Mi sei scoppiato dentro il cuore || Sangiulia

Rainy day

Il sonno di Giulia era stato interrotto dal picchiettare della pioggia sulla finestra della camera di Sangiovanni. Era un rumore costante, quasi ovattato, che creava una melodia che, in poco tempo, riuscì a riportarla nel mondo dei sogni. La pioggia, però, divenne più fitta e rumorosa qualche ora dopo, alle prime luci dell'alba, che sembrava essere stata oscurata dai nuvoloni grigi che popolavano il cielo. Rivolta verso la finestra, osservava il vetro bagnarsi sempre di più, realizzando che quella giornata non sarebbe andata come avrebbe voluto. Il giorno prima, quando erano arrivati a Vicenza, li aveva accolti un caldo che aveva spinto il cantante a proporle di trascorrere la giornata in piscina, come avevano fatto durante l'ultimo suo soggiorno in quella città, e lei aveva accettato ben volentieri, visto che gli impegni le impedivano di godersi l'estate come avrebbe voluto - non aveva ancora messo piede al mare se non per lo shooting di Vanity Fair. La pioggia improvvisa però, aveva deciso per loro, costringendoli a rifugiarsi in casa. Facendo il più piano possibile, si alzò dal letto, accostò l'anta della finestra che avevano lasciato leggermente aperta la sera precedente, ma che in quel momento permetteva all'aria fredda di entrare, e fece il giro del letto per recuperare i telefoni di entrambi, che avrebbero squillato da lì a poco, e staccare la sveglia. Se dovevano rimanere in casa, tanto valeva dormire fino a tardi e recuperare il sonno che avevano perso negli ultimi giorni. Tornò a letto, avvicinandosi al corpo caldo del suo ragazzo e stampandogli un bacio sulla spalla lasciata scoperta dalla canotta che indossava per dormire. Il ragazzo, che l'aveva sentita alzarsi dal letto qualche minuto prima, la avvicinò maggiormente a sé cingendole la vita con un braccio.
"Sta piovendo" mormorò ancora assonnato.
"Lo so"
"Non possiamo andare in piscina"
"Lo so"
"Allora rimaniamo a letto tutto il giorno?"
Giulia emise un suono di assenso.
"Perfetto" biascicò, per poi ripiombare in un sonno profondo. Giulia si prese qualche secondo per osservarlo dormire beato, decisamente più sereno rispetto a due mesi prima, quando in vista della finale l'agitazione aveva reso irrequieto anche il suo sonno. In quel momento, era stanco a causa dei vari impegni che lo portavano in giro per l'Italia, ma era felice, come non era mai stato. Gliel'aveva confessato qualche sera prima, quando avevano ultimato il videoclip di Malibu.
I due ragazzi si risvegliano solo quando Lidia andò a bussare alla loro porta. Era quasi mezzogiorno e la pioggia non sembrava volersi arrestare. La donna percepì soltanto mugugnii infastiditi dall'altra parte, segno che erano entrambi ancora nel mondo dei sogni, per cui insistette maggiormente. Giulia si arrese e provò a liberarsi della presa del ragazzo che la teneva stretta contro il suo petto, ma non sembrava voler sentire ragione.

"Gio, vado a sentire cosa vuole e torno subito"

Borbottò qualcosa che non riuscì a comprendere, liberandola e permettendole di aprire la porta.

"Buongiorno Giulia. Buongiorno Gio – alzò il tono per farsi sentire dal figlio, il quale si limitò ad un brontolio – Io e Pier stiamo andando da mia sorella come da programma, ho preparato le lasagne, dovete solo infornarle, riuscite a non incendiare casa?"

Giulia rise. Le sue scarse doti culinarie erano ben note a tutti, ma Sangiovanni non era tanto più bravo di lei, nonostante si vantasse di saper cucinare una pasta al ragù con i fiocchi.

"Ci inventeremo qualcosa"

"Bene. Buona giornata, Giu" le sorrise prima di stringerla delicatamente in un abbraccio che ricambiò immediatamente.

"Buona giornata a voi"

Giulia si chiuse la porta alle spalle, tornando a letto, consapevole dal fatto che non avrebbero pranzato prima delle tre. Sangiovanni aveva ancora gli occhi chiusi, ma era sveglio.

"Possiamo non fare niente tutto il giorno?"

Giulia rise, approfittando del fatto che si fosse steso a pancia in su per abbracciarlo e accoccolarsi a lui.