Domenica
Giulia e la domenica avevano sempre avuto un rapporto di amore e odio. Era una giornata che, prima del talent, dedicava principalmente a recuperare tutte quelle lezioni che le erano sfuggite durante la settimana e a portarsi avanti con lo studio per quella successiva, ritrovandosi ore seduta alla scrivania, senza la possibilità di andare a ballare perché l'accademia era chiusa quel giorno. La domenica, però, era anche il giorno che trascorreva a pranzo dalla nonna con il resto della sua famiglia, riuscendo un po' a godersi la meritata pausa che quel giorno feriale dovrebbe un po' offrire a tutti. Giulia, infatti, per inseguire il sogno della sua vita, si ritrovava a dormire poco durante la settimana e a studiare fino a tardi, per cui la domenica si concedeva di oziare un po' di più.
Per Sangiovanni, invece, prima del talent, la domenica era il giorno della settimana che meno preferiva. Era un ragazzo a cui piaceva tenersi occupato e quel giorno era fin troppo noioso per i suoi gusti. Era anche il giorno in cui i pensieri lo opprimevano più del dovuto ma, paradossalmente, diventava il giorno più produttivo per lui, in cui quei pensieri si trasformavano in musica.
Durante il talent, invece, per entrambi era diventato il giorno preferito della settimana, in quanto l'unico libero. Giulia, più del cantante, sentiva il peso di una settimana trascorsa in sala, fra lezioni di classico, palestra e nuove coreografie da imparare, soprattutto dopo l'inizio del serale, mentre Sangiovanni sentiva che era l'unico momento in cui poteva staccare la mente, che durante il resto dei giorni doveva essere un vulcano di idee per riuscire a reinventare tutti i pezzi che gli venivano assegnati. Insieme agli altri ragazzi, la trascorrevano nell'ozio più totale e, nel caso di loro due, l'unico momento che potevano godersi insieme senza la fatica di una giornata di studio appena trascorsa. Inoltre, era l'unico giorno, durante il serale, che potevano sentire i famigliari.
Usciti dal talent, poi, avevano imparato ad apprezzare maggiormente l'ultimo giorno della settimana. Dopo una settimana trascorsa fra mille impegni che potevano anche portarli a spostarsi per l'Italia, tornare a casa, che avevano sentito tanto lontana negli ultimi mesi, era sempre un piacere. Sangiovanni, soprattutto, si era reso conto di quanto quel porto sicuro gli fosse mancato: vedere la madre cucinare, viaggiare in macchina col padre, giocare a padel con il fratello e coccolare la nipotina, la nuova aggiunta della sua famiglia. Vicenza, poi, diventava più bella ai suoi occhi quando a quel quadro si aggiungeva l'altra nuova figura femminile della sua vita, Giulia, la ballerina che era riuscita ad integrarsi così bene in quel quadro che quando non era presente, la sua assenza era percepita un po' da tutti. Giulia, poi, aveva scoperto un nuovo modo di viversi la famiglia. La famiglia Damian, ovviamente, era diversa dalla sua, ma sentiva di farne parte, per cui le domeniche trascorse insieme a loro avevano un po' lo stesso sapore di quelle trascorse nella sua amata Roma, anche se diverse. Ad esempio, era difficile che si trovasse in cucina, forse perché c'erano persone a sufficienza e le sue scarse doti non erano necessarie, o forse perché si divertiva a stare ad ascoltare aneddoti raccontati dal nonno, seppur li conoscesse bene. A Vicenza, invece, la domenica mattina era differente, un po' come era accaduto quel giorno.
Era stata svegliata da Sangiovanni che, nonostante avesse cercato di fare il più piano possibile, si era ritrovato a frugare fra i suoi cassetti alla ricerca di una particolare cappellino. Quella mattina sarebbe andato a giocare a padel con Alberto, ma non aveva sentito la sveglia e, quando la madre era andata a chiamarlo perché il fratello lo stava attendendo all'ingresso, si era affrettato, facendo più baccano del previsto. Giulia, ancora a letto, lo sentiva borbottare fra sé e sé, ma non aveva alcuna intenzione di muoversi dalla sua comoda posizione. Quando recuperò tutto ciò di cui aveva bisogno, si avvicinò a lei per lasciarle un bacio sul capo prima di andarsene, credendo stesse ancora dormendo, ma il sorriso che le spunto sul volto quando sentì la sua presenza, la tradì.
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Mi sei scoppiato dentro il cuore || Sangiulia
Teen FictionOne shot Sangiulia frutto della mia immaginazione