Malibu 2.0

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Quando aveva posato il cellulare alle cinque del mattino, la sera prima, era consapevole che alzarsi sarebbe stata una vera e propria tortura, ma non fino a quel punto. Aveva a malapena permesso alla sveglia di suonare che, con uno scatto improvviso, segno di quanto profondamente stesse dormendo, l'aveva staccata, accoccolandosi maggiormente al petto della ballerina, anche lei così immersa nel mondo dei sogni da essere rimasta imperturbata da quel breve suono. Sarebbe stata una giornata impegnativa per entrambi – forse un po' di più per Giulia, che doveva anche ballare – fra trucco, styling e sceneggiature varie, di cui entrambi si erano occupati nelle settimane precedenti: Sangiovanni aveva trovato in Giulia la fonte perfetta di idee per realizzare un videoclip che rappresentasse al meglio il senso di Malibu. In fondo, era stato il rapporto che i due avevano instaurato a ispirare quei versi che stavano dominando le classifiche da più di un mese, ormai. Il ragazzo, fin troppo assonnato, ripiombò velocemente in un sonno profondo, che tuttavia non durò a lungo. Il suono incessante delle nocche di Fabio contro la porta della loro stanza aveva strappato entrambi dalle braccia di Morfeo. Sangiovanni aveva spalancato gli occhi, ricordandosi improvvisamente la ragione per cui quella mattina era stato costretto ad alzarsi così presto, mentre Giulia, battendo più volte le palpebre, cercava di riprendere contatto con la realtà, ma il sonno la stava avendo vinta, portandola a richiudere gli occhi. Tuttavia, percepì il corpo caldo del ragazzo allontanarsi da lei, per cui, con un solo occhio aperto e la bocca ancora impastata, mormorò un 'dove vai?'. Il ragazzo non le diede una risposta, andando ad aprire la porta al suo manager.

"Sangio, è tardi. Non dirmi che state ancora a letto"

"Due minuti e siamo fuori" disse, mentre Fabio alzava gli occhi al cielo.

"Siete i soliti. Vi aspetto al van fra cinque minuti"

Giulia aveva sentito lo scambio di parole fra i due ed era ritornata alla realtà, ricordandosi dell'impegno di quella giornata. Si mise a sedere sul letto, osservando il ragazzo che, leggermente più sveglio di lei, si stava cambiando, indossando la canotta bianca che tanto adorava. La ballerina sospirò, cercando la forza di alzarsi da quel letto. Le sembrava di essere tornata a mesi prima quando aveva lezione di classico alle sette e trenta e dovevano praticamente trascinarla per i piedi per farla arrivare puntuale. Gli lasciò velocemente un bacio sul bicipite lasciato scoperto, per poi dirigersi in bagno, nella speranza che l'acqua fredda riuscisse a svegliarla leggermente. 

Come promesso, cinque minuti dopo erano già nel van, Sangiovanni fra Fabio e Giulia, la quale era durata due minuti prima di crollare nuovamente, appoggiata allo sportello della macchina. Il cantante la seguì poco dopo, poggiando la testa sulla spalla del manager. Si sarebbero recati poco fuori Milano per registrare il videoclip, per cui entrambi volevano approfittare di quel tragitto per dormire ancora un po', nella speranza di riacquistare almeno un po' le forze. Pochi minuti prima che il van si arrestasse, Sangiovanni si risvegliò dal suo sonno, voltandosi immediatamente verso Giulia e trovandola ancora più addossata allo sportello, in una posizione così contorta che l'aveva portato a chiedersi come riuscisse a dormire. Il cantante non resistette e immortalò il momento, per poi postarlo sul suo profilo Instagram.

"Svegliala che siamo quasi arrivati" bisbigliò Fabio. Sangiovanni, allora, si avvicinò a lei, scostandole i capelli che, come una tenda, le coprivano il video, nascondendolo più di quanto non facesse già la mascherina rosa.

"Giu, siamo arrivati" sussurrò contro il suo orecchio. Giulia, che a quanto pare non si era addormentata profondamente come il cantante credeva, sobbalzò, guardandosi intorno e riprendendo contatto con ciò che la circondava. Andò immediatamente a massaggiarsi il collo, percependo l'effetto della posizione che aveva assunto mentre con gli occhi ancora lucidi si voltava verso il ragazzo, notando che si trovava nel suo stesso stato. Di certo non era la prima volta che facevano così tardi, ma erano entrambi consapevoli che quella sera avrebbero dovuto evitare.

Mi sei scoppiato dentro il cuore || SangiuliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora