Le stanze d'albergo, ormai, erano diventate un po' il loro punto di incontro, considerando gli impegni di lavoro che li spingevano a raggiungere la metropoli lombarda. Ad occhio esterno sarebbe potuto sembrare che Giulia avesse raggiunto il suo ragazzo senza un fine preciso se non stare con lui, ma in realtà aveva intenzione di partecipare ad una classe tenuta da Marco Ricciotti, che aveva già avuto il piacere di conoscere l'anno precedente. Ricordava ancora con piacere quella lezione e quanto le fosse piaciuto cimentarsi in qualcosa leggermente diverso per lei, ma che aveva riscontrato un certo successo, anche mesi dopo, quando le persone che avevano iniziato a seguirla grazie al talent, avevano appreso dell'esistenza di quella coreografia portandola a numeri che non avrebbe mai immaginato. Era proprio da quella lezione che, in quel momento, dopo aver salutato tutti i presenti e in particolar modo Marco con la promessa di rivedersi presto, stava uscendo. Il van che l'avrebbe riportata in hotel era già lì, ma il suo ragazzo non era presente, per cui aveva dedotto fosse già rientrato. Come suo solito, aveva fatto amicizia anche con l'autista durante il viaggio di andata che le aveva permesso di raggiungere la palestra ore prima, per cui non si stupì quando le chiese come fosse andata. Giulia occupò tutto il tragitto a spiegare cosa avessero fatto, tessendo le lodi dell'amico ballerino, finché il mezzo non si arrestò di fronte al luogo che avrebbero abbandonato il giorno seguente per andare in Piemonte. In quei mesi aveva appreso che i viaggi in treno o in auto non le dispiacevano, soprattutto se le permettevano di raggiungere o accompagnare Sangiovanni. Ovviamente, preferiva i secondi, dal momento che ogni viaggio era un'avventura nuova con lui, che poteva portarli a trattare argomenti assurdi per l'intera tratta o a scoprire qualche nuova cosa dell'altro che ancora non sapevano, come il fatto che Giulia adorasse sedersi nei posti a quattro per conoscere nuova gente.
Giunta agli ascensori, attese impaziente che questo arrivasse, desiderosa di fare una doccia che rilassasse i suoi muscoli. Ballare la rendeva sempre felice, soprattutto in contesti del genere, ma era un ritmo a cui era meno abituata rispetto a prima. Certo, aveva preso il diploma da appena una settimana e non aveva avuto un attimo di tregua causa la preparazione, ma non era paragonabile a quanto fatto durante il talent, che aveva in parte rivissuto con quella lezione. Come immaginava, giunta in stanza, Sangiovanni era già lì, seduto sul comodo letto con la schiena poggiata sullo schienale ed un quaderno fra le mani – quello in cui erano state scritte tutte le canzoni che aveva composto in quei mesi. Aveva notato, negli ultimi giorni che avevano trascorso insieme, quanto fosse particolarmente ispirato, a tal punto da averlo trovato così anche quando erano andati a prenderla al suo arrivo in stazione. Sapeva che uscito dal talent avesse ricominciato a scrivere qualcosa – non a caso era andato ad incidere proprio quel giorno la sua prossima hit – ma vedere la smania con cui riversava i suoi pensieri su quelle pagine la emozionava un po'. L'aveva visto per mesi scrivere, ma sapeva che in parte lo faceva per dovere e la creazione sia di Lady che di Malibu le erano state totalmente nascoste finché non fosse stato convinto e gliele avesse fatte ascoltare per la prima volta. Quella volta, invece, si sentiva un po' partecipe – la sera prima le aveva fatto leggere una prima bozza – e ciò non poteva che farle piacere.
Sangiovanni alzò la testa quando sentì la porta scattare, vedendo la sua ragazza fare il suo ingresso.
"Ehi, sei tornata. Com'è andata?"
Giulia lasciò il suo marsupio sul comò vicino all'ingresso, disfacendo la crocchia nella quale aveva raccolto in maniera scomposta i suoi capelli, notando come la stanza fosse più fresca, probabilmente grazie all'aria che entrava dalla finestra che il cantante aveva lasciato aperta. Fece il giro del letto per stendersi dal suo lato, lasciandosi scappare un 'finalmente'. Si mise più comoda, voltandosi in modo tale da poterlo vedere in viso – aveva raccolto la parte alta dei capelli con un codino, un'acconciatura che lei adorava.
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Mi sei scoppiato dentro il cuore || Sangiulia
Teen FictionOne shot Sangiulia frutto della mia immaginazione