Muro di platino

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La lunga coda del vestito in seta nera di Lusifera sfilava voluttuosamente lungo il corridoio che portava alla Sala del Potere. Ad attendere il temibile Arcangelo, nella sala del Grande Tempio di Atene, c'erano Roland, Muruch, Dagobert, Astolfo e, naturalmente, Zeus, colui che aveva organizzato in gran segreto non solo quell'incontro clandestino, ma anche e soprattutto  l'offensiva verso le Terre di Dioniso.

< Mia cara  Lusifera, la tua bellezza è pari soltanto alla tua astuzia sul campo do battaglia! No posso fare altro che complimentarmi con te per la perfetta resa del piano!> Esclamò lusinghiero il Padre degli Dei mentre osservava la succube entrare nell'ampio salone. < Devo ammettere che tutta questa operazione è stata abbastanza deludente... I Paladini sono stati impeccabili come al solito e i Cavalieri non hanno avuto il ben che minimo accenno di dubbio. Tutto è stato dannatamente prevedibile, tranne il fatto che quella lagna di Lena ci ha quasi lasciato le penne. Questo però mi ha permesso di conoscere quel bel vedere del Cavaliere del Cancro... >. Rispose annoiata Lusifera scostandosi una ciocca riccia color caramello dal piatto e ossuto petto, volgendo lo sguardo verso i quattro protettori di Athena. < Sembra che le gravi condizioni di Lena ti divertano... >, incalzò furente Muruch rivolgendosi alla donna, la quale, nel frattempo, si era comodamente seduta su di una sedia foderata in velluto rosso. < Stai tranquillo Muruch, le vostre piccole Guardiane sono tutte sane e purtroppo salve, compresa lei. Hanno gli sguardi dei Cavalieri d'oro puntati addosso e non solo in senso di protezione se ci siamo capiti...>, rispose ammiccante Lusifera accavallando provocatoriamente le gambe rimaste scoperte a causa dei grandi spacchi del vestito. < Sarà meglio per te che non sia successo niente a nessuna di loro. Potrei perdere in un attimo i miei modi da gentiluomo>, continuò Astolfo mentre ribolliva di rabbia.

Il Re dell'Olimpo, dall'alto del suo trono, guardava divertito la scena. < Immagino non avrai nulla in contrario, oh mia cara Lusifera, se mi prendo i merito di questa impresa. Convincere quell'impedita di Dea della guerra non è stato affatto semplice ... Le sue preghiere erano rivolte solo ai suoi protetti. Il suo dolce cuore non avrebbe retto ad alcun danno fisico inferto ai Cavalieri ... Posso sapere se almeno i nostri obbiettivi sono stati raggiunti?> , disse cinicamente Zeus posando l'occhio sulla coscia nuda della sua sottoposta. < Direi di si, Paladini e Cavalieri si iniziano a fidare l'uno dell'altro, anche se con molte riserve. I ragazzini sono ancora titubanti, ma pendono dalle labbra dei loro maestri, non rappresentano assolutamente una minaccia. Almeno per ora. Inoltre la quasi dipartita di Lena ha generato un risvolto inaspettato ... Cancer è stato indotto da Pia ad usare la "risonanza" per riportarla in vita.  Forse questo episodio svelerà la vera identità delle Guardiane! Quei tonti di Athena sono ancora convinti che  siano in realtà delle ancelle... E questi avrebbero battuto Hades...>. Il tono di Lusifera diventava secondo dopo secondo sempre più impertinente ed insolente. In quel momento poco le importava della riuscita del piano. La sua mente vagava in direzione del Cavaliere del Cancro,  in passato aveva sentito storie a proposito della sua mancanza di pietà sul campo di battaglia. No si aspettava di certo di incontrarlo in quella situazione, a petto nudo mentre correva per la foresta con una moribonda in braccio. Eppure, nonostante l'inaspettato primo impatto, era riuscita a scorgere nel profondo di quegli occhi blu una vena di follia omicida, l'assenza completa di pietà. Più ci pensava e più si eccitava. Quel giovane doveva diventare un suo sottoposto, voleva averlo, bramava dominarlo. 

 < Immagino vi importi ben poco dei giovani che avete portato a morire...>, sospirò affranto Dagobert rivolgendosi alla donna e al Dio. < I deboli non servono ad alcun esercito, tantomeno al nostro. Allo stesso tempo abbiamo bisogno di carne da macello. Questi inetti non potrebbero aspirare a nulla di più che sacrificarsi per la causa del Sommo Zeus...>. Le fredde e spietate parole di Lusifera fecero trasalire violentemente i quattro giovani . <  Al pensiero che abbiate potuto sacrificare in modo così leggero  delle vite mi viene da vomitare. La cosa importante è che rispettiate i patti. Nulla deve accadere alle Guardiane e quando la guerra sarà vinta ci benedirete il matrimonio!> Tuonò duro Roland. L'arcangelo fece per rispondere, ma la calda e profonda voce di Zeus la precedette.< Che brutta opinione avete di me! Questa è la guerra ragazzi miei, non è mai stata giusta e bisogna essere costretti a fare dei sacrifici...>. Il Dio si alzò placidamente dal trono e si diresse verso i quattro sottoposti irrigiditi ed intimoriti dalla sua imponente figura. < Ammiro però la vostra devozione verso quelle streghe. Siete stati disposti a tutto pur di ottenere il loro cuore. Avete rinunciato al vostro ruolo di Capitani di Dioniso, vi siete finti morti, avete tradito il vostro Dio alleandovi con me. Tutto questo per cosa? Per avere la loro mano. State facendo tutto questo pur sapendo che alla fine di questa imminente guerra sarebbero finalmente mie schiave, ma allo stesso tempo vostre mogli ... In fin dei conti non siamo poi così diversi.>. Zeus parlava con voce suadente e allo stesso tempo tagliente, affondando sempre più il coltello nella ferita ancora aperta dei suoi sottoposti. < Era l'unica cosa che potevate fare dopo il loro rifiuto vero? Accettare la mia proposta. Salvarle da me tradendole ed obbligarle ad amarvi. Sempre che riescano a farlo quando scopriranno la verità. Avete uno strano modo di amare, appassionato senza dubbio, ma molto contorto>. Con queste velenose parole il Padre degli Dei sfilò davanti ai quattro ex Capitani, i quali feriti profondamente nell'orgoglio non furono in grado di trattenere le calde e amare lacrime. In ultima battuta fu Lusifera a dare loro il colpo di grazia, < Triste storia davvero. Chi lo avrebbe mai detto che degli uomini tutti d'un pezzo come voi avrebbero potuto fare una cosa del genere, per amore. Chissà se ne varrà la pena, soprattutto ora che quelle streghe sono convinte che voi siate morti. Senza contare il fatto che c'è già qualcuno di vostra conoscenza e dalla dorata armatura che ha messo loro gli occhi addosso! >. La donna non diede il tempo ai ragazzi di controbattere. Lei e il suo frusciante vestito di seta nera sparirono nell'oscurità del Grande Tempio di Atene lasciando i quattro sventurati traditori soli con le loro incertezze.

La storia mai raccontata {I cavalieri dello zodiaco}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora