Strong... very... married

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La voce di Maria era appena svanita e Giulia non poteva fare a meno di pensare a lui. Non era stato nominato neppure una volta, per ovvie ragioni, ma lei non aveva avuto difficoltà a capire a chi facesse riferimento. Era così evidente la cotta per lui? O c'era qualcosa che non notava come aveva detto Martina, che sosteneva non fosse un amore impossibile? Interruppe quel pensiero: lei stessa aveva ripetuto più volte che era fidanzato, fidanzatissimo e soprattutto non intenzionato a lasciare la sua ragazza. E poi lei non era tipo da intromettersi in una relazione: non ne aveva mai avuta una in prima persona, figurarsi andare a distruggerne una, ragione per cui con lui non si comportava come con il resto del gruppo, ma al contrario era quasi sulla difensiva. Era questo che aveva reso evidente agli occhi di mezza casa la sua cotta? Eppure, lei pensava di star facendo un buon lavoro con Sebastian. Era diventato una sorta di chiodo schiaccia chiodo, per far distrarre sé stessa e chi ne era a conoscenza della sua cotta per il riccio vicentino, dissimulando con il ballerino. Non che non trovasse Sebastian bello o che gli stesse antipatico, ma come aveva detto anche Maria stessa, era difficile trovarsi insieme, mentre Sangiovanni nel bene o nel male le ronzava sempre intorno. Si avvicinò a Leo, il quale stava cucinando qualcosa che lei sicuramente non era in grado di fare, porgendogli la domanda che le ronzava in testa da quando Maria li aveva lasciati.

"Secondo te è un amore impossibile?" sussurrò a bassa voce, in modo tale che nessuno la sentisse.

Leo le sorrise intenerito: sembrava ancora più piccola in quel momento.

"Sei stata tu a definirlo 'strong very married', dovresti dirmelo tu"

"La chiama ogni sera e c'è pure una sua foto sul suo profilo..."

"Lola, hanno diciotto anni, potrebbero mollarsi anche domani stesso. Ti ricordo che staremo mesi qui dentro e non è detto che il loro rapporto possa sopravvivere, a prescindere da te"

Martina si avvicinò ai due.

"Leo ha ragione, potrebbero anche lasciarsi e da come ti guarda..."

Giulia roteò gli occhi al cielo, per poi scuotere la testa.

"Strong very married, niente di più, niente di meno. Mi guarda come guarda chiunque qui dentro, al massimo si sente più vicino a me perché siamo coetanei, ma me lo devo levare dalla testa"

Martina sorrise: Giulia era quella che 'faceva meno caso' a Sangiovanni, o almeno così provava a far credere, ma lui ci faceva eccome caso alla piccola romana.

"Fammi un fischio se ci riesci" e detto questo la salutò con un bacio sulla guancia per poi andare a lezione.

Giulia non riusciva ad allontanare il pensiero che Sangiovanni potesse essere interessata a lei. O meglio, cercava una ragione per cui quello non dovesse essere un amore impossibile. Sapeva di essere ignorante in termini di relazioni, in fin dei conti non ne aveva mai avuto una e in generale non si era mai dedicata chissà quanto a cercare un ragazzo, troppo presa dalla danza e dai suoi obiettivi, però pensava di essere in grado di cogliere l'interesse da parte di qualcuno. Certo, con Esa non era avvenuto, era praticamente cascata dal pero, ma in fin dei conti lei lo vedeva come un semplice amico, mentre con Sangiovanni, se ci fosse stato interesse da parte sua, sarebbe stato reciproco. Inoltre, come teneva a puntualizzare, era fidanzato e all'apparenza non sembrava ci fossero problemi fra loro due. Tuttavia, continuava a non trovare una spiegazione all'intervento di Maria. Che sapesse qualcosa? In fin dei conti era l'unica a sapere tutto ciò che avveniva in quella casetta.

"Credi lei sappia qualcosa?"

Leo girò le patate, prima di rispondere.

"Be' effettivamente ha occhi e orecchie ovunque, potrebbe aver ascoltato qualche conversazione di cui non siamo a conoscenza"

Mi sei scoppiato dentro il cuore || SangiuliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora