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Oggi posso affermare che non è una buona giornata, mi sono svegliato tardi perchè la sveglia aveva deciso di non suonare e quindi di conseguenza sono entrato in seconda ora a scuola, poi è andato una merda il compito di matematica e in tutto questo non riesco a contattare quel coglione del mio fidanzato. Aveva il turno di mattina ed è ormai pomeriggio, sono appena arrivato a casa da scuola e lui non si degna di rispondere al mio telefono da pranzo! Ovviamente non l'ho chiamato questa mattina per non disturbarlo, finalmente ha trovato un buon lavoro a un negozio di articoli sportivi e qualche turno anche in palestra e quindi è riuscito a prendere un appartamento. Ma adesso sono sia arrabbiato che preoccupato, non mi piace questa situazione e come sempre il mio migliore amico mi legge nella mente e infatti adesso ha bussato alla porta di casa mia e siamo saliti in camera. 

<<Non risponde, prima ero solo incazzato, ma adesso comincio a preoccuparmi perchè posso capire qualche chiamata, ma saranno almeno due ore che non riesco a contattarlo>>. Dico agitato a Mason mentre faccio avanti e indietro per la stanza. 

<<Non conosci nessuno che lavora con lui? Magari lo puoi chiamare>>. 

<<No, lavora da poco in quel negozio e quindi non ci sono ancora passato>>. 

<<Liam magari esageri>>. 

<<Magari no, lo sai com'è la nostra situazione>>. 

<<Liam sono passati mesi, devi stare tranquillo>>. 

<<No che non sto tranquillo>>. Dico urlando con gli occhi lucidi. <<Non mi risponde da ore e potrebbe essere accaduto di tutto e io non posso vivere senza di lui>>. Dico cominciando a piangere. <<Io amo quel ragazzo che inizialmente avrei ucciso con le mie mani, non ce la posso fare senza di lui>>. Dico per poi sedermi sul letto vicino a Mason che subito mi stringe in un abbraccio. <<Lo voglio qui con me, dove cavolo è?!>> Chiedo a bassa voce e subito dopo comincia a suonarmi il telefono e noto che è il suo telefono. <<Theo>>. Dico subito. 

<<Sto parlando con Liam?>>. Sento dire dall'altra parte del telefono. 

<<Si, chi parla?>> 

<<Sono un collega del tuo patrigno, mi dispiace dirtelo ma sono appena uscito dalla sala operatoria dove ho dovuto intervenire sul tuo ragazzo Theo>>. Dice e il mondo di crolla addosso.

<<Cosa è successo?>>. 

<<Incidente stradale, qualcuno anche con il semaforo rosso non ha frenato ed è stato preso, è stata dura ma è fuori pericolo>>. 

<<Grazie dottore, arrivo subito>>. E dopo aver raccontato tutto a Mason corriamo in ospedale dove trovo mio padre. <<Papà dov'è?>>. 

<<Ultima porta a sinistra, si è appena svegliato e alla mia vista ha chiesto subito di te>>. 

<<Sta bene?>>. Chiedo ancora preoccupato. 

<<Apposto, non ti preoccupare. Vai da lui>>. E non me lo faccio ripetere due volte. Lascio Mason in corridoio che chiama Corey ed entro subito in stanza dove lo vedo steso a letto con gli occhi chiusi. <<Theo..>>. E apre subito gli occhi a sentire la mia voce, e sorride debolmente. 

<<Hey lupetto, scusa se non ti ho risposto>>. Dice mentre io mi siedo accanto a lui e gli stringo la mano. 

<<Come puoi sapere che ti ho chiamato...>>. 

<<...infinite volte arrivando ad impazzire? Conosco il mio ragazzo>>. Dice sempre sorridendo.

<<Sei assurdo, anche in queste condizioni fai il coglione>>. Dico con gli occhi lucidi e lui subito li nota. 

<<Non metterti a piangere, lo sai che odio vedere le lacrime sul tuo volto>>. 

<<Per fortuna non mi ha visto poco fa, ero entrato in panico>>. Dico stringendo sempre di più la sua mano. 

<<Liam adesso sto bene, mi dispiace averti spaventato>>. 

<<Cosa ti vuoi scusare? Io voglio solo trovare quel tizio e spaccargli la faccia per quello che ti ha fatto>>. 

<<Tranquillo, ci sta pensando la polizia. C'erano le telecamere della sicurezza>>. E tiro un sospiro di sollievo. Con attenzione mi stendo sul letto e faccio poggiare la sua testa sulla mia spalla stringendolo in un abbraccio. 

<<Ti amo Theo, è assurdo come in poco tempo tu sia diventato parte fondamentale della mia vita>>. 

<<Tu sei la mia vita, farò di tutto per te>>. 

<<L'unica cosa che devi fare per me è rimanere in vita>>.

<<In questo sono bravo, e poi penso ci sia un problema>>.

<<Ovvero?>>. Chiedo stranito. 

<<Sento che sto guarendo avendo te al mio fianco che prendi il dolore. Come lo spieghiamo ai dottori? Miracolo?>>. Chiede e io scoppio a ridere, amando sempre di più Theo. 

THIAM-OSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora