Less Than Anybody [Omegaverse][Wattys2022]

Arrivi

Busso alla sua porta, sono in pigiama. Prima, lungo il tragitto ho beccato Minho che mi ha fatto l'occhiolino. Adesso ho capito perchè Hoseok è cosí timido, non è bello quando la gente ficca il naso in certe cose.

"Ecco il nanerottolo." Mi viene aperto , sbucano i suoi capelli castani e i suoi occhi vividi.

"Tu vuoi le botte?"

"Ah si?" Si morde un labbro, spalancando la porta. Mi provoca, non conoscendo a pieno il mio caratterino. Entro, lo sposto di lato e con nonchalance faccio una corsetta per saltare sul suo letto. Ha cambiato copriletto, prima non c'era questo piumone cosí morbido, ma una coperta di seta. Preferisco questo. Vado sotto le coperte. Mi arrotolo come un gatto. Arriva pure Hoseok. Anche lui è in pigiama, stasera si è messo un completo blu. Mi guarda con le mani sui fianchi. Io alzo il dito medio, scappando sotto le coperte. Il letto è enorme, mi nascondo bene.

"Mostriciattolo?" Lo sento piú vicino. Arriva un colpetto sulla coperta e entra in circolo l'adrenalina, un pò come quando giocavo ad acchiappino con i miei fratelli da piccolo. Hoseok mi afferra un piede da fuori. Io scatto ridendo. Rotolo dall'altra parte. Non pensavo iniziasse a fare cosí caldo subito, quà sotto.

"Cosa pensi di fare?" Mi viene toccata la pancia. Scalcio con un stridolino. Lo sento ridere. Che stiamo facendo?

"Io entro, non mi squartare, grazie." Sento il click dell'interruttore, parte delle coperte si alza, entra aria pulita e anche i suoi piedi. Sono tentato di fargli il solletico, ma aspetto, in agguato. Altro click. Ci ripensa.

"Non ti azzardare a farmi il solletico." Sente che mi sto avvicinando ai suoi piedi. Ma alza le coperte e mi avvisa. Io mi volto, ridendo. Ho tre anni stasera, non importa mi sto divertendo. Gli sfioro un piede, lui scatta.

"Jimin. No." Il suo tono è secco, ma ride. Ho trovato il suo punto debole. Ci riprovo, ma lui mi afferra per una gamba e prova a trascinarmi via. Mi sale il panico e rido come un deficiente.

"La smetto, la smetto. Lasciami." Mi dimeno, preso dal panico. Prova a farmi il solletico ma sfuggo.

"Ma guarda te, se devo avere un mostriciattolo che mi fa il solletico, nel letto." Continuo a ridere. Sono a testa in giú, faccio sbucare un piede fuori dalla coperta. Lo sfiora e io lo ritraggo ridendo. L'aria quà sotto si sta facendo troppo pesa. Devo lasciare il mio nascondiglio. Torno con la testa nel verso giusto e sbuco leggermente. Mi guarda, ha un sorriso ha trentadue denti. Poi avvicina un dito. Io scatto e lo ritrae.

"Mordi anche?"

"Si." Esco finalmente dal letto, strisciando lentamente sul suo petto. Quà si sta ancora meglio. Ho fatto una bambinata molto ma molto divertente.

"Spengo la luce." Allunga il braccio, spegnendo la lampada sul comodino. Adesso è buio completo. Ed è bello. Sono sul suo petto, ogni cosa profuma di lui. Sento il suo cuore battere. Posso acdormentarmi in tempo zero. Però la lampadina nella mia testa si accende.

"Alla fine, cosa successe con quel ragazzo?" Gli mordo il mento, giocosamente. Non chiudo i denti troppo forte.

"Già, hai ragione, adesso riprendo. Si mise a piangere appena lo toccai. Mi pregò di continuare e di ignorare il suo pianto, ma non ci riuscí. Rimasi come freddato. Lui mi pregò con tutto se stesso, perchè se no lo avrebbero punito. Io non me l'aspettavo. Hai presente quando sei un deficiente, gonfio di alcoli e odio? E vedi il mondo per com'è davvero all'improvviso? Uno schiaffo morale. Mi sono sentito la piú grande delle merde." Gli chiedo se accende la luce perchè non vedo la sua faccia. Lo fa è riprende il discorso.

"Il ragazzo mi saltò in braccio, perchè doveva per forza avere un rapporto come me. Ma non ce la feci, non avrei mai potuto. Oltre a me, non avevo mai visto qualcuno piangere cosí tanto, con cosí tanto dolore. Mi raccontò chi era, perchè era lí. Ce lo mandarono i genitori per ripagare un debito e non lo ripresero. Come se fosse un oggetto." Comincia a giocare con il tessuto del lenzuolo, nervoso.