Finito il dolce, il piccoletto si è rannicchiato contro di me di sua spontanea volontà. In retromarcia, si è intrufulato fra le mie mie gambe. Per connettermi in modo migliore alla situazione, l'ho baciato, lasciando una mano sul suo fianco. Ogni giorno il suo profumo diventa sempre piú una tentazione. Adesso che si è preso profumo e shampoo, ho l'impressione di star conoscendo il suo vero odore. Ha un profumo fruttato, molto lieve però. Ricorda uno strano fiore. O un frutto. È molto giovanile, sta molto bene su di lui.
"Sai, a volte ho come la sensazione che tu ti stia trattenendo?" Sovrappensiero, lo ascolto senza capire.
"Io?" Torna a guardarmi. Sento il suo sguardo accarezzare il mio. Fisso le sue labbra. Ho voglia di baciarlo e stringerlo fra le mie braccia.
"Si. Soprattutto a letto." Aspetta, ma di cosa stiamo parlando.
"Non ho capito." Devo far funzionare il cervello, mi sono imbambolato a fissargli le labbra. Sono un caso perso. Se ne è accorto. Comincia a ridacchiare.
"Ti trattieni, come se tu avessi paura di farmi male." Adesso comprendo. In un certo senso è vero. Farei sempre il bis, a letto. Ma non conoscendolo ho paura di spaventarlo, o stroppiare. O forse ho paura di dargli l'idea sbagliata. Mi piace fare sesso con lui, solo un matto direbbe il contrario, ma questa volta non è solo sesso. Sto mettendo piede in territori mai esplorati per me.
"Un pò." Ruota il busto completamente verso di me. Sento la solita spinta di calore scalciare dentro di me. Lo fa ogni volta che mi sfiora, o mi guarda. Questo ragazzo mi muove dentro, come nessuno ha mai fatto prima d'ora. Non so nemmeno perchè proprio lui. Forse perchè è cosí testardo e tenace? Mentre fuori sembra tutto il contrario? Perchè è cosí bello? No, c'è di piú.
"Non avere paura di farmi male. Non sono di fatto di carta pesta." Sembra quasi offeso. Io lascio un tenero bacio sulla sua testa.
"Ho paura di andare oltre, di fare troppo." Ed è la verità. Solo lui sa cosa ha passato, non voglio risultare indelicato.
"Non mi fai paura, nè del male. Mi fido di te." Pensare che qualche settimana fa mi avrebbe tagliato la testa se solo mi fossi avvicinato.
"Fai quello che ti senti, davvero." Mi da un paffetto sotto al mento. Lo stronzetto mi ha rubato il gesto, e io l'ho rubato di conseguenza a Suga e Nam. Che giro che ha fatto. Inclino la testa. In un certo senso ha ragione, non ha senso che mi contenga, ho tanto da dargli. Allora faccio ciò che sento.
"Faccio già quello che sento, ma forse..." Lo infilo completamente in mezzo alle mie gambe, la sua schiena mi tocca il petto. Passo le braccia sotto le sue, stringendolo piano piano. Sento un ondata di adrenalina quando poso la testa sulla sua spalla vorticarmi nella pancia, quando condisco il tutto con un bacio o come una caldana.
"...posso provare..." Continuo. Lui di compatta, tira la testa all'indietro. Sto bene. Il silenzio degli alberi, il venticello fresco. Lui fra le mie braccia. Questa è la pace dei sensi. I miei ormoni non la pensano allo stesso modo, ma oggi ho voglia di far parlare altro.
"...piccoletto" Sussurro sul suo collo, prima di baciarlo. L'eccitazione sale, come aumenta la pace dei sensi. Raggiunge l'apice quando, Jimin, ridacchiando, va a congiungere le mie mani alle sue. Il nostro toccarsi si ferma qui, per adesso, eppure sento un infinità di cose. Il suo respiro si aggiusta col mio. Sono tutto un fremito eppure sono calmo.
"Hoseok?" Mi chiama, piano. Si sposta. Porta lo sguardo nuovamente verso di me. Ci guardiamo, senza fare nulla. In questo momento non ce n'è bisogno. Ci stiamo dicendo tante cose, eppure non stiamo aprendo bocca. Lo vedo vivere fra le mie braccia. È un sentimento strano, non so ancora come si gestisce.
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Less Than Anybody [Omegaverse][Wattys2022]
FanfictionHoseok non è mai riuscito a mantenersi nei canoni del solito "alfa", coltiva una vita che solo in pochi capiscono. Fortunatamente quei pochi, lo aiutano a portare avanti un progetto che gli porterà una piccola sorpresa. Letteralmente. Jhope x Jimin...