Shakespeare in love

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Giulia, da quando era entrata in casetta, si era resa conto di quanto fossero corte le giornate e che ventiquattro ore non fossero sufficienti per tutto ciò che doveva fare. Le lezioni la tenevano occupata per ore – non che le dispiacesse, era lì per quello – sfruttava il tempo che le davano al telefono al massimo e il poco tempo libero lo usava per guardare i video delle coreografie della settimana. Per questa ragione, subito dopo cena, si era fiondata sul divano, pc in mano e per guardare Simone nella coreografia che avrebbe dovuto portare sabato. Alzò lo sguardo dallo schermo quando vide Sangiovanni, con il telefono in mano, sedersi all'altro capo del divano. Il riccio, giorno dopo giorno, si stava aprendo sempre di più ai suoi compagni, nonostante la difficoltà ad adattarsi a convivere con così tante persone, e si stava avvicinando sempre di più a Giulia. Quest'ultima, non si sapeva spiegare il perché di tale atteggiamento da parte del ragazzo, ma aveva deciso che lei non avrebbe fatto un passo se non fosse stato lui a farlo per prima e soprattutto si era imposta di non cogliere segnali nascosti dietro ai suoi gesti. Per quanto sentisse che il sentimento stava cambiando, di pari passo con l'avvicinarsi al ragazzo, che con il passare dei giorni aveva iniziato a mostrare sempre più di sé stesso, si era ormai rassegnata al fatto che più dell'amicizia non ci potesse essere fra di loro. Non che le dispiacesse, in fondo. Reputava Sangiovanni una bella persona, di quel tipo che merita di essere conosciuta e, se abbastanza fortunato, di averla nella vita.

Sangiovanni si alzò e si sedette tre volte – la terza senza telefono in mano, evidentemente era finito il tempo – prima di rivolgerle la parola. Al divano si erano avvicinati anche Arianna ed Esa, con cui il riccio stava parlando prima di interpellare anche lei.

"Vuoi vedere un film?"

Se pur si fossero avvicinati nell'ultimo periodo, Giulia non poté fare a meno di essere stupita per la proposta. Per lei rappresentava l'ennesimo passo avanti da parte sua e non aveva intenzione di rifiutare, nonostante avesse un'ultima coreografia da guardare.

"Vado a posare il pc e torno"

Quando tornò in sala, al gruppo si erano aggiunti anche Sam ed Evandro, per cui il divano, che prima era praticamente libero, si era riempito, lasciando un piccolo spazio per lei, accanto a Sangiovanni. Lo vide sposarsi maggiormente verso l'estremità del divano, per poi battere su di esso.

"Dai, siediti qui"

Giulia pregò che il rossore sulle guance non la tradisse e mostrasse l'imbarazzo di sedersi accanto a lui. Si accomodò, cercando di stargli il più lontano possibile in quello spazio ristretto, ignorando la vicinanza con il ragazzo. Attese che facessero partire il film e quando lesse 'Shakespeare in love' sullo schermo si imbarazzò ancora di più, ricordando quale fosse il tema del film. Si rannicchiò su sé stessa, sempre ben attenta a non sfiorare il ragazzo al suo fianco nemmeno per sbaglio e si concentrò sullo schermo. L'ansia di Giulia, però, non passò inosservata, soprattutto al riccio, che la percepiva rigida affianco a sé. Non sapeva se fosse lui a farle quell'effetto, ma una parte di lui, lo desiderava. Negli ultimi giorni si era avvicinato sempre di più alla ballerina, quasi di riflesso naturale: il suo buon umore e la sua allegria riuscivano a tirarlo su quando tornava da una giornata di lezioni e in parte, questo lo spaventava. L'aveva notata ai casting, la sua risata non era passata inosservata, ma le aveva fin da subito fatto simpatia, seppur non avesse mai provato ad avvicinarsi più di tanto, se non negli ultimi giorni. Osservò la ragazza al suo fianco con la coda dell'occhio, concentrata a guardare il film, molto di più di quanto non lo fosse lui, per cui approfittò della sua distrazione per farle una domanda sul film. Si avvicinò a lei più di quanto non lo fosse già e, cercando di non disturbare gli altri, le sussurrò la domanda. Giulia, notando quel movimento, seguita dalla sua voce bassa, si irrigidì ancora di più e quando si voltò a guardarlo, notò quanto fossero vicini, quindi d'stinto si allontanò, consapevole di essere arrossita, ma ignorò la reazione del suo corpo, rispondendo prima che la prendesse per stupida. Lui annuì, per poi cambiare posizione, allontanandosi leggermente da lei, nella speranza che potesse rilassarsi. Giulia, però, era ancora ferma immobile. Era inutile negare che quel contatto, che a lei era apparso così naturale, le aveva fatto sentire le bollicine in tutto il corpo e non avevano intenzione di andarsene. Per quanto ci volesse provare, quel ragazzo, con pochi e semplici gesti, riusciva a farle sentire le farfalle di cui tutti parlano ma che lei non aveva mai sentito. Per la prima volta, pensava di essersi presa una cotta per un ragazzo. Sangiovanni era la sua prima cotta. Ed era fidanzato. Come un grillo parlante, la sua coscienza le ricordava che le farfalle dovevano sparire così come erano apparse.

Mi sei scoppiato dentro il cuore || SangiuliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora