Risveglio

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Il dolore che provavano era sovrumano, pareva che le ossa fossero state ridotte a polvere e che le carni fossero lacerate in pezzi via via sempre più piccoli e profondi. Il respiro si faceva via via più affannoso e la vista vacillava. Era tuttavia una sensazione corporea, chiunque avesse visto i dodici cavalieri avrebbe creduto che fossero semplicemente svenuti o addormentati. 

Questo è quello che avrebbe pensato una persona comune, qualcuno che non era a conoscenza del fatto che, per l'ennesima volta, i dodici cavalieri d'oro erano stati risvegliati dal mondo dei morti.

Frastornati tentarono di alzarsi, ma più aspiravano verso l'alto, più il dolore si faceva insopportabile e venivano attratti dal freddo pavimento in marmo del Grande Tempio.

Tenendo gli occhi socchiusi intravidero la sagoma giovane e femminile della Dea Athena, con stupore e paura si accorsero che non era sola. Pochi passi davanti a lei camminava un uomo possente e alto,il quale avanzava fiero e minaccioso verso i giovani inermi. 

Se c'era una cosa che l'oltretomba non era in grado di cancellare era la fedeltà alla loro Dea. Sfidando il dolore riuscirono ad alzarsi e una voce flebile si alzò su tutte, - Athena...-. Era la voce di Saga. Il ragazzo che un tempo, accecato dalla brama di potere, tesseva le fila della sua morte, ora si alzava rantolante per tentare di soccorrerla. Dietro di lui si alzarono gli altri, reggendosi a vicenda come meglio potevano.

L'uomo, incurante della sofferenza di chi gli era difronte, si sedette in modo svaccato sul trono del Gran Sacerdote. Si gustava la scena, voleva testare la fedeltà dei mitici cavalieri e aveva deciso di portarli allo stremo delle forze fisiche e mentali. Se la loro forza di volontà sarebbe risultata soddisfacente avrebbe donato loro forza e salute, se al contrario si fossero fatti vincere dalle avversità fisiche, li avrebbe sigillati nell'Ade per l'eternità.

Fortunatamente le aspettative si rivelarono fondate e con un semplice cenno della mano donò ai malcapitati una forza e vigore mai visti prima.

Inutile dire che l'accaduto non aveva lasciato indifferenti coloro che vivevano ai piedi del Grande Tempio.  Tutti i combattenti avevano avvertito distintamente il cosmo dei dodici cavalieri, ma al contempo avevano avvertito altro. Vi era una tredicesimo cosmo, immenso e terrificante, potente al punto di impedire a chiunque di avvicinarsi alle scale pietrificandolo dalla paura.

Quando il fatto accadde Seiya era in procinto di allenarsi nel bosco ai piedi della montagna. Il corpo ebbe un fremito e quasi si sentì mancare, la gioia di sapere i cavalieri d'oro nuovamente vivi si fondeva col terrore dell'ignoto motivo del perchè ciò era accaduto. In breve tempo fu raggiunto dai suoi compagni, le medesime espressioni in volto e i nervi tesi.

- Ebbene avete avvertito tutto anche voi- disse con voce grave il cavaliere di Pegaso, - Già e non nego che ciò mi rende frenetico, vorrei fosse un buon auspicio, ma temo il contrario- continuò il biondo cigno volgendo lo sguardo alla sommità della vetta che li sovrastava.

Non erano però soli, dall'ombra degli alberi Tisifone si palesò. - Che razza di smidollati! Tra tutti i cavalieri presenti sareste dovuti essere i primi a scalare le dodici case!- Quelle feroci parole fecero più male che un pugno nello stomaco. -Devo quindi supporre che tu ci abbia preceduti- - Esattamente Dragone, ne vengo proprio ora e posso dirvi con estrema sicurezza che fareste meglio a ritrovare il midollo...Da ciò che ho potuto vedere non sta accadendo nulla di buono lassù-, era possibile immaginare il volto solitamente severo della sacerdotessa immerso nei più funesti pensieri, lei che si era sempre fatta vanto della sua arroganza e spavalderia risultava ora piccola e indifesa, schiacciata da ciò che aveva potuto scorgere. Notando ciò Shun le si avvicinò e le mise una mano sulla spalla, la guardò dolcemente negli occhi e con tono rassicurante le disse: - Grazie per averci svegliato dal torpore,, hai ragione dobbiamo trovare il coraggio di sfidare l'ignoto-.

Con quelle parole i cinque ragazzi si avviarono al Grande Tempio, il cuore in gola e la testa colma di dubbi.

- Con chi abbiamo l'onore di avere a che fare eh vecchio?- -Cancer, te ne prego, contieniti...Ancora non sappiamo chi abbiamo davanti- sussurrò il cavaliere dei pesci accostandosi all'amico, - Ho solo espresso il pensiero di tutti, solo che non l'ho ricamato di velluto-, la risposta fu quasi un ringhio. -Cancer ha ragione, dagli inferi ci hai risvegliato, perchè?-, l'uomo dalla sommità guardò la figura alta e snella del gelido cavaliere dell'acquario e ghignando rispose, - Dovresti essere l'ultimo a parlare, insieme ai tuoi compagni. Mi risulta che nell'Ade abbiate ritrovato una nuova vita da traditori, ora che ne siete nuovamente liberi osate lamentarvi?-

- Quella fu una scelta sofferta e necessaria!- urlò il cavaliere del capricorno, rimasto fino ad allora in disparte. 

Le provocazioni dell'uomo continuarono, puntando ai meandri più fragili delle loro anime, sondandole e giocandoci come il gatto fa col topo. Fu solo quando le lacrime cominciarono a solcare i volti dei cavalieri che si rivolse al cavaliere della vergine, - Mi stupisce che tu non abbia proferito parola, il cavaliere più vicino alle divinità  non è in grado di riconoscerne una quando le si para dinanzi?-, il suo sguardo trapassava il cavaliere da parte a parte obbligandolo a voltarsi. 

- Il sospetto lo avevo, ma non sulla natura divina, quanto sul nome e la motivazione delle sue azioni-, Shaka si trovò attaccato al muro stretto dai pugni di uno Ioria furioso - Tu sapevi e non hai proferito parola!- -Se avesse voluto fare del male ad Athena non ci avrebbe risvegliato! Ci ha messo alla prova per tutto il tempo!-

- E' vero ciò che dice?- -Ebbene si cavaliere dell'ariete, volevo testare la vostra cieca fedeltà ad Athena, nonostante la sua parola avevo necessità di provare personalmente. Per quanto riguarda la mia identità la saprete solo quando giungeranno gli imbattibili e fedelissimi cavalieri di bronzo-


La storia mai raccontata {I cavalieri dello zodiaco}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora