Tutto torna umano

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E se sorridi è così, così, così

Che tutto torna umano


Il suono della sveglia risvegliò Giulia dal suo sonno. Facendo sbucare solo una mano dal piumone, la staccò, per voltarsi verso la figura che aveva al suo fianco. Non si stupì quando, accoccolandosi al suo corpo, lui la strinse ancora di più a sé.

"Perché hai messo la sveglia?" mormorò Sangiovanni, chiaramente infastidito dal brusco risveglio. Odiava la sveglia e la odiava ancora di più quando la sentiva in vacanza.

"Perché le piste da scii dopo una certa ora si riempiono e ci tocca fare una fila lunghissima" rispose iniziando a giocherellare con la croce che aveva al petto. Con l'arrivo del freddo e dei numerosi strati di vestiti con i quali si doveva coprire, Sangiovanni aveva abbandonato le collanine che avevano adornato il suo collo per tutta l'estate a favore della sua collana più preziosa.

"Sei proprio convinta di voler dedicarti allo sport questa mattina?"

"Assolutamente. È tanto che non scio e non ho mai sciato qui in Trentino, qui su, è ora di alzarsi"

Giulia sgusciò via dalle lenzuola, per poi scoprire anche lui, affinché si muovesse. Quando si ritrovavano a dormire insieme, adorava svegliarsi al mattino accanto a lui e coccolarsi prima di alzarsi, ma sapeva che, se fosse rimasta un solo minuto in più, il cantante, insieme al torpore delle coperte, l'avrebbero trattenuta lì per ore.

"Giulia" si lamentò cercando di coprirsi di nuovo.

"Per me puoi pure rimanere qui, io vado a sciare"

Ovviamente, a quelle parole, il ragazzo, seppur ancora addormentato si portò a sedere sul letto.

"Avresti potuto svegliarmi con un bacio, sarei stato molto più felice di uscire da questa stanza per prendere freddo" fece finta di imbronciarsi. Giulia scosse la testa, per poi avvicinarsi al letto ed abbassarsi al suo livello, dandogli un bacio a stampo.

"Questo ti basta per ora" disse, prima di allontanarsi velocemente: se avesse perso un altro secondo, l'avrebbe trascinata a letto con lui.

"Possiamo almeno fare colazione prima di andare?" chiese ad alta voce affinché Giulia, in bagno, lo sentisse. Alla sua risposta affermativa, Sangiovanni chiamò il servizio in camera. Era deciso a non abbandonare la stanza finché non fosse stato assolutamente costretto. Al suo rientro dal bagno, Giulia trovò il vassoio con la colazione sul loro letto.

"Sangio..."

"Che c'è?" mormorò con mezzo cornetto in bocca.

"Intendevo fare colazione dopo esserci preparati per uscire, non prima" disse, sedendosi comunque accanto a lui e prendendo uno dei due biscotti.

"Non l'hai specificato"

Mezz'ora dopo, dopo vari rimproveri della ballerina, erano finalmente riusciti a lasciare la loro stanza per dirigersi verso le piste da scii. Sangiovanni rabbrividì quando sentì l'aria fredda colpirlo. Era gennaio, mancavano pochi giorni al suo compleanno e l'inverno era decisamente nel suo stadio più avanzato. Non che gli dispiacesse, era la sua stagione preferita, però avrebbe preferito passare la giornata al caldo insieme a Giulia. Prima di mettersi insieme, non pensava di essere un tipo da coccole, ma con lei, si era reso conto che gli piaceva trascorrere ore a letto a non fare assolutamente nulla se non scambiarsi dolci baci e morbide carezze, a parlare di tutto ciò che gli passava per la testa con magari qualche canzone di sottofondo. Era così che avevano vissuto una giornata di un paio di settimane prima, quando una burrasca di neve si era abbattuta su Milano, impedendo a Giulia di rientrare nella capitale e obbligandoli a rinchiudersi nel caldo della casa di Sangiovanni. In quel momento, mentre Giulia lo trascinava per una mano, avrebbe riprodotto volentieri quella giornata.

Mi sei scoppiato dentro il cuore || SangiuliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora