Nascosto

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[la mattina dopo]

Dopo una giornata infinita come quella di ieri, ho preso la briga di darmi un giorno libero. Era un decennio che non lo facevo e no, la convalescenza dopo le crisi per il demone non le conto. La mia testa ha bisogno di fermarsi un attimo. Ci sono troppe cose che devo sistemare. Prima di tutto devo chiarire con Andrew e prendermi cura del mio "secondo lavoro", che non devo prendere sotto gamba. Ultimamente non ho avuto notizie nè del primo, né informazioni per il secondo. Quindi, ho deciso di prendere la macchina e fare una sorpresa ad Andrew. Se sarà una cosa piacevole o meno, non lo so. Ma abbiamo bisogno di parlare e il non vederlo alla villa non mi piace. È sempre uno della famiglia, un amico. Non possiamo lasciare le cose cosí. Accosto la macchina davanti a casa sua. La casa di Andrew e Seong sembra una fortezza. Hanno le siepi piú alte che abbia mai visto a nascondere le sbarre della recinzione, e un cancello altrettanto possente. Ci tengono alla sicurezza. Qualsiasi ladro sano di mente saprebbe che perderebbe solo tempo nel tentare di entrare lí dentro, grazie anche al bellissimo sistema di sicurezza. Spento il motore scendo, andando a suonare il citofono.

"Chi è?" Risponde la voce squillante di Seong. Hanno le videocamere spente?

"Sono Hoseok." Il portone si apre subito.

"Oh vieni. Cosí parli con quel testone." Mi fa sorridere come l'ha detto. Seong è uno dei pochi ragazzi che è rimasto. O meglio, si è preso una cotta per Andrew nel mentre che sostava nella villa. Anche lui era conciato male. Ma lo abbiamo salvato. La famiglia e la vita che si è creato è la pura raffigurazione di quello che voglio per tutti. Un futuro semplice. Pulito e felice. Vissuto con qualcuno di cui si possano fidare. Per alcuni può sembrare la normalità, per gli omega come loro non lo è. Entro, mi faccio avanti. Hanno un bel giardino. Potrebbero esserci piú fiori. Si, decisamente. Forse posso offrirmi per rimodernizzarlo? Andrew mi manderebbe a quel paese.

"Buongiorno." Mi saluta Seong, sbucando dalla porta d'ingresso.

"Ciao." Lui sorride, anche io sorrido. Quel ragazzo mette allegria.

"Il cavernicolo è in cucina." Penso che sappia bene che Andrew è dietro di lui, ma lo offende comunque. L'aria puzza di battibecco.

"Il cavernicolo è quà." Si dissente Andrew. Io rido, non posso fare altro.

"Papà, chi è?" Sbuca una piccola versione dei due, fra le loro gambe. È Jonathan, il loro figlio maggiore.

"Ciao bello." Lo saluto, lui spalanca gli occhi e si aggrappa alla gamba di papà Seong. È molto timido, però mi saluta. Il padre lo prende in braccio. Fra le sue braccia il bimbo sembra ancora piú piccolo.

"Lasciamo che i signorini parlino, ok? Ci prepariamo per andare a scuola, vero? Fai ciao ad Hoseok? Ciao." Il bimbo si achioccia sul petto del padre, ma continua a salutarmi. So che i bambini sono timidi, ma mi offendo sempre un pò quando non mi salutano. I figli di Nam e Hoseok sono quelli che mi danno piú soddisfazione, mi usano come trampolino di lancio quando giochiamo e a volte, il piú grande mi chiama zio. Mi rendono orgogliosissimo. Purtroppo non posso essere lo zio di tutti i bambini che vedo. Sospiro. Seong sparisce dentro casa, rimane solo Andrew che mi fa cenno di entrare e io lo seguo. C'è profumo di biscotti e pasta modellabile. Insomma l'odore di una casa vissuta. Alla villa c'è solo puzza di legno e polvere. Fortunatamente ci sono le guardie e i  camerieri a tenermi compagnia, ogni tanto.

"So già quale buon vento ti porta qui. Vuoi qualcosa da mangiare?" Domanda. Sul pavimento sono seminati giocattoli e palline. C'è disordine, per me sarebbe piacevole avere del casino del genere in casa, ma non posso.

"No, sono pieno. Ho fatto scorta alla villa."

"Whisky?"

"Certo. Quello non lo rifiuto" Cambia direzione, sbanda a sinistra, dove mi ricordo esserci il soggiorno. Lui sta zitto. In pigiama, trascina le pantofole sul pavimento. I capelli sparati in ogni direzione. Non penso si sarebbe presentato nemmeno oggi a lavoro.

Less Than Anybody [Omegaverse][Wattys2022]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora