempre facendo piano, risposi al cellulare

《Pronto?》 dissi, ancora assonnata

《Gloria, sono io, Emma. Dobbiamo parlare》 rispose la bionda dall'altro capo del telefono.

Ero confusa. Pensavo avremmo parlato alla mattina. Il mio sesto senso mi disse che era successo qualcosa.

《Che succede Emma? Non dovevamo parlare domani?》domandai, svegliandomi di scatto.

Se succedeva qualcosa a Belle o alla mia famiglia o Henri, non me lo sarei mai perdonata.
《Lo so...ma è urgente...》 rispose lei, con il fiato sospeso.

Trattenni il respiro anche io e, infine, feci la domanda che mi spaventava di più

《È successo qualcosa a mia m-... a Belle?》 chiesi, bloccandomi prima di buttare tutto all'aria. Mi ero fatta prendere dal momento.

Non doveva succedere più.

La bionda rispose subito

《Nono, tranquilla, lei sta bene. Si tratta dell'indagine però. Ci sono novità. E temo non siano buone. Soprattutto per te.》

Non avevo nemmeno fatto in tempo a tornare a respirare normalmente che mi bloccai di nuovo.

《Cosa vuol dire??》 chiesi, alzando il tono ad un volume di voce normale.

Dalla stanza accanto sentii un rumore, come un mormorio. Era Ruby che si lamentava probabilmente.

《Tu vieni al Toll Bridge. Ti spiego lì. Ma fai veloce e stai attenta che nessuno ti veda》 detto ciò, buttò giù, impedendomi di ribattere.

Ancora in trance, tornai in camera, mi vestii con le prime cose che trovai, mi misi il cappotto, la sciarpa ed il cappello, ed uscii.

Per non dar nell'occhio passai per il bosco ed andai al ponte a piedi.

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Una volta arrivata notai subito la bionda dal suo giubbotto di pelle rossa

《Menomale che non dovevamo dare nell'occhio》 scherzai, cercando di sdrammatizzare la situazione.

Emma fece una smorfia e ribatté

《Ho detto che TU non dovevi dare nell'occhio, mica io》

《Giusto, mi scusi sceriffo》

Seguì un minuto di silenzio che mi parve infinito nel quale la Salvatrice mi studiò bene per poi rompere il ghiaccio

《Gloria, dobbiamo parlare...》 disse serissima

《Lo so Emma, sono qui per questo. Perciò se mi dici cosa succede e non mi tieni più sulle spine te ne sarei estremamente grata》 ribattei io sull'orlo di una crisi d'ansia.

Non l'avevo mai vista così preoccupata, nemmeno per il suo Henri. Il che rendeva tuto più spaventoso.

《Va bene...allora, sicuramente ti ricordi che ieri sera sono andata ad indagare...》

Annuii, incitandola a continuare

《...Bene. Non so se ti ricordi ma dopo il tuo primo incidente Graham ti aveva prelevato del sangue per eventualità. Su di Belle è stato trovato del sangue e...》

《E..??》chiesi impaziente

《E...risulta essere il tuo Gloria...》

Rimasi congelata sul posto. Emma non credeva davvero che avrei fatto una cosa del genere, vero? VERO?!?

La mia faccia doveva esprimere il mio stupore e la mia preoccupazione perché la bionda scosse il capo e si affrettò a rispondere

《Io non credo sia stata tu. Qualcuno che ce l'ha con te e me sta evidentemente provando ad incastrarti. E sappiamo entrambe chi è. Lo so perché è già successo con Mary Margaret, prima che tu venissi qui》

《Ma allora se mi credi, perché sembri preoccupata? E se sei così certa sia stata Regina, vai da lei no? Indaga su di lei!》 risposi io

《Non è così facile Gloria. È il sindaco e praticamente tutta la città la teme. Abbiamo bisogno di prove evidenti prima di accusarla...》

Iniziai pian piano a capire

《...e per questo siamo qui. Tu domani mi arresterai e, mentre io sarò in prigione, voi cercherete le prove...giusto?》

Lo sceriffo annuii, accennando un sorriso.

《Inoltre, non so come Neal e Gold reagiranno, ma ti avverto, quando toccò a Mary, la maggior parte della città le voltò le spalle ma la cosa più dolorosa fu che David, l'amore della sua vita non le credette. Perciò sono qui anche per prepararti ad eventuali delusioni dalla tua ipotetica famiglia... spesso le persone più vicine a noi sono quelle che ci feriscono di più...》 continuò lei, abbassando lo sguardo, triste.

Emma aveva ragione, ed io lo sapevo benissimo. Le parole che mi disse mi preoccuparono, ma furono utili per prepararmi al giorno dopo. Solo perché Gold e Neal erano svegli ciò non voleva dire che mi avrebbero creduto. E poi c'erano Ruby e Granny, e tutta la città. Tutta tranne Mary Margaret, David, Henri...ed Emma. Colei che mi era stata vicina dall'inizio.

La luna era alta in cielo, si rispecchiava nel lago, gli alberi erano mossi da una leggera brezza e le stelle brillavano nel cielo, illuminando ancora di più il volto della Salvatrice.

Probabilmente mi feci prendere dal momento o forse semplicemente aspettavo quel momento dal giorno che l'avevo incontrata, tuttavia non potevo più aspettare. Mi avvicinai, le alzi il viso col dito e, facendo appello a tutto il coraggio che avevo in corpo, mettendole un ciuffo ribelle dietro l'orecchio, sussurrai

《Io non ti ferirei mai, Emma...》

Lei sorrise, e quello bastò a farmi perdere definitivamente la testa.

Gettai le mie braccia attorno al suo collo e mi avvicinai ancora di più, eliminando la distanza tra di noi, unendo le mie labbra alle sue.

Inizialmente fu un bacio delicato, le nostre labbra che si sfioravano, quasi per paura di ferire l'altra, poi, delicatamente, la bionda chiese il permesso di aggiungere la lingua ed io glielo permisi, facendo lo stesso.

Mi mise le braccia sui fianchi, mentre le mia mani le accarezzavano i capelli.

Quando ci staccammo ed aprimmo gli occhi notai che la bionda aveva un sorriso ancora più grande stampato in volto.
《Lo so...perché nemmeno io lo farei. Ci siamo dentro assieme no?》

Io annui e ricambiai il sorriso.

All'improvviso un pensiero mi venne alla mente

《Chissà cosa direbbe Neal a riguardo. Se è davvero mio fratello ho appena baciato la ex del mio fratellastro. Quindi mia cognata. E la madre di mio nipote...》ragionai ad alta voce.

《Beh, dovranno sopportarlo perché io non ho intenzione di lasciarti andare e non mi arrenderò facilmente》rispose Emma decisa

《Povero Henri, ne ha viste di crude e di cotte, eh?》 ribattei, facendo ridere la bionda. Risi anche io, dopo di che Emma mi riportò a casa e mi salutò con un bacio a stampo, promettendomi di rivederci il giorno dopo, per il mio arresto.

《Attenderò quel momento con ansia, Signorina Swan》ribattei io, flirtando.

La bionda arrossì e se ne andò.

Dio, quanto bella era quando era imbarazzata.

SPAZIO AUTRICE

Mi sentivo in colpa per non avervi dato il bacio tra Emma e Gloria, perciò ecco qui un bel momento tra le due. Ma attenzione che i guai sono sempre dietro l'angolo.

*Suspense*

La ragazza che crede nelle favole volume 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora