Salvare

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La cena prosegue tranquillamente, Minho sta cenando con noi, ma al suo tavolino. Vorrei tanto chiedere perchè, ma non vorrei risultare scortese. A volte cena con noi al tavolo, a volte no. Ha paura di disturbare? O fa come gli pare? Hoseok non sembra nemmeno accorgersene. Sta finendo il suo pollo con calma.

"Cosa c'è?" Si accorge che lo sto guardando. Io non ho mangiato molto, però ho finito la zuppa e ho mangiato un cosciotto. Il mio appetito sta recuperando tutto quello che non ho mangiato in mesi. Meglio cosí.

"Niente." Mi guarda stranito. In risposta afferra il coscio di pollo con le mani e lo addenta. Eccolo. Di nuovo. Al castello lo avrebbero seccato sul posto. Però è divertente guardarlo fare il coglioncello. Io sono stanco, mi sta prendendo l'abbiocco.

"Vuoi il dolce?" Dolce? C'è sempre spazio per il dolce. Il mio stomaco rettifica già il suo stato.

"Certo."

"Ovvio." Riborbotta lui.

"Il dolce arriva, state calmi giovani puledri." Ci risponde Minho. Hoseok disossa il suo cosciotto e lo lascia cadere nel piatto, disturbato da un'altra chiamata.

"Ma porca miseria è duro come la pietra quel ragazzo." Attiva la chiamata con il mignolo, ha la mano ancora sporca. Se la pulisce per poter prendere in mano lo smartphone.

"Chi? Jungkook?"

"Si. Pronto?" Cade il silenzio, Minho sbuca dietro le spalle di Hoseok. Sembra preoccupato. Anche il volto del ragazzo vira sulla preoccupazione. Cosa è successo?

"Ti avevo detto di non fare nulla. Maledetto idiota. Si, ma cercare informazioni non significa farsi fare il culo" Hoseok batte un pugno sul tavolo, spaventa me e l'uomo dietro di lui.

"Non me frega un cazzo. Dove sei?" Mi lancia un occhiata veloce. Adesso è nero di rabbia. È successo qualcosa al ragazzo che ha chiamato prima, immagino.

"Dov'è Taehyung? Sei un idiota. Ecco cosa." Minho posa una mano sulla spalla di Hoseok. Questo scatta dalla sedia, non gli da nemmeno il tempo di farla posare.

"Preparami un furgone, prendi le prime guardie disponibili." Una vena si gonfia sulla fronte. Minho annuisce, prende il suo telefono, lo guarda sconsolato.

"Stai fermo dove sei, o giuro che ti ammazzo io." Non so se devo proferire parola, ho paura di farlo arrabbiare ancora di piú. Spero non abbia intenzione di partire, conciato cosí.

"Quel coglione si è fatto beccare. Hanno preso Taehyung, lui è dentro, nascosto. Giuro che se muore qualcuno per colpa sua....io...io..." Gli si strozzano le parole in bocca. Sta diventando di un rosso brillante.

"Tu che hai intenzione di fare?" Domanda il piú vecchio. Io li osservo, senza dire una parola. Non so che dire, mi sento di troppo.

"Secondo te? Li lascio morire? Chissà cosa gli faranno. Ho bisogno di una giacca." Il ragazzo si fa sgomento.

"Vuoi andare là conciato cosí?" Alla fine è troppo, il mio cervello è in pena
. È ferito, cosa vuole fare? Si farà ammazzare pure lui.

"Non ho altra scelta. Quel ragazzo è un coglione." Si mette le mani fra i capelli. Vorrei fargli tante domande. È la prima volta in cui si ritrova in una situazione del genere?

"Ci vorranno quindici minuti prima che arrivi il furgone."

"Allora prendo il land rover." Il ragazzo non sta più nella pelle.

"Non avresti molte guardie."

"Falle arrivare dopo allora." Battibeccano i due. Io mi alzo in piedi, non so proprio come essere d'aiuto, vorrei tanto abbracciare Hoseok.

"Hoseok. Fermati." Prova a fermarlo Minho. Improvvisamente viene da me e mi abbraccia. Mi ha letto nel pensiero.

"Vai a preparare la macchina." Gli urla contro, sento il suo petto vibrare contro il mio.

"Non ti conviene andare cosí, se ti colpiscono di nuovo?" Il suo corpo è rigido, come se fosse fatto di pietra. L'unica cosa "rilassata" sono io.

"Non posso lasciarli là, a morire. Il problema non è questo, ma quando tornerò. Potrei essere diverso." Che sta dicendo?

"Se vedi che sono arrabbiato, lasciami perdere ok. Forse ci metterò un pò prima di tornare." Lo guardo confuso. Cosa va blaterando? Minho è ancora quà, dietro di noi. Ci guarda, preoccupato.

"Sta attento quantomeno." Lo abbraccio, non ho capito cosa intendeva, ma non voglio che si faccia male.

"Si. Il problema sarà quando tornerò a casa." Continua a ripeterlo.

"Se non ti fai accoltellare, no."

"Capirai. Devo andare." Mi bacia la fronte e interrompe l'abbraccio. Sguscia via in velocità. Non rimane altro che vederlo allontanarsi. Minho lo segue e io rimango nella sala. Da solo. Non ho ben capito cosa è successo, ma una certa ansia mi attanaglia lo stomaco. Troppe cose tutte assieme. Vado a sedermi al mio posto. Dopopoco entra il cameriere col dolce. Cosa significa che il problema sarà al ritorno? Prevede già di farsi riempire di botte? Non lo so. Mi viene servito un mille foglie. Ringrazio il ragazzo, ma non ho fame. Posso solo fissare il dolce, in un silenzio snaturato. Dove starà andando? Si farà del male? Perchè mi sento strano al pensiero che non torni? Congiungo le mani. Questa stanza adesso mi mette in soggezione. È cosí grande. Troppa aria. Le finestre buie, enormi. È un ondata di ansia stranissima. Forse è meglio andare in camera e aspettare, cosa non lo so, ma quà non è il posto giusto.

Less Than Anybody [Omegaverse][Wattys2022]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora